Gavin James

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Gavin James
Gavin James nel 2017
NazionalitàBandiera dell'Irlanda Irlanda
GenerePop
Musica acustica
Periodo di attività musicale2013 – in attività
EtichettaCapitol Records, Sony Music, Warner Music Group, Good Soldier Songs
Album pubblicati5
Studio4
Live1
Sito ufficiale

Gavin James, pseudonimo di Gavin Wigglesworth (Dublino, 5 luglio 1991), è un cantautore irlandese. Nella sua carriera ha pubblicato 4 album in studio e 1 album live.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Wigglesworth è nato e cresciuto in una famiglia molto legata al mondo della musica: il suo bisnonno era un cantante d'opera, mentre suo nonno era un comico e musicista.[1] All'età di 8 anni, l'artista entrò a far parte di una rock band insieme ad altri bambini. L'esperienza del gruppo fu breve, tuttavia Wigglesworth continuò a scrivere e incidere musica durante tutta l'adolescenza.[1]

Nel 2013, all'età di 21 anni, l'artista pubblica in maniera completamente indipendente il suo singolo di debutto Say Hello. Il brano attira le attenzione di pubblico e critica e vince il Meteor Choice Award for Song of the Year. Questo gli permette di ottenere l'attenzione della Capitol Records, con cui firma il suo primo contratto discografico.[2] Nel 2014 pubblica il singolo The Whole of Book e l'EP Remember Me. Nel 2015 pubblica altri singoli e gli EP For You e The Book of Love.[3]

Nei mesi successivi apre concerti per artisti di successo come Sam Smith, Tori Kelly, Kodaline e Ed Sheeran.[4][5] Nel novembre 2015 pubblica l'album di debutto Bitter Pill, il cui titolo omaggia il grande successo di Alanis Morissette Jagged Little Pill.[6] Il singolo di lancio dell'album, la title track, vince il premio di miglior canzone dell'anno durante i Choice Music Prize, mentre l'album raggiunge la posizione numero 5 nella classifica irlandese.[7][8] Segue la pubblicazione dell'album live Live at Whelans.[3] Nel corso nel 2016 l'artista continua ad esibirsi in concerti e promuovere il suo album di debutto.

Nel 2017 pubblica alcuni singoli da solista e collabora con Alan Walker nel brano Tired e con Bliss n Eso nel brano Moments, con cui vince un ARIA Music Award nella categoria "video of the year".[9] Nel 2018, dopo il successo del precedente album, pubblica il suo secondo lavoro Only Ticket Home, preceduto nel 2017 dai singoli I Don't Know Why e Heart On Fire. La promozione del disco si protrae fino al 2019. Nell'ottobre 2020 pubblica il suo quarto album Boxes.[3] Nel dicembre 2020 pubblica il singolo Man On The Moon,[3] a cui segue il suo terzo album Boxes, con cui raggiunge per la prima volta la vetta della classifica album irlandese.[10]

Dopo aver pubblicato diversi singoli fra 2021 e 2022, nel luglio 2022 l'artista rende disponibile il suo quarto album in studio The Sweetest Part.[11]

Influenze musicali[modifica | modifica wikitesto]

Gavin James è cresciuto ascoltando molta musica insieme a sua sorella, prediligendo artisti come Cat Stevens, Bob Dylan e Sam Cooke.[12]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in stidio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 – Bitter Pill
  • 2018 – Only Ticket Home

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

  • 2015 – Live at Whelans

EP[modifica | modifica wikitesto]

  • 2014 – Remember Me
  • 2015 – For You
  • 2015 – The Book of Love
  • 2020 – Boxes

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2013 – Say Hello
  • 2014 – The Book of Love
  • 2015 – For You
  • 2015 – Bitter Pill
  • 2015 – 22
  • 2015 – Nervous
  • 2016 – Nervous (The Ooh Song)
  • 2017 – I Don't Know Why
  • 2017 – Hearts on Fire
  • 2018 – Always
  • 2018 – Glow
  • 2019 – Faces
  • 2020 – Boxes
  • 2020 – Man on the Moon
  • 2021 – All for You
  • 2021 – Sober
  • 2021 – Greatest Hits
  • 2022 – Jealous
  • 2022 – Circles
  • 2022 – The Sweetest Part

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Brudenell presents... Gavin James, su brudenellsocialclub.co.uk, 15 febbraio 2016. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  2. ^ (EN) Gavin James signs to Sony Music in Europe, su Collective Management & PR, 3 agosto 2015. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  3. ^ a b c d (EN) Gavin James, su Discogs. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  4. ^ (EN) Tony Clayton-Lea, Gavin James: ‘There was no plan, let alone a master plan’, su The Irish Times. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  5. ^ (EN) One to watch: Gavin James, su Evening Standard, 3 luglio 2015. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  6. ^ (EN) Gavin James Essentials, su Apple Music. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  7. ^ (EN) 2015 Shortlist | Choice Music Prize, su web.archive.org, 31 gennaio 2016. URL consultato il 6 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2016).
  8. ^ (EN) IRMA – Irish Recorded Music Association, su irma.ie. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  9. ^ (EN) A post by BLISS N ESO, su facebook.com. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  10. ^ (EN) IRMA - Irish Charts, su www.irma.ie. URL consultato il 23 luglio 2022.
  11. ^ (EN) Claire Young, Album Review: Gavin James, The Sweetest Part, su Hotpress, 22 luglio 2022. URL consultato il 23 luglio 2022.
  12. ^ Gavin James, su extra.hotpress.com. URL consultato il 6 dicembre 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN4145003608861340578 · ISNI (EN0000 0004 5292 0984 · LCCN (ENno2015155573 · GND (DE1090924003 · WorldCat Identities (ENlccn-no2015155573