Gianni Schicchi (film)

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Gianni Schicchi
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno2021
Durata71 min
Rapporto1,78:1
Generemusicale, commedia
RegiaDamiano Michieletto
SoggettoGianni Schicchi
SceneggiaturaDamiano Michieletto
ProduttorePaolo Rossi Pisu, Antonio Pisu, Marta Miniucchi, Cinzia Salvioli, Daniele Orazi
Produttore esecutivoElisabetta Bruscolini
Casa di produzioneGenoma Films, Albedo Production, DO Consulting & Production
in partecipazione con Rai Cinema, Illumia, Bravo Produzioni, Musa Produzioni
in collaborazione con Teatro Comunale di Bologna
FotografiaAlessandro Chiodo
MontaggioFabrizio Franzini
ScenografiaPaolo Fantin
CostumiNicoletta Ercole, Alessandra Carta
TruccoPanos Kondylis (trucco), Stefano Polci (acconciature)
Interpreti e personaggi

Gianni Schicchi è un film del 2021 diretto da Damiano Michieletto e tratto dall'omonima opera comica di Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano (a sua volta ispirato al canto XXX dell'Inferno di Dante).

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Gianni Schicchi.

I primi dieci minuti della pellicola sono occupati da un'aggiunta rispetto al testo originale: un monologo dal punto di vista del Donati nel quale egli, rompendo la quarta parete, racconta la sua passione per l'arte e spiega perché ha un pessimo rapporto con i propri parenti[1]. Gli ultimi due minuti invece vedono il Donati esporre le proprie considerazioni sulla vicenda.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese, partite il 29 maggio 2021[2] e terminate il 25 giugno seguente[3], hanno avuto luogo in Toscana, in provincia di Siena, nei comuni di Pienza, Montalcino e Trequanda, nelle location di:

Il canto è stato registrato in presa diretta[1][2][3].

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato presentato fuori concorso al 39º Torino Film Festival nella sezione Tracce di Teatro / Il respiro della scena[4].

È stato trasmesso in prima visione su Rai 1 lunedì 27 dicembre 2021 in seconda serata, alle 23:50[5], ottenendo un indice di ascolto di 671 000 telespettatori pari al 6% di share[6].

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

«Con un'appropriazione sensibile, Damiano Michieletto [...] mette in scena una storia mille volte intesa, pescando come Puccini nella Commedia dell'Arte, poi confluita in quella 'commedia all'italiana' che recupera l'eredità del Neorealismo, con la sua precisione topografica e sociale, mescolando farsa e tragedia. [...] Traslocato dal Medioevo al presente, Gianni Schicchi rivisita un classico dell'arte lirica mischiando codici e linguaggi sulla 'tela' di un paesaggio rurale e toscano. Come Gallone, Rosi o Losey prima di lui, Michieletto affronta il film-opera, oggetto culturale in cui convergono differenti forme d'arte, integrando i rispettivi codici e andando oltre quello che sono separatamente. Ancora una volta, l'autore mette in relazione la voce e il corpo, luogo d'espressione della materia passionale, le sincronizza investendo su cantanti capaci di incarnare gli accenti di Puccini e i versi volontariamente arcaici di Forzano.»

«Il film di Michieletto sa che non occorre affannarsi ad attualizzare lo spirito. Perché di fatto non ne ha bisogno, se l’opera pucciniana è già commedia all’italiana. [...] È significativo, intanto, che gli interpreti cantino in presa diretta, a differenza di tanto cinema operistico. In questo senso, la musica è completamente incarnata, decisamente immanente, indissolubile dall’azione drammatica. [...] Attorno a loro, la costruzione delle inquadrature, ora statiche in grandangoli barocchi che esasperano la profondità spaziale, ora invece ipercinetiche, in scene “molto montate” (quella della ricerca del testamento di Buoso, ad esempio), così dinamica, avvince a sua volta, coinvolge in un’azione che, come detto, è insieme canto. [...] Michieletto ci prepara con un prologo in prosa, con Buoso Donati stesso (interpretato da Giancarlo Giannini) che introduce la vicenda, e, per di più, dichiara che la sua villa è stata affittata a una troupe – affaccendata a spostar mobili e quadri, o a trafficare con macchine da presa – perché vi giri un film, quello che in effetti vedremo. Ci fa quindi transitare, come prendendo per mano lo spettatore con lo sguardo in macchina, entro una dimensione le cui regole spettacolari possiamo accettare. Integralmente. È gesto che sigla il patto di quella finzione, fattasi credibile, e non avvertiamo scollamento tra azione filmica e canto, tra opera e cinema. E avvince, come solo raramente, nella storia del filmopera, è accaduto.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Luca Baccolini, Michieletto porta per la prima volta l'opera al cinema con Giancarlo Giannini: "Puccini racconta l'oggi, questo è il futuro del teatro", in la Repubblica, 27 novembre 2021. URL consultato il 1º maggio 2022.
  2. ^ a b Inizio riprese per Gianni Schicchi, film opera con Giancarlo Giannini diretto da Damiano Michieletto, in Comingsoon.it, 29 maggio 2021. URL consultato il 1º maggio 2022.
  3. ^ a b Gianni Schicchi, fine riprese, in Cinematografo, 25 giugno 2021. URL consultato il 1º maggio 2022.
  4. ^ Torino 39 - "Gianni Schicchi" - Interviste, in Rai - Ufficio Stampa. URL consultato il 1º maggio 2022.
  5. ^ In prima visione il "Gianni Schicchi" di Giacomo Puccini, in Rai - Ufficio Stampa, 27 dicembre 2021. URL consultato il 1º maggio 2022.
  6. ^ Mattia Buonocore, Ascolti TV | Lunedì 27 Dicembre 2021. Vince Cenerentola (18.7% – 4,2 mln), GF Vip 21.5% (3,4 mln). Bene Non ci Resta che Piangere (5.9%), Rai2 al 2.3% con Dante, in DavideMaggio.it, 28 dicembre 2021. URL consultato il 1º maggio 2022.
  7. ^ Marzia Gandolfi, Gianni Schicchi, Michieletto sa riattivare i codici di un genere musicale elitario, in MYmovies.it, 10 novembre 2021. URL consultato il 1º maggio 2022.
  8. ^ Antonio Capocasale, Tra Opera e Cinema. Ecco come Michieletto risolve il dilemma, in Teatro e Critica, 29 dicembre 2021. URL consultato il 1º maggio 2022.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]