Giacinto Cibrario
Giacinto Cibrario | |
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Deputato del Regno d'Italia | |
Legislatura | XV, XVI, XVII, XVIII, XIX |
Gruppo parlamentare | Sinistra |
Collegio | Ciriè |
Sito istituzionale | |
Senatore del Regno d'Italia | |
Durata mandato | 29 giugno 1900 – |
Legislatura | XXI |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | Laurea in giurisprudenza |
Professione | Avvocato; docente |
Giacinto Cibrario (Torino, 18 maggio 1843 – Torino, 20 gennaio 1917) è stato un avvocato e politico italiano.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlio del senatore Luigi Cibrario, ministro di Vittorio Emanuele II, liberale moderato, si laurea a Torino e per molti anni esercita nella stessa città la professione forense. Attivo fin da giovane nella vita politica, è stato per oltre venti anni consigliere comunale e provinciale del capoluogo piemontese e membro della deputazione provinciale. Sempre a Torino è stato per ventiquattro anni professore di legislazione civile ed economica all'Istituto tecnico, ha fondato il circolo filologico ed ha fatto parte della commissione amministrativa del consorzio universitario, dell'ordine degli avvocato e dell'istituto internazionale. Deputato per cinque legislature, viene nominato senatore a vita nel 1900.
Massone, nel 1907 fu radiato con Edoardo Daneo, Angelo Rossi e Tommaso Villa dal Grande Oriente d'Italia per aver promosso un blocco moderato a Torino contro l'avanzata radical-socialista nelle elezioni amministrative[1][2].
Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Ferdinando Cordova, Massoneria e Politica in Italia, 1892-1908, Carte Scoperte, Milano, 2011, p. 229.
- ^ "Il G.'. M.'. d'Italia, applicando l'art. 126 delle Costituzioni, ha escluso dalla Massoneria i "fratelli": Avv. Adolfo Bona. Avv. Giacinto Cibrario, senatore. Avv. Edoardo Daneo, deputato. Achille Durio. Ing. Cesare Frescot. Angelo Rossi, senatore, Avv. Tommaso Villa, deputato, perché alleandosi coi clericali per le imminenti elezioni amministrative in Torino, vennero meno ai principi fondamentali ed all'indirizzo dell'Ordine, che neanche ai fratelli inattivi è lecito violare.", Processi Verbali della Giunta del Consiglio dell'Ordine, 214a Adunanza, Giovedì 25 gennaio 1906, citato in: Ferdinando Cordova, Massoneria e Politica in Italia, 1892-1908, Carte Scoperte, Milano, 2011 , p. 229.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Ferdinando Cordova, Massoneria e Politica in Italia, 1892-1908, Carte Scoperte, Milano, 2011.
- Aldo Alessandro Mola, Storia della Massoneria in Italia dal 1717 al 2018, Bompiani-Giunti, Firenze-Milano, 2018 (ISBN 9788845282461)
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Giacinto Cibrario, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- CIBRARIO Giacinto, su Senatori d'Italia, Senato della Repubblica.
- Avvocati italiani del XIX secolo
- Avvocati italiani del XX secolo
- Politici italiani del XIX secolo
- Politici italiani del XX secolo
- Nati nel 1843
- Morti nel 1917
- Nati il 18 maggio
- Morti il 20 gennaio
- Nati a Torino
- Morti a Torino
- Senatori della XXI legislatura del Regno d'Italia
- Deputati della XV legislatura del Regno d'Italia
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- Deputati della XVIII legislatura del Regno d'Italia
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- Commendatori dell'Ordine di Isabella la Cattolica
- Commendatori dell'Ordine di Nichan Iftikar
- Cavalieri dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
- Cavalieri di Malta
- Massoni