Franco Colletta

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Franco Colletta (Salice Salentino, 15 gennaio 1926Roma, 17 agosto 2017) è stato un giornalista, scrittore, poeta e narratore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di un decoratore, si formò come autodidatta leggendo avidamente tutti i grandi della letteratura italiana, in particolare Ugo Foscolo e Giacomo Leopardi.

Nel 1943 si iscrisse al Partito Comunista Italiano e, l'anno successivo, fu tra i fondatori della sezione del partito del suo paese.

Il suo impegno politico e le sue idee, nel clima di acceso scontro ideologico del dopoguerra, entrarono fatalmente in conflitto con quella che era la realtà sociale di un piccolo centro agricolo del meridione, conformista e asservito a latifondisti e notabili.

La pressione sociale e quella della sua stessa famiglia (il padre lavorava grazie soprattutto alle commissioni della chiesa e dei ricchi proprietari terrieri del paese) lo indussero a scegliere il cammino dell'emigrazione, comune, in quegli anni, a tanti giovani meridionali.

Scrisse per diversi giornali del nord (soprattutto per “Il Gazzettino” di Venezia, per "Cronache Veneziane" e per "Quaderni di ricerca") e in seguito lavorò presso l'ufficio stampa dell'INAIL a Roma.

Conobbe Umberto Saba, con il quale intrattenne uno scambio epistolare che durò fino alla morte di questi, e fu amico di Mario dell'Arco e di Diego Valeri. Come scrittore fu attivo soprattutto negli anni cinquanta, durante i quali pubblicò diverse raccolte di poesie.

Profondamente influenzata dall'opera di Rocco Scotellaro [1] e dall'esperienza del realismo socialista, la sua poesia, pur radicata nel clima ideologico e culturale del tempo, conserva una notevole matrice lirica[2] , unita ad uno stile limpido e personale[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Batte profondo, in questi testi, il cuore del Mezzogiorno d'Italia, l'urlo della sua piaga rossa languente: in modi che possono ricordare anche, se non fosse per lo spirito di cristianesimo giovanneo che vi corre dentro, certe concitate movenze dello Scotellaro "proletario". Mario Lunetta - "Poesia d'oggi: La difficile strada del riscatto" da L'Unità del 12-12-1974
  2. ^ Franco Colletta ripropone con freschezza e franchezza neoromantiche temi aggressivamente civili, religiosi e politici in Meridiani e paralleli. Mario Lunetta - "Bilancio del '73: tanti poeti per pochi lettori" da L'Unità del 10-01-1974
  3. ^ L'altro versante della lirica collettiana, talora prevalente, è quello individuale, privato: in cui emerge, pur sotto iI segno di un contenuto rigore stilistico, un atteggiamento che direi neoromantico e che talora tinge di populismo un po' ingenuo il suo amaro dettato. Il controllo del materiali e un segno sicuramente personale non sono qualità del Colletta di oggi: la sua fislonomia poetica è già precisata da tempo. Ma certo questo suo ultimo libro ne dà una salda, convincente conferma e arricchisce il nostro attuale panorama di una voce di poeta civile franca e viva. Mario Lunetta - "Poesia d'oggi: La difficile strada del riscatto" da L'Unità del 12-12-1974

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Prima rondine: Breve raccolta di versi - 1952 Venezia, Tip. Veneta
  • Compagno al paese - 1952 Venezia, Tip. Veneta
  • Umiliati: Novelle - 1952 Venezia, Tip. Veneta
  • Quaderno di poesie - 1953 Venezia, Tip. Veneta
  • Verso l'avvenire - 1955 Mestre, Tip. E. Vianelli
  • Grumi di sillabe - 1956 Mestre, Tip. E. Vianelli
  • Mida Re, Patrum nostrum memoria - 1956 Mestre, Tip. E. Vianelli
  • Dal sud al nord (racconti) - 1958 Roma, A.Rossi
  • Ballate fuori tempo - 1960 Brescia, Soc. editrice Vannini
  • Meridiani e paralleli - 1968 Roma, Dell'Arco
  • Se cent'anni una storia - 1974 Roma, Barulli

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]