Gesualdo Libertini Pluchinotta

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Gesualdo Libertini Pluchinotta

Deputato del Regno d'Italia
LegislaturaXXI, XXIII, XXIII, XXIV
Coalizionecentro-sinistra
CollegioCaltagirone
Incarichi parlamentari
  • XXIII Legislatura del Regno d'Italia
  • Giunta per le elezioni. Segretario (26 marzo 1909-29 settembre 1913)
  • Commissione d'inchiesta sulla spesa per la costruzione del palazzo di giustizia in Roma (9 maggio 1912-29 settembre 1913)

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato8 dicembre 1920 –
a vita
LegislaturaXXV
Incarichi parlamentari
  • Segretario (30 aprile 1929-19 gennaio 1934)
  • Membro supplente della Commissione d'accusa dell'Alta Corte di Giustizia (1º maggio 1934-2 marzo 1939) (17 aprile-21 dicembre 1939)
  • Membro della Commissione degli affari dell'Africa italiana (17 aprile 1939-5 agosto 1943)
  • Commissario di vigilanza al Fondo per l'emigrazione (23 novembre 1924- 21 gennaio 1929)

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessioneImprenditore

Gesualdo Libertini, Libertini Pluchinotta con provvedimento non accertato, dei Baroni di S. Marco, Patrizio di Caltagirone (Caltagirone, 21 ottobre 1860Caltagirone, 16 novembre 1945) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del barone Michelangelo Libertini (1821-1894), che di Caltagirone è stato decurione dal 1849 al 1858 e Sindaco dal 1883 al 1889, è stato a sua volta consigliere comunale e prosindaco di Caltagirone, membro della congregazione di carità e consigliere provinciale di Catania. Ha combattuto col grado di tenente colonnello nella prima guerra mondiale. Deputato per quattro legislature, si è occupato principalmente del circondario del suo paese, oltre che delle zolfatare siciliane. Al termine della quarta legislatura è nominato senatore.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato di Gran Cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa italiana della vittoria - nastrino per uniforme ordinaria

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Dati ricavati dalla scheda del senato.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN307381919 · SBN CUBV091468