Gastone Lenzi

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Gastone Lenzi
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Calcio
Ruolo Allenatore (ex portiere)
Termine carriera 1959 - giocatore
1982 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??Bandiera non conosciuta Centro
194?-1945Bandiera non conosciuta G.S. Lancia
Squadre di club1
1945-1948Bolzano19+ (-?)
1948-1949Fortitudo? (-?)
1949-1950Spezia37 (-46)
1950-1951Torino7 (-12)
1951-1954Spezia23 (-23)
1954-1959Bolzano6+ (-?)
Carriera da allenatore
19??Bandiera non conosciuta Piani Bolzano
196?Bandiera non conosciuta Virtus Don Bosco
1968Bolzano
19??Clodia
1976-1977Pro Vasto
1982Bolzano
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Gastone Lenzi (Bolzano, 15 maggio 1927Sant'Omero, 26 febbraio 2021) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo portiere.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Inizia l'attività nel Centro, squadra rionale di Bolzano[1], e poi nel Gruppo Sportivo Lancia[1][2]; nel 1945, a seguito della fusione di diverse realtà cittadine, passa al Bolzano, di cui Lenzi diventa portiere titolare[1] e con cui ottiene la promozione in Serie B[1][2]. Con la squadra altoatesina partecipa al campionato di Serie B 1947-1948, concluso con la retrocessione, disputando 19 partite[3].

Al termine del campionato, durante il servizio militare, effettua un provino per la Roma, su invito di Fulvio Bernardini[1][4]; il trasferimento tuttavia non si concretizza, e disputa una stagione nella Fortitudo, nel campionato di Promozione[1][4]. Nel 1949 Giulio Cappelli lo porta allo Spezia[1], con cui torna a giocare in Serie B; disputa un torneo ad alto livello, e a fine stagione viene ingaggiato dal Torino, in Serie A[5], in cambio del prestito del mediano Macchi[6].

Esordisce nella massima serie il 4 marzo 1951, nel pareggio interno con l'Atalanta, e colleziona in tutto 7 presenze, dietro al titolare Emilio Buttarelli; la stagione viene condizionata da un serio infortunio al gomito, che ne comprometterà il prosieguo della carriera[2][7]. A fine stagione viene restituito allo Spezia, nel frattempo retrocesso in Serie C[8][9], e con gli aquilotti disputa il campionato di Serie C 1951-1952, concluso con la retrocessione nella neonata IV Serie.

Rimane a La Spezia fino al 1954, quando fa ritorno al Bolzano[10][11] con cui conclude la carriera nel 1959[4].

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Terminata l'attività agonistica, intraprende quella di allenatore, che alterna al lavoro di ragioniere nella segreteria del comune di Bolzano[1]. Siede sulla panchina del Piani Bolzano[2] e della Virtus Don Bosco[1], formazioni dilettantistiche locali, oltre che della rappresentativa regionale[1][2]. Nel 1966 consegue il patentino di allenatore insieme a Enzo Bearzot[1], e due anni più tardi guida il Bolzano nel campionato di Serie C 1967-1968, senza evitarne la retrocessione in Serie D[4].

In seguito allena anche il Clodia (in Serie D) e la Pro Vasto[1][2], prima di ritornare brevemente alla guida del Bolzano nel Campionato Interregionale 1982-1983[12].

A partire dal 1999 si stabilisce definitivamente ad Alba Adriatica per motivi di salute[1]. È morto all'ospedale della vicina Sant'Omero il 26 febbraio 2021 all'età di 93 anni[13].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Bolzano: 1955-1956, 1958-1959
Bolzano: 1957-1958

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Un caffè con Lenzi, al mare, Alto Adige, 25 giugno 2007, pag.19
  2. ^ a b c d e f Lenzi, la A con il Torino, Alto Adige 4 luglio 2010, pag.53
  3. ^ Almanacco Illustrato del Calcio 1949, ed. Rizzoli, pag.165
  4. ^ a b c d La storia-Il calcio a Bolzano e il Bolzano Calcio
  5. ^ Liberi, p.144.
  6. ^ Liberi, p.145.
  7. ^ Lenzi e Malavasi ex del passato Archiviato il 10 marzo 2016 in Internet Archive., Alto Adige, 6 febbraio 2011
  8. ^ Le liste di trasferimento della Lega Nazionale, Il Corriere dello Sport, 25 agosto 1951, pag.3
  9. ^ Liberi, p.152.
  10. ^ Liberi, p.175.
  11. ^ Almanacco Illustrato del Calcio 1956, pag.186
  12. ^ Bolzano, quei duri anni Settanta: arriva un doppio scivolone, Alto Adige, 28 maggio 2008, pag.42
  13. ^ Addio a Lenzi, il bolzanino che indossò la maglia del Toro, in Alto Adige, 27 febbraio 2021, p. 39.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]