Giacomo Morra

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Ritratto di Giacomo Morra (prima del 1944) di Giovanni Rava

Giacomo Morra (La Morra, 1889Alba, 18 dicembre 1963) è stato un imprenditore e ristoratore italiano ricordato principalmente per aver reso noto il tartufo bianco in tutto il mondo e aver inaugurato l'annuale Fiera del Tartufo di Alba[1].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Morra nacque nel 1889 a La Morra, alla Cascina Manescotto dei conti Falletti di Castiglione, da una famiglia di umili origini.[1] Nel 1908 andò a lavorare in una trattoria di Gallo per poi aprire un ristorante ad Alba.[1] In seguito, nel 1923, aprì una trattoria a Torino.[1] Stabilitosi definitivamente ad Alba nel 1928, Morra acquistò il locale Hotel Savona, che sarà da quel momento la sua sede, con i soldi accumulati durante il soggiorno nel capoluogo piemontese.[1][2] Nel 1929, Morra pubblicizzò per la prima volta il tartufo in occasione della Fiera d'Alba, rinominata Fiera del Tartufo nel 1933.[3] Il crescente successo dell'iniziativa destò sempre più interesse da parte di testate internazionali come The Observer e rese Alba meta di turismo internazionale.[3] Morra promosse i tartufi di Alba donandoli a VIP e celebrità, come Winston Churchill, Rita Hayworth, Harry Truman, Marilyn Monroe, Joe di Maggio, Hailé Selassié, Alfred Hitchcock, Papa Paolo VI e Gianni Agnelli,[1][3][4] ideò un metodo per conservare i tartufi e di cui si servì per esportare i suoi prodotti all'estero,[1][4] inventò molti antipasti,[1] e gli è attribuita l'invenzione del turismo enogastronomico.[1] Sua era anche la Tartufi Morra, prima azienda di commercializzazione e trasformazione del tartufo bianco d’Alba inaugurata nel 1930.[5] Morra morì per un'emorragia cerebrale il 18 dicembre del 1963, all'età di 74 anni.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Ma chi era Giacomo Morra?, su centrostudibeppefenoglio.it. URL consultato il 16 settembre 2020.
  2. ^ Per una storia della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, su bookingpiemonte.it. URL consultato il 16 settembre 2020.
  3. ^ a b c Damiano Gasparetto, la tavola del piemontese di ieri e di oggi, Lulu.com, 2010, p. 42.
  4. ^ a b c Giacomo MORRA l’uomo che “inventò” il tartufo bianco, su gazzettadalba.it. URL consultato il 16 settembre 2020.
  5. ^ LA STORIA, su tartufimorra.com. URL consultato il 16 settembre 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sandro Doglio, L'inventore della bagna caoda, Daumerie, 1993.
  • (EN) Gareth Renowden, The Truffle Book, Limestone Hills, 2005.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]