GP2 Asia Series

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GP2 Asia Series
CategoriaMonoposto
NazioneAsia
Prima edizione2008
Ultima edizione2011
Sito web ufficialegp2series.com

La GP2 Asia Series è stata una serie automobilistica di supporto alla GP2.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La nascita della serie fu ufficialmente annunciata durante il weekend del Gran Premio di Monaco 2007.[1] L'organizzatore della GP2 Bruno Michel dichiarò che:

«È di grande importanza che la GP2 Asia Series mantenga un solido e stretto collegamento con la Formula 1. Le nostre inclusioni come quelle di supportare i Gran Premi asiatici in programma per il 2008 sono un'essenziale chiave di volta per questa nuova avventura.[1]»

Christian Bakkerud alla guida della Super Nova durante la prima stagione.

Lo scopo della serie era quello di supportare la crescita dello sport motoristico in zone ove esso è ancora poco diffuso. Vista la difficoltà di promuovere eventi motoristici in Asia, ogni squadra era invitata a schierare almeno un pilota che non avesse un passaporto di un paese dell'Europa dell'Est e delle Americhe (Nord e Sud). Per alcuni casi dubbi, quali la Turchia e la Russia, si era deciso di non includere i piloti di questi paesi nella lista di quelli europei.

La prima stagione si tenne fra gennaio e aprile 2008, con cinque weekend di gara, composti da due gran premi ciascuno. Si corse sui tracciati della Speedcar Series[2], compresi eventi in Malesia e in Bahrain che erano volti a pubblicizzare i Gran Premi del campionato di Formula 1. Questa prima edizione, nel 2008, andò al francese Romain Grosjean con 4 vittorie e 60 punti conquistati. Nonostante le premesse, nella prima stagione, quattro delle 13 squadre optarono per far scendere in pista due corridori non asiatici, con l'accordo che uno dei loro piloti sarebbe stato un ghost driver ovvero un "pilota fantasma", il quale non avrebbe ricevuto il premio in denaro per aver partecipato alla competizione.

La seconda e terza stagione si disputarono nella interstagione, fra un campionato della Main Series e un altro. Nel 2008-2009 la vittoria venne conquistata dal giapponese Kamui Kobayashi, mentre nel 2009-2010 da Davide Valsecchi. Già in questa stagione il numero di gare venne fortemente ridotto, con soli 4 doppi appuntamenti, corsi su due soli tracciati, il circuito di Yas Marina e il circuito di Sakhir.

La quarta e ultima edizione, nel 2011, vide la cancellazione delle gare previste in Bahrain per i problemi politici del Paese e la loro sostituzione con un doppio appuntamento a Imola. La serie venne vinta dallo stesso pilota che si era aggiudicato la prima edizione, Romain Grosjean.

Nel luglio 2011 gli organizzatori comunicarono che la serie asiatica sarebbe stata conglobata nella serie principale, che quindi avrebbe previsto anche gare extraeuropee.[3]

Albo d'oro[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Campione Secondo Terzo Team campione
2008 Bandiera della Francia Romain Grosjean Bandiera della Svizzera Sébastien Buemi Bandiera della Russia Vitalij Petrov Bandiera della Francia ART Grand Prix
2008-2009 Bandiera del Giappone Kamui Kobayashi Bandiera del Belgio Jérôme d'Ambrosio Bandiera della Spagna Roldán Rodríguez Bandiera della Francia DAMS
2009-2010 Bandiera dell'Italia Davide Valsecchi Bandiera dell'Italia Luca Filippi Bandiera dell'Italia Giacomo Ricci Bandiera del Regno Unito ISport International
2011 Bandiera della Francia Romain Grosjean Bandiera della Francia Jules Bianchi Bandiera dei Paesi Bassi Giedo van der Garde Bandiera della Francia DAMS

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Charles Bradley, GP2 confirms Asian series for 2008, Autosport Website, 2007-05-24. URL consultato il 25 maggio 2007.
  2. ^ Speedcar Series | News Archiviato il 2 luglio 2007 in Internet Archive.
  3. ^ Ufficializzata l'unione tra Main Series e Asia, in italiaracing.net, 12 luglio 2011. URL consultato il 17 luglio 2011.

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