Franz Suchomel

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Franz Suchomel
NascitaKrumau, 3 giugno 1907
Morte18 dicembre 1979
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Germania
Forza armataSS
UnitàCampo di concentramento di Auschwitz
Anni di servizio1938-1945
GradoUnterscharführer
GuerreSeconda guerra mondiale
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Franz Suchomel (Krumau, 3 giugno 190718 dicembre 1972) è stato un militare tedesco testimone di parte nazista delle attività svolte nel campo di sterminio di Treblinka[1].

Egli fu sottufficiale delle SS (Unterscharführer) di stanza nel campo di sterminio di Treblinka. Partecipò all'Aktion T4 e fece parte delle unità operative attive nella Zona d'operazioni del Litorale adriatico. Venne condannato per le atrocità commesse a Treblinka e scontò quattro anni di prigione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Franz Suchomel nacque a Krumau nel 1907, quando ancora faceva parte dell'Impero austro-ungarico. Iniziò a lavorare come apprendista nella sartoria del padre prima di prendere le redini dell'impresa di famiglia. Alla fine degli anni venti, e di nuovo brevemente nell'autunno del 1938, prestò servizio nell'esercito cecoslovacco. Suchomel si unì al Partito tedesco dei Sudeti (SdP) nel 1938.[2] Dopo l'incorporazione dei Sudeti al Terzo Reich, a seguito dell'accordo di Monaco, divenne membro del NSKK, una organizzazione del Partito Nazionalsocialista. All'inizio della seconda guerra mondiale, Suchomel fu un sarto dell'esercito tedesco e prestò servizio nella Campagna di Francia nel 1940. Venne impiegato come fotografo nell'ospedale psichiatrico di Hadamar, in cui immortalò i prigionieri prima di essere uccisi.[3]

Operazione Reinhard[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Operazione Reinhard.

Nell'agosto 1942 venne trasferito nel campo di sterminio di Treblinka. Qui fu responsabile della gestione degli arrivi dei prigionieri ebrei e tra i suoi vari incarichi ci fu il sequestro di oggetti di valore. Convinse molte donne ebree a dirigersi verso le docce che non erano altro che camere a gas.[4]

Prima del termine dell'Operazione Reinhard venne trasferito per un breve periodo presso il Campo di sterminio di Sobibór; successivamente fu di stanza nelle operazioni nel Litorale adriatico, a Trieste. Qui fu coinvolto nell'omicidio di centinaia di ebrei, nel sequestro dei loro beni e nella lotta ai partigiani.[3] Con l'avvicinarsi della fine della guerra, le Unità speciali si ritirarono dal nord Italia alla fine dell'aprile del 1945. Catturato dagli americani, divenne un prigioniero di guerra e venne liberato alla fine di agosto dello stesso anno.[5] Successivamente si stabilì ad Altötting, riprendendo il lavoro sartoriale e facendo parte di diverse orchestre amatoriali cattoliche.[3]

Il processo[modifica | modifica wikitesto]

Venti anni dopo la fine della guerra iniziarono i primi processi per i crimini commessi nel campo di Treblinka, nel quale venne evidenziata dagli investigatori la partecipazione di Suchomel. Venne così arrestato l'11 luglio 1963 e condannato per la sua complicità nell'omicidio di migliaia di ebrei e condannato a sei anni di prigione,[5] scontandone solo quattro e tornando in libertà il 20 dicembre 1967.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Samuel Willenberg: Treblinka Lager. Revolte. Flucht. Warschauer Aufstand. Anm. 9, p. 217. Unrast-Verlag, Münster 2009, ISBN 978-3-89771-820-3
  2. ^ Henry Friedländer: The Origins of Nazi Genocide – From Euthanasia to the Final Solution, Chapel Hill 1995, p. 240.
  3. ^ a b c Ernst Klee: Das Personenlexikon zum Dritten Reich: Wer war was vor und nach 1945., Frankfurt am Main 2007, p. 615
  4. ^ Treblinka Trial at Shoah.de
  5. ^ a b Short Biography of Franz Suchomel at deathcamps.org, retrieved 07-May-2012

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN2972162238568013810005 · GND (DE1234068737