Gertrud Mair

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Gertrud Mair fotografata insieme ai colleghi RAI Aldo Parmeggiani e Uwe Ladinser nel 1966

Gertrud Mair[1] (Bressanone, 1944Roma, 18 agosto 2016) è stata un'annunciatrice televisiva e conduttrice televisiva italiana, attiva per la Rai dal 1966 al 1991.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Inizia la carriera poco più che ventenne come speaker radiofonica del Sender Bozen (struttura in lingua tedesca della sede Rai di Bolzano), leggendo annunci e notiziari e interpretando alcuni radiodrammi.

Nel febbraio 1966 viene scelta dalla Rai (insieme a Peppi Franzelin ed Helga Wiedenhofer) come annunciatrice per il programma televisivo in lingua tedesca dedicato all'Alto Adige, trasferendosi pertanto a Roma, sede della messa in onda di tale palinsesto. Nella capitale alterna l'incarico di Signorina buonasera con quello di funzionaria amministrativa, sempre per conto del Sender Bozen[2].

Grazie alla sua buona dizione nella lingua italiana, che parla quasi senza inflessioni, nel 1969 inizia anche ad annunciare la programmazione nazionale sul primo e sul secondo canale Rai, nonché le trasmissioni dedicate al pubblico internazionale prodotte dalla Direzione servizi giornalistici e programmi per l’estero (struttura antesignana di Rai International)[2]. In quegli anni conduce anche alcuni programmi di cultura ed informazione, tra cui Orizzonti della scienza e della tecnica.

Nel 1972 fu, assieme a Rosanna Vaudetti e Graziella Romeo, tra le prime annunciatrici ad apparire a colori, in occasione degli annunci realizzati durante i Giochi olimpici di Monaco.

Tra il 1976 e il 1977 appare con altre colleghe (tra le quali Rosanna Vaudetti, Beatrice Cori, Mariolina Cannuli e Maria Giovanna Elmi) nella prima edizione di Domenica in, presentata da Corrado e Dora Moroni, per annunciare le rubriche trasmesse all'interno del programma-contenitore. Sempre nel 1977, il 26 maggio, apparve in video a margine di una tribuna politica con Marco Pannella per leggere un comunicato del Ministero dell'Interno, in cui si respingevano le accuse, che il leader radicale aveva rivolto al Viminale e alle Forze dell'Ordine, di aver compiuto, con l'ausilio di facinorosi conniventi, atti di violenza contro persone inermi nel quadro della campagna di sottoscrizione per i referendum dell'anno seguente[3].

Nel 1978 cessa di apparire regolarmente in video sui canali nazionali (rimanendo però come sostituta delle colleghe in ferie, malattia o maternità); continua a lavorare, sia come annunciatrice che come funzionaria, presso la sede romana del Sender Bozen.

Durante la sua lunga attività in Rai ha conseguito la laurea in lingue e letterature straniere.

Il 31 gennaio 1991 è ospite, insieme ad alcune colleghe, del programma E compagnia bella su Raidue[4]. Nel 1991, allorché la Rai decide di dismettere la sede romana del Sender Bozen e di trasferire tutta la produzione dei programmi in lingua tedesca alla sede di Bolzano, la Mair sceglie il prepensionamento; ha continuato quindi a risiedere a Roma, dove è morta nell'agosto 2016 a causa di una malattia[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sebbene alcune fonti riportino il cognome Mayer, la larga parte delle referenze storiche riportano il cognome Mair.
  2. ^ a b Buonasera Nicoletta - Nicoletta e le altre - RaiPlay.it
  3. ^ Spezzoni di video con Pannella nel programma di Rai 3 "Blob" - radioradicale.it, 17 lug 2017
  4. ^ RAIDUE .... E COMPAGNIA BELLA Adnkronos, 30 gen 1991
  5. ^ Bekannte Südtiroler TV-Sprecherin in Rom gestorben Archiviato il 25 febbraio 2017 in Internet Archive. - suedtirolnews.it, 18 ago 2016
Controllo di autoritàVIAF (EN599145970166332251296 · GND (DE1094917885