Gino Pallotta

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Pallotta nel 1967

Gino Pallotta (Roma, 5 settembre 1923Roma, 19 settembre 1991) è stato un giornalista e saggista italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Entrò ventiduenne nel 1945 all'Ora, quotidiano palermitano della cui redazione romana divenne caporedattore[1]. Dopo la laurea in economia e commercio[2] fu tra i fondatori del quotidiano capitolino Paese Sera[3] in cui svolse funzioni principalmente di cronista politico.

Fu per oltre vent'anni giornalista in Rai come notista politico[4]: fu lui a tenere a battesimo Marco Pannella nella prima apparizione televisiva dell'esponente radicale nel 1974, in un'intervista in seconda serata nel corso dell'allora telegiornale del secondo programma[5].

Fu anche direttore della scuola di giornalismo e tecniche audiovisive di Camerino[4] e, nel 1979, fu il fondatore a Roma del premio letterario Fregene che, nella prima edizione tenutasi a settembre di quell'anno, premiò importanti firme del giornalismo come Mario Melloni (noto come Fortebraccio), Paolo Volponi e Alberto Ronchey[6].

Scrisse anche diversi saggi su giornalismo, storia e politica, tra cui un noto Dizionario della politica italiana, una sorta di testo interpretativo del gergo e del linguaggio politico a uso del cittadino comune. Sposato con Rossana Montesperelli, sorella di Rolando, giornalista di Repubblica[7], continuò a dirigere il premio Fregene fino alla morte sopraggiunta nel 1991 a 68 anni[2][3].

Scritti[modifica | modifica wikitesto]

  • 1953: Parlamento e popolo in Italia: dal Risorgimento all'imperialismo, Macchia
  • 1970: Le parole del potere: psicologia del linguaggio politico, Tindalo.
  • 1972: Il qualunquismo e l'avventura di Guglielmo Giannini, Bompiani.
  • 1976: Dizionario politico e parlamentare italiano, Newton Compton.
  • 1977: La Costituente repubblicana 1946-1947: l'età verde della democrazia, Società editrice internazionale.
  • 1977: Dizionario storico della mafia, Newton Compton.
  • 1978: Obiettivo Moro: un attacco al cuore dello Stato, Newton Compton.
  • 1978: Aldo Moro: l'uomo, la vita, le idee, Massimo.
  • 1985: Dizionario della politica italiana, Newton Compton (1ª ed. Pisani, 1964).
  • 1985: AA.VV., a cura di Gino Pallotta, Metodologie dell'informazione, Camerino, Istituto superiore di giornalismo e tecniche audiovisive.
  • 1987: Storia dell'Italia repubblicana, Lucarini.
  • 1987: Gli Agnelli: una dinastia italiana: la storia di una delle famiglie più ricche e potenti del mondo ..., Newton Compton.
  • 1987: Cronache dell'Italia repubblicana, Lucarini.
  • 1988: Giulio Andreotti: il Richelieu della politica italiana: un protagonista intramontabile della recente storia italiana ..., Newton Compton.
  • 1988: Scanderbeg: eroe della indipendenza albanese, Grisolia.
  • 1989: Craxi: il leader della grande sfida, Newton Compton.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Vittorio Nisticò, Accadeva in Sicilia: gli anni ruggenti dell'«Ora» di Palermo, Palermo, Sellerio, p. 31, ISBN 8838931364.
  2. ^ a b La morte di Gino Pallotta, scrittore e giornalista Rai, 20 settembre 1991. URL consultato il 27 agosto 2020.
  3. ^ a b È morto a Roma il giornalista Gino Pallotta (PDF), in l'Unità, 20 settembre 1991, p. 1. URL consultato il 20 novembre 2021.
  4. ^ a b Gino Pallotta: «Dal giornalismo l'invito a vincere la partita della vita», in Idea, vol. 47, Roma, Editoriale Idea, 1991, p. 33, ISSN 0019-1280 (WC · ACNP).
  5. ^ Giuseppe Catalano, Caso Pannella: il profeta disarmato, in l'Espresso, vol. 30, 28 luglio 1974. URL consultato il 20 novembre 2021 (archiviato il 18 aprile 2019). Ospitato su Radicali italiani.
  6. ^ Fortebraccio e Volponi premiati a Fregene (PDF), in l'Unità, 17 settembre 1979, p. 6. URL consultato il 20 novembre 2021.
  7. ^ Franco Recanatesi, La mattina andavamo in piazza Indipendenza, Milano, Cairo, 2016, p. 85, ISBN 8860527406.


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