Giorgio Bernini

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Giorgio Bernini

Ministro del commercio con l'estero
Durata mandato11 maggio 1994 –
17 gennaio 1995
Capo del governoSilvio Berlusconi
PredecessorePaolo Baratta
SuccessoreAlberto Clò

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 aprile 1994 –
8 maggio 1996
LegislaturaXII
Gruppo
parlamentare
Forza Italia
CoalizionePolo delle Libertà
CircoscrizioneUmbria
Incarichi parlamentari
  • membro della VI commissione finanze (25 maggio 1994 - 2 febbraio 1995)
  • membro della X commissione attività produttive (2 febbraio 1995 - 8 maggio 1996)
  • membro della commissione speciale per il riordino del settore radiotelevisivo (24 marzo 1995 - 8 maggio 1996)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoForza Italia
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneDocente universitario, avvocato

Giorgio Bernini (Bologna, 9 novembre 1928Bologna, 22 ottobre 2020[1]) è stato un giurista e politico italiano, attivo nell'ambito degli arbitrati internazionali e del diritto della concorrenza.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Bologna nel 1928 e laureato in giurisprudenza nel 1950, avvocato dal 1951 e cassazionista dal 1965, è stato professore universitario a Ferrara (1964 - 1966) e Padova (1966 - 1970) per poi continuare la sua attività accademica soprattutto con atenei stranieri.

Ha collaborato spesso con l'ONU: fu membro della commissione del diritto sugli scambi internazionali (1969 - 1972) e dell'organizzazione non-governativa delle Nazioni Unite (1986 - 1994), di cui era presidente onorario.

Eletto deputato nella Circoscrizione Umbria alla Camera dei deputati nel 1994 nelle liste di Forza Italia con la coalizione del Polo delle Libertà, fu Ministro del commercio con l'estero nel primo governo Berlusconi. A partire dal 1996 si allontanò dalla politica.

Nel 1999 si dimise dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (cosiddetto Antitrust) per poter tornare a svolgere la professione di avvocato privatamente. Nel 2001 venne nominato presidente della Rete Ferroviaria Italiana[2] e vicepresidente della Confindustria del Lazio.[3]

Bernini è stato anche autore di diversi libri e articoli di giurisprudenza, la maggior parte riguardanti l'arbitrato internazionale, infatti è rimasto molto attivo in tale ambito come uno degli arbitri italiani più conosciuti all'estero.

È morto a Bologna all’età di 91 anni la notte del 22 ottobre 2020. Sua figlia Anna Maria Bernini ha prestato giuramento come Ministro dell'università e della ricerca il 22 ottobre 2022, a due anni esatti dalla morte del padre.

Famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Era il padre di Anna Maria Bernini, anche lei diventata nel 2011 e nel 2022 ministro di due governi di centrodestra, i governi Berlusconi IV e Meloni, circa diciassette anni dopo che Bernini partecipò all'esperienza del Governo Berlusconi I nel 1994-95.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ministro del commercio con l'estero Successore
Paolo Baratta 11 maggio 1994 - 17 gennaio 1995 Alberto Clò
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