Giannicola Sinisi

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Giannicola Sinisi

Sottosegretario di Stato al Ministero dell'interno
Durata mandato18 maggio 1996 –
18 dicembre 1999
Capo del governoRomano Prodi
Massimo D'Alema

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato9 maggio 1996 –
27 aprile 2006
LegislaturaXIII, XIV
Gruppo
parlamentare
Popolari Democratici-L'Ulivo (XIII)
Margherita DL-L'Ulivo (XIV)
CoalizioneL'Ulivo
CircoscrizionePuglia
Collegio23-Andria
Sito istituzionale

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato28 aprile 2006 –
28 aprile 2008
LegislaturaXV
Gruppo
parlamentare
L'Ulivo
CoalizioneL'Unione
CircoscrizionePuglia
Sito istituzionale

Sindaco di Andria
Durata mandato15 dicembre 1993 –
23 febbraio 1996
PredecessoreGiuseppina Marmo
SuccessoreVincenzo Caldarone

Dati generali
Partito politicoDC (fino al 1993)
AD (1993-1998)
UD (1998-1999)
PPI (1999-2002)
DL (2002-2007)
PD (2007-2014)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Bari
ProfessioneMagistrato

Giannicola Sinisi (Andria, 2 giugno 1957) è un magistrato e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in giurisprudenza, magistrato, ha lavorato a Roma, Bari ed Andria, ma ha avuto anche molte cariche all'estero.

In origine esponente della Democrazia Cristiana, dopo l'inchiesta Mani Pulite e lo scioglimento del suo partito ha aderito ad Alleanza Democratica, con la quale nel 1993 è stato eletto sindaco del paese natio; si è dimesso da tale incarico nel 1996, anno in cui fu eletto deputato nazionale.

Sottosegretario al Ministero dell'interno con delega per la Pubblica Sicurezza durante il primo governo Prodi, ricevette lo stesso incarico nel primo governo D'Alema ma non fu confermato nei due successivi dicasteri di impronta ulivista.

Nelle elezioni regionali pugliesi del 2000 si candida alla carica di Presidente della Regione Puglia, ma viene sconfitto dall'avversario di centro-destra, Raffaele Fitto.

Confermato alla Camera nelle elezioni politiche del 2001 in quota PPI[1], è diventato il responsabile immigrazione della Margherita.

Con le consultazioni nazionali del 2006 è approdato al Senato: dopo aver aderito al gruppo parlamentare dell'Ulivo, è divenuto presidente della Delegazione parlamentare italiana presso l'Assemblea dell'Unione dell'Europa Occidentale.

Il 27 ottobre 2014, in qualità di giudice della Corte d'Appello di Roma, condanna Augusto Minzolini a 2 anni e 7 mesi di reclusione per l'accusa di peculato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]


Predecessore Sindaco di Andria Successore
Giuseppina Marmo 15 dicembre 1993 - 23 febbraio 1996 Vincenzo Caldarone
Controllo di autoritàVIAF (EN232603262 · ISNI (EN0000 0003 6979 6468 · SBN BA1V014532 · WorldCat Identities (ENlccn-n2012019973