Gino Mattarelli

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Gino Mattarelli

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaIII, IV, V, VI
Gruppo
parlamentare
DC
CollegioBologna
Incarichi parlamentari
  • III
    • Membro della II Commissione Affari della Presidenza del Consiglio - affari interni e di culto - enti pubblici dal 12 giugno 1958 al 15 maggio 1963
  • IV
    • Segretario della II Commissione Affari della Presidenza del Consiglio - affari interni e di culto - enti pubblici dal 12 luglio 1963 al 4 giugno 1968
  • V
    • Vicepresidente della II Commissione Affari della Presidenza del Consiglio - affari interni e di culto - enti pubblici dal 1º luglio 1963 al 4 giugno 1968
  • VI
    • Sottosegretario alle partecipazioni statali dal 30 giugno 1972 al 7 luglio 1973
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDemocrazia Cristiana
Titolo di studioLaurea in Scienze Economiche e Commerciali
Professionefunzionario di partito

Gino Mattarelli (Bertinoro, 28 ottobre 1921Firenze, 25 ottobre 1986) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Gino Mattarelli, deputato della Repubblica Italiana per quattro legislature (la terza, la quarta, la quinta, la sesta), nacque da una famiglia modesta di agricoltori, si formò nell'Azione Cattolica di Forlì dove fu molto influenzato dalla figura di don Giuseppe Prati, un educatore noto in città come don Pippo. Laureato in Scienze Economiche e Commerciali all'Università del Sacro Cuore di Milano, dopo l'esperienza della Seconda guerra mondiale si impegnò subito nella vita politica con la Democrazia Cristiana, diventando segretario dell'appena costituita sezione forlivese e nel 1948 segretario provinciale. Fu successivamente vice segretario generale dell'Amministrazione provinciale di Forlì, dal 1953 consigliere comunale della DC, dal 1958 fino al 1976 deputato occupandosi in particolare di agricoltura, turismo e pubblica amministrazione. Dal 1973 al 1979 svolse anche l'incarico di vicesegretario amministrativo nazionale della DC.[1]

Dal 1967 al 1976 è stato presidente della Libertas Pallacanestro Forlì.

Dal 1968 al 1986 (l'anno della morte) fu presidente dell'Unione provinciale di Forlì della Confederazione Cooperative Italiane,[2] sviluppò il movimento cooperativo "bianco" nella Romagna,[3] ebbe anche incarichi a livello nazionale incrementando in particolare quel settore cooperativo che si rivolge alla scuola e alla solidarietà verso l'handicap.[4]

Nel 1982 Mattarelli assunse, su invito della Conferenza episcopale italiana, la direzione del Centro italiano di turismo sociale, nel 1983 fu nominato dalla Santa Sede amministratore delegato della "Peregrinatio romana ad Petri sedem", dal 1984 fu il primo presidente del Comitato promotore “Incontri Internazionali Diego Fabbri”.

Mentre si trovava a Firenze per un convegno, il 24 ottobre 1986 fu colpito da un ictus e morì il giorno successivo.

Un anno dopo la sua scomparsa, nel 1987, fu intestato a suo nome il "Consorzio nazionale della cooperazione sociale Gino Mattarelli".[5][6]

A Gino Mattarelli è pure intitolata una scuola elementare a Fratta Terme, frazione di Bertinoro.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ .Lorenzo Bedeschi e Dino Mengozzi (a cura di), Personaggi della vita pubblica di Forlì e circondario, vol. II (voce redatta da Franco Zaghini), Edizioni Quattroventi, Urbino, 1996, pp.616-617.
  2. ^ La storia, verso gli anni 70, su confcooperative.net. URL consultato il 29 dicembre 2017.
  3. ^ Forlì ricorda Gino Mattarelli. L'uomo, il politico, il cooperatore, su romagnagazzette.com. URL consultato il 23 novembre 2017.
  4. ^ Lorenzo Bedeschi e Dino Mengozzi (a cura di), op.cit., p. 616.
  5. ^ Repubblica.it, 29 settembre 2011; Vita.it, 24 maggio 2016.
  6. ^ In nome di Gino Mattarelli convegno per il trentennale del gruppo cooperativo Cgm, su forlitoday.it. URL consultato il 23 novembre 2017.

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