George Tessier

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Georges Ernest Prosper Marie Tessier, conosciuto anche semplicemente come George Tessier (Parigi, 22 aprile 1891Valenton, 7 dicembre 1967), è stato uno storico, archivista e diplomatista francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1923 George Tessier si diplomò archivista e paleografo all'École nationale des chartes e si laureò all'École pratique des hautes études, divenendo poi membro dell'École française de Rome e venendo nominato agli Archivi Nazionali, carica che mantenne fino al 1927. In quell'anno divenne segretario dell'École des chartes e nel 1930 fu nominato professore di diplomatica, posto che occupò fino al suo ritiro in pensione, avvenuto nel 1961. Dal 1941 al 1946, Tessier insegnò ugualmente storia del diritto civile e del diritto canonico come supplente di Rogerg Grand. Dal 1949 al 1961, fu segretario della redazione della Bibliothèque de l'École des chartes[1]. Fu nominato membro ordinario dell'Académie des inscriptions et belles-lettres, al seggio di Abel Lefranc[2]. Presidente dell'Accademia nel 1962, divenne suo segretario perpetuo nel 1964, funzione che esercitò fino al sopraggiungere della morte, avvenuta nel 1967[3]. Moglie : Madeleine Lorain (1891-1977).

Attività scientifica[modifica | modifica wikitesto]

Medievista e diplomatista, seguì le indicazioni tracciate dall'École nationale des chartes e dal suo più insigne rappresentante, Léopold Victor Delise. Quale storico, si occupò principalmente dell'età carolingia, concentrandosi sugli imperatori Carlo Magno e Carlo il Calvo; quale diplomatista, si concentrò invece sull'edizione critica dei documenti emessi dalla cancelleria dei re franchi, specialmente quelli carolingi. Si dedicò anche alla storia religiosa del suo Paese, oltre a questioni di diritto canonico e civile[2].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Ufficiale della Legion d'onore - nastrino per uniforme ordinaria
Ufficiale della Legion d'onore
Commendatore dell'Ordre des Palmes académiques - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Barbiche, p. 73.
  2. ^ a b Tessier.
  3. ^ Dupont-Sommer, pp. 604-606.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN211017148 · SBN CFIV114946 · BAV 495/118861 · LCCN (ENn83163995 · GND (DE1080501800 · BNF (FRcb123223460 (data) · J9U (ENHE987007276276005171 · CONOR.SI (SL227734115 · WorldCat Identities (ENlccn-n83163995