Georgij Nikolaevič Flërov

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Georgij Flërov in un francobollo russo del 2013

Georgij Nikolaevič Flërov (in russo Гео́ргий Никола́евич Флёров?; Rostov sul Don, 2 marzo 1913Mosca, 19 novembre 1990) è stato un fisico sovietico. Nel 2012, in suo onore, è stato attribuito ad un elemento il nome flerovio (simbolo Fl).[1]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Flërov nacque a Rostov sul Don e frequentò il Politecnico di Leningrado, laureandosi in fisica termica e fisica nucleare.

Egli è noto per aver scritto a Stalin in persona nel mese di aprile del 1942, sottolineando lo strano silenzio dell'ambiente scientifico internazionale sull'argomento della fissione nucleare che in quel momento era studiata negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Germania.[2] Le esortazioni di Flërov a "costruire una bomba all'uranio senza indugi"[3] indussero Stalin a potenziare la ricerca sulle applicazioni militari della fissione nucleare e poi ad attivare il programma atomico sovietico.

Flërov scoprì la fissione spontanea nel 1940 insieme a Konstantin Petržak e si ritiene sia lo scopritore di due metalli di transizione, attualmente noti come seaborgio[4] e bohrio.[5]

Fondò l'Istituto congiunto per la ricerca nucleare (oggi il Laboratorio Flërov di reazioni nucleari) a Dubna nel 1957, e ne è stato direttore fino al 1989. Sempre in quel periodo, presiedé il Consiglio Scientifico dell'Accademia delle Scienze dell'URSS.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Eroe del lavoro socialista - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Lenin - nastrino per uniforme ordinaria
— 1949 e 1983
Ordine della Rivoluzione d'ottobre - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera rossa del lavoro - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Guerra patriottica - nastrino per uniforme ordinaria
immagine del nastrino non ancora presente
— 1967
immagine del nastrino non ancora presente
— 1946 e 1949
immagine del nastrino non ancora presente

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mark Brown, Two Ultraheavy Elements Added to Periodic Table, in Wired, 6 giugno 2011. URL consultato il 6 giugno 2011.
  2. ^ Kean, Sam, The Disappearing Spoon: And Other True Tales of Madness, Love, and the History of the World from the Periodic Table of the Elements, Little, Brown, 12 luglio 2010, pp. 86–, ISBN 978-0-316-08908-1.
  3. ^ Cochran TB et al. (1995) Making the Russian bomb from Stalin to Yeltsin Archiviato il 14 dicembre 2010 in Internet Archive.. Natural Resources Defense Council
  4. ^ Oganesyan Yu.Ts., Tret'yakov Yu.P., M'inov A.S., Demin A.G., A.A. Pleve A.A., Tret'yakova S.P., Plotko V.M., Ivanov M.P., Danilov N.A., Korotkin Yu.S., Flerov G.N., Synthesis of neutron-deficient isotopes of fermium, kurchatovium, and element 106, in JETP Letters, vol. 20, n. 8, 1974, p. 265. URL consultato il 20 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014). Original Russian version.
  5. ^ Oganesyan Yu.Ts., Demin A.G., Danilov N.A., Ivanov M.P., Il'inov A.S., Kolesnikov N.N., Markov B.M., Plotko V.M., Tret'yakova S.P., Flerov G.N., Synthesis of neutron-deficient isotopes of fermium, kurchatovium, and element 106, in JETP Letters, vol. 23, n. 5, 1976, p. 277. URL consultato il 20 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014). Original Russian version Archiviato il 14 luglio 2014 in Internet Archive..

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN306140665 · ISNI (EN0000 0001 1589 0550 · LCCN (ENn86120046 · GND (DE1068540524 · CONOR.SI (SL183615587 · WorldCat Identities (ENlccn-n86120046