Gaetano Cortese

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Gaetano Cortese
L’ambasciatore Gaetano Cortese nello studio della Residenza in Avenue Legrand, durante la sua missione diplomatica a Bruxelles, 2002

Ambasciatore d'Italia nei Paesi Bassi
Durata mandato2006 –
2009
Capo di StatoGiorgio Napolitano
PredecessoreMario Brando Pensa
SuccessoreFranco Giordano

Rappresentante Permanente presso l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche a l'Aia
Durata mandato2006 –
2009
Capo di StatoGiorgio Napolitano
PredecessoreMario Brando Pensa
SuccessoreFranco Giordano

Ambasciatore d'Italia in Belgio
Durata mandato1999 –
2003
Capo di StatoCarlo Azeglio Ciampi
PredecessoreFrancesco Corrias
SuccessoreMassimo Macchia

Consigliere Aggiunto per La Stampa e l'Informazione del Presidente della Repubblica
Durata mandato1992 –
1999
Capo di StatoOscar Luigi Scalfaro

Dati generali
Titolo di studioDottorato in Giurisprudenza
UniversitàUniversità La Sorbona - Parigi
ProfessioneDiplomatico

Gaetano Cortese (Caltanissetta, 5 febbraio 1942) è un diplomatico e ambasciatore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si laurea in Scienze politiche presso l'Università degli Studi di Roma. Entra in carriera diplomatica nel marzo 1969 e lavora alla Direzione generale Emigrazione e Affari Sociali. Nell’aprile 1971 viene destinato alla Segreteria Particolare del Sottosegretario di Stato. Dal marzo 1972 è nominato Vice Console a Zagabria e dal gennaio 1975 è Primo Segretario Commerciale a Berna. Nel maggio 1978 viene destinato all’Ambasciata d’Italia a L'Avana. Nel 1980 rientra a Roma e presta servizio alla Segreteria Generale del Ministero degli Affari Esteri. Nel 1984 viene trasferito all’Ambasciata d’Italia a Washington come Primo Consigliere per gli Affari Sociali e nel 1989 viene inviato a Bruxelles alla Rappresentanza Permanente d’Italia presso la CEE, quale Primo Consigliere e successivamente Ministro Consigliere. Nel 1990 durante il semestre della Presidenza di turno dell’Italia del Consiglio della Comunità Economica Europea cura l’organizzazione di tutti gli eventi in materia sociale in Italia e all’estero del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, Carlo Donat-Cattin. Nel 1992 rientra a Roma e viene collocato fuori ruolo per prestare servizio alla Presidenza della Repubblica come Consigliere Aggiunto per la Stampa e l’Informazione. Promosso al grado di Inviato Straordinario e Ministro Plenipotenziario di 2ª classe il 2 agosto 1991 ed a Inviato Straordinario e Ministro Plenipotenziario di 1ª classe il 23 dicembre 1997.[1] Dal 1999 al 2003, è Ambasciatore d'Italia in Belgio a Bruxelles; durante la sua missione diplomatica prepara e porta a buon fine la visita di Stato del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel Regno del Belgio effettuata nell’ottobre del 2002[2]. Dal 2006 al 2009 è Ambasciatore d’Italia nei Paesi Bassi a L'Aia e Rappresentante Permanente d’Italia presso l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (O.P.A.C.).

È andato in pensione nel marzo 2009 col grado, a titolo onorifico, di ambasciatore.[1]

È fondatore e curatore della collana di volumi sulle Ambasciate Italiane nel Mondo dell’Editore Carlo Colombo, creata nel 2000 e nella quale sono stati pubblicati numerosi volumi volti alla valorizzazione del patrimonio architettonico ed artistico delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero[3]. Tra i volumi curati vi sono quelli relativi alle sedi diplomatiche italiane di Washington DC[4], Berlino[5], Bruxelles[6], Istanbul[7], l'Aia[8], Oslo[9], Vienna[10], Lisbona[11], Madrid[12], Il Cairo[13], Stoccolma[14], Copenaghen[15], L'Aja [16], Dublino[17] e Nuova Delhi[18].

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2016 gli è stato conferito dal Circolo della Stampa di Milano il "Premio alla cultura" quale "riconoscimento" per una realizzazione "intesa a valorizzare il patrimonio architettonico ed artistico delle sedi diplomatiche italiane all´estero"[19].

Il 19 aprile 2018 ha ricevuto il Premio Artecom-onlus per la Cultura 2018 per i suoi studi e pubblicazioni miranti a storicizzare e diffondere la conoscenza dei beni culturali, sia architettonici che artistici e d’arredo, presenti nelle sedi diplomatiche italiane[20].

Nel 2020 ha ricevuto il “Premio Speciale per la Cultura” nell'ambito del premio “Il Poeta Ebbro” assegnato al Festival di Spoleto[21].

Il 12 settembre 2020 gli è stato assegnato a Firenze il Premio per la Valorizzazione del Patrimonio Librario Diplomatico Italiano nell’ambito del Premium International Florence Seven Stars 2020[22].

Il 25 giugno 2022 gli è stato conferito a Firenze il Premio Il Diplomatico dell’anno 2022.[23].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze italiane[modifica | modifica wikitesto]

Grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 30 aprile 1999[24]
Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 27 dicembre 1995[25]
Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 1985
Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri»
— 1982

Onorificenze straniere[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di San Silvestro Papa (Santa Sede) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell’Ordine di Leopoldo (Belgio) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell’Ordine del Sol Levante (Giappone) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di 1ª classe dell’Ordine della Stella Polare (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere Grande Ufficiale dell’Ordine di Sant’Agata (Repubblica di San Marino) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Croce al Merito di Germania. (Repubblica Federale di Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell’Ordine nazionale del Cedro (Repubblica Libanese) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di Ouissam Alaouite (Marocco) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di Numero dell’Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Placca dell’Ordine dell’Aquila azteca (Messico) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Repubblica di Polonia) - nastrino per uniforme ordinaria
Prima Classe Ordine al Merito dell’Ucraina (Ucraina) - nastrino per uniforme ordinaria
Compagno dell’Ordine al Merito della Repubblica (Malta) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell’Ordine del liberatore San Martin (Argentina) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce al Merito dell’Ordine di Francisco de Miranda (Venezuela) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell’Ordine di Bernardo O’Higgins (Cile) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine del Rio Branco (Brasile) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale pro Merito Melitensi (Sovrano Militare Ordine di Malta) - nastrino per uniforme ordinaria
Grande Ufficiale dell'Ordine della Fenice (Repubblica Ellenica) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di 1ª classe dell’Ordine del Dannebrog (Danimarca) - nastrino per uniforme ordinaria
Commendatore di 1ª classe dell’Ordine della Rosa Bianca (Finlandia) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Decorazione d’Onore in Argento dell'Ordine al Merito della Repubblica austriaca (Austria) - nastrino per uniforme ordinaria

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • La rupture des relations diplomatiques, Paris, thèse de Doctorat, Sorbona, 1968.
  • De la Doctrine Hallstein à la Ostpolitik, Paris, Pedone, 1969.
  • La fin de la Doctrine Hallstein, Genève, Revue de Droit International, 1971.
  • Les canaux internationaux, Genève, Revue de Droit International, 1971.
  • La Potenza protettrice nel diritto internazionale, Roma, Edizioni Bizzarri, 1972.
  • La rupture des relations diplomatiques et ses consequences, Paris, Pedone, 1972.
  • Le statut des troupes francaises stationnées sur le territoire de la République Fédérale d’Allemagne, Paris, Pedone, 1972.
  • Le service du volontariat civil, Genève, Revue de Droit International, 1973.
  • L’Ambasciata d’Italia a Bruxelles, Roma, Carlo Colombo, 2000. Versione digitale
  • L'Ambasciata d'Italia a L'Aja, Roma, Carlo Colombo, 2007. Versione digitale
  • Il Palazzo di Sophialaan, Roma, Carlo Colombo, 2009. Versione digitale
  • Il Palazzo sul Potomac. L'Ambasciata d'Italia a Washington, Roma, Carlo Colombo, 2011. Versione digitale
  • Il Palazzo di Inkognitogaten. L'Ambasciata d'Italia in Oslo, Roma, Carlo Colombo, 2013. Versione digitale
  • Il Palazzo sul Potomac nell'anno della Cultura italiana in USA, Roma, Carlo Colombo, 2014. Versione digitale
  • Villa Firenze.La Residenza dell'Ambasciatore d'Italia a Washington, Roma, Carlo Colombo, 2014. Versione digitale
  • Il Palazzo Metternich nel bicentenario del Congresso di Vienna, Roma, Carlo Colombo, 2015. Versione digitale
  • Il Palazzo Metternich nel 170 anniversario della sua costruzione (1846-2016), Roma, Carlo Colombo, 2017. Versione digitale
  • Il Palazzo sul Tiergarten. L'Ambasciata d'Italia a Berlino, Roma, Carlo Colombo, 2017. Versione digitale
  • L'Ambasciata d"Italia ad Ankara, Roma, Carlo Colombo, 2018. Versione digitale
  • Il Palazzo di Venezia a Istanbul. Residenza dell'Ambasciatore d'Italia, Roma, Carlo Colombo, 2018. Versione digitale
  • Il Palazzo di Avenue Legrand. Residenza dell'Ambasciatore d'Italia presso Sua Maestà il Re dei Belgi, Roma, Carlo Colombo, 2019. Versione digitale
  • Il Palazzo dei Conti di Pombeiro. L’Ambasciata d’Italia a Lisbona, Roma, Carlo Colombo, 2020. Versione digitale
  • Il Palazzo del Marchesi di Amboage. L'Ambasciata d’Italia a Madrid, Roma, Carlo Colombo, 2021. Versione digitale
  • Il Palazzo di Oakhill. L’Ambasciata d’Italia a Stoccolma, Roma, Carlo Colombo, 2021. Versione digitale
  • L’Ambasciata d’Italia in Egitto, Roma, Carlo Colombo, 2021. Versione digitale
  • Il Palazzo di Fredericiagade.L’Ambasciata d’Italia a Copenaghen, Roma, Carlo Colombo, 2022. Versione digitale
  • La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia nel Regno dei Paesi Bassi, Roma, Carlo Colombo, 2023. Versione digitale
  • La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Dublino, Roma, Carlo Colombo, 2023. Versione digitale
  • L’Ambasciata d’Italia in India, Roma, Carlo Colombo, 2024. Versione digitale

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Ministero degli Affari esteri, Stati di servizio del personale della Carriera diplomatica che ha cessato di far parte dell'Amministrazione dal 1 gennaio 2000 al 30 maggio 2014 (PDF), su esteri.it. URL consultato il 23 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2020).
  2. ^ Visita di Stato nel Regno del Belgio. 15-17 ottobre 2002, su quirinale.it. URL consultato il 19 aprile 2022.
  3. ^ Il Ventennale della Collana sulle Ambasciate Italiane nel Mondo (2000-2020) dell’Editore Colombo. Una collana prestigiosissima diretta dall’Ambasciatore Gaetano Cortese., su blog.ilgiornale.it. URL consultato il 23 luglio 2021.
  4. ^ Il Palazzo sul Potomac.L’Ambasciata d’Italia a Washington, su lavocedinewyork.com. URL consultato il 4 novembre 2021.
  5. ^ Il Palazzo sul Tiergarten L'Ambasciata d'Italia a Berlino, su aracne.tv. URL consultato il 4 novembre 2021.
  6. ^ Carlo Franza, L’Ambasciatore Gaetano Cortese e “La Residenza di Avenue Legrand” sede dell’Ambasciata d’Italia a Bruxelles., su blog.ilgiornale.it. URL consultato il 14 novembre 2021.
  7. ^ Il Palazzo di Venezia a Istanbul.La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Istanbul, su giornalediplomatico.it. URL consultato il 4 novembre 2021.
  8. ^ Carlo Franza, Il Palazzo di Sophialaan, Residenza degli Ambasciatori d’Italia presso il Regno dei Paesi Bassi, su blog.ilgiornale.it. URL consultato il 14 novembre 2021.
  9. ^ Carlo Franza, La Villa di Inkognitogaten. La Residenza dell’Ambasciatore d’Italia in Norvegia, su blog.ilgiornale.it. URL consultato il 4 novembre 2021.
  10. ^ Carlo Franza, Il Palazzo Metternich nel bicentenario del Congresso di Vienna, su blog.ilgiornale.it. URL consultato il 4 novembre 2021.
  11. ^ Ambasciata d’Italia a Lisbona nel libro “Il Palazzo dei Conti di Pombeiro” dell’Amb. Gaetano Cortese, su giornalediplomatico.it. URL consultato il 23 luglio 2021.
  12. ^ Il Palazzo dei Marchesi di Amboage, l’Ambasciata d’Italia a Madrid, su genteditalia.org. URL consultato il 23 luglio 2021.
  13. ^ Amb. Cortese scrive storia edificio dell'Ambasciata d'Italia a Il Cairo, su giornalediplomatico.it. URL consultato il 14 novembre 2021.
  14. ^ Carlo Franza, Il Palazzo di Oakhill – L’Ambasciata d’Italia a Stoccolma, su blog.ilgiornale.it. URL consultato il 31 ottobre 2021.
  15. ^ «Il Palazzo sulla Fredericiagade» dell'Amb. Cortese su Ambasciata d'Italia a Copenaghen, su giornalediplomatico.it. URL consultato il 13 aprile 2022.
  16. ^ La Residenza dell'Ambasciatore d'Italia a L'Aja: in un nuovo "gioiello editoriale", su consulpress.eu. URL consultato il 10 febbraio 2023.
  17. ^ A colloquio con Gaetano Cortese, su gazzettadiplomatica.it. URL consultato il 5 agosto 2023.
  18. ^ Giuliano Marchetti, l’Ambasciata d’Italia in India, al Senato la celebrazione del 75° Anniversario, su consulpress.eu. URL consultato il 6 aprile 2024.
  19. ^ Un libro dell´Ambasciatore Gaetano Cortese fa rivivere il Palazzo Venezia di Istanbul, su giornalediplomatico.it. URL consultato il 10 agosto 2021.
  20. ^ Premio Artecom-onlus per la Cultura 2018, su youreporter.it. URL consultato il 10 agosto 2021.
  21. ^ E’ andato ad illustri uomini di cultura il premio “Il Poeta Ebbro” assegnato al Festival di Spoleto, su aboutartonline.com. URL consultato il 10 agosto 2021.
  22. ^ Assegnato a Firenze il Premium International Florence Seven Stars- 2020., su blog.ilgiornale.it. URL consultato il 23 luglio 2021.
  23. ^ Premium International Florence Seven Stars Edizione 2022 alla Gran Terrazza Belvedere di Firenze, su aise.it. URL consultato il 28 luglio 2022.
  24. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
  25. ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ambasciatore italiano in Belgio Bandiera del Belgio Successore
Francesco Corrias 1999 - 2003 Massimo Macchia
Predecessore Ambasciatore italiano nei Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi Successore
Mario Brando Pensa 2006 - 2009 Franco Giordano
Predecessore Rappresentante Permanente all'OPAC - L'Aia Successore
Mario Brando Pensa 2006 - 2009 Franco Giordano
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