Gaetano Manzoni

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Gaetano Manzoni

Senatore del Regno d'Italia
Tipo nominaregia
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
Professionediplomatico
Gaetano Manzoni
Conte
PredecessoreGiovanni Battista Manzoni
SuccessoreCarlo Manzoni
TrattamentoSua Eccellenza
Altri titoliNobile dei conti
Nobile di Lugo
NascitaLugo, 17 ottobre 1871
MorteKandersteg, 14 agosto 1937 (65 anni)
DinastiaManzoni
PadreGiovanni Battista Manzoni
MadreTeresa Pasetti
ConsorteSilvia Alfonso y Aldama
ReligioneCattolicesimo

Gaetano Manzoni (Lugo, 17 ottobre 1871Kandersteg, 14 agosto 1937) è stato un diplomatico e politico italiano. Nel novembre del 1933 fu nominato senatore del regno d'Italia.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Della nobile famiglia dei conti Manzoni, era figlio di Giovanni Battista (sindaco di Lugo durante il governo Crispi), oltre che pronipote di Giacomo, ministro delle Finanze nella Repubblica Romana del 1849 e grande bibliografo.
Conseguita la laurea in giurisprudenza a Roma nel 1893, entrò nella carriera consolare[1]. Fu dapprima addetto a Salonicco (1893) e Alessandria d'Egitto (1894); vice-console al Cairo (1895), nel 1897 fu trasferito nella carriera diplomatica e comandato presso l'agenzia diplomatica del Cairo; passò quindi a Costantinopoli (1897), a Berna (1889) e a Parigi (1880), prima di tornare di nuovo al Cairo (1901); fu quindi segretario di legazione a Rio de Janeiro nel 1903, prima di reggere la Legazione italiana di Atene (1907).

In seguito fu consigliere di legazione a Costantinopoli (1909), Londra (1910) e a Costantinopoli (novembre 1912). Dirigente degli Affari Politici al Ministero (giugno 1913-novembre 1920), e successivamente Ministro a Belgrado (novembre 1920-luglio 1922), concluse la sua lunga carriera ai vertici della diplomazia quale ambasciatore prima a Mosca (febbraio 1924-febbraio 1927) e poi a Parigi (febbraio 1927-settembre 1932). Fu firmatario per l'Italia del Patto Briand-Kellogg (27 agosto 1928).

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce decorato con Gran Cordone dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce decorato con Gran cordone dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Imperiale di Francesco Giuseppe (Impero austro-ungarico) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I classe dell'Ordine di Medjidié (Impero ottomano) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di II classe dell'Ordine di Osmanie (Impero ottomano) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell'Ordine della Stella di Romania (Romania) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gaetano Manzoni, il diplomatico dimenticato, su ilrestodelcarlino.it. URL consultato il 4 novembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • La formazione della diplomazia nazionale (1861-1915). Repertorio bio-bibliografico dei funzionari del Ministero degli affari esteri, a cura di Fabio Grassi, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 1987, pp. 460–461.
  • Fabrizio Vistoli, Gaetano Manzoni: vita e carriera di un romagnolo illustre nell'Europa dei nazionalismi, ne I Quaderni del Cardello. Annale di studi romagnoli della Fondazione «Casa di Oriani» di Ravenna, vol. 16, 2007, pp. 195–260.
  • Fabrizio Vistoli, s.v. “Manzoni Gaetano”, in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 69, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2007, pp. 325–328.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ambasciatore italiano in Unione Sovietica Bandiera dell'Unione Sovietica Successore
Gaetano Paternò di Manchi di Bilici 1924 - 1927 Vittorio Cerruti
Predecessore Ambasciatore italiano in Francia Bandiera della Francia Successore
Camillo Romano Avezzana 1927 - 1932 Bonifacio Pignatti Morano di Custoza
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