Francis Hong Yong-ho

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Francis Hong Yong-ho
vescovo della Chiesa cattolica
Surgite eamus
 
Incarichi ricoperti
 
Nato12 ottobre 1906 a Pyongyang
Ordinato presbitero25 maggio 1933
Nominato vescovo24 marzo 1944 da papa Pio XII
Consacrato vescovo29 giugno 1944 dal vescovo Bonifatius Sauer, O.S.B.
Deceduto?
 

Francis Hong Yong-ho (in coreano 홍용호 프란치스코 hong-yongho peulanchiseuko), (Pyongyang, 12 ottobre 1906 – ...) è stato un vescovo cattolico nordcoreano.

È uno dei 166 sacerdoti e religiosi dei quali non si hanno più notizie dal 1949, quando si instaurò il regime di Kim Il-Sung.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il 25 maggio 1933 è ordinato presbitero.

Il 24 marzo 1944 papa Pio XII lo nomina vescovo titolare di Auzia e vicario apostolico di Heijo. Il 29 giugno successivo riceve l'ordinazione episcopale dal vescovo Bonifatius Sauer, coconsacranti il vescovo Irenaeus Hayasaka e l'arcivescovo Paul Marie Kinam Ro.

Nel 1949 viene imprigionato durante le persecuzioni del regime di Kim Il Sung e da tale data non si hanno più sue notizie.

Il 10 marzo 1962 papa Giovanni XXIII decide di elevare a diocesi il vicariato di Pyongyang, anche in segno di protesta contro la politica del regime nordcoreano, e di nominare come primo vescovo monsignor Hong Yong-ho, che diventa così un simbolo della persecuzione contro i cattolici nella Corea del Nord e in generale nei regimi comunisti. Da allora, e fino al giugno 2013, l'annuario pontificio continua ad indicarlo come vescovo di Pyongyang, sebbene lo consideri "disperso" e gli affianchi l'arcivescovo di Seul in qualità di amministratore apostolico sede plena. In un'intervista del 2006 il cardinale Nicholas Cheong Jin-suk dichiara che:

«Non si hanno notizie di sacerdoti sopravvissuti alle persecuzioni intervenute alla fine degli anni Quaranta, quando 166 tra preti e religiosi furono uccisi o rapiti. L'Annuario Pontificio continua a segnalare come «disperso» quello che all'epoca era il vescovo di Pyong-Yang, monsignor Francis Hong Yong-ho, che oggi avrebbe cento anni. È un gesto della Santa Sede per segnalare il dramma che ha vissuto e ancora vive la Chiesa in Corea[1]

Nel fascicolo di aggiornamento dell'annuario pontificio del 1º luglio 2013 viene riconosciuta la sede episcopale di Pyongyang come ufficialmente vacante, riconoscendo così, implicitamente, il decesso del prelato. Questa decisione viene presa allo scopo di avviare la sua procedura di beatificazione, su espressa richiesta dei vescovi sudcoreani[2].

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gianni Cardinale, Corea, per una riconciliazione tra Nord e Sud, in 30Giorni, marzo 2006. URL consultato il 27 settembre 2019.
  2. ^ Diario Vaticano / Il primo santo della Corea del Nord, in Chiesa Espresso, 5 agosto 2013. URL consultato il 27 settembre 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Auzia Successore
Antonio Piterà 24 marzo 1944 - 10 marzo 1962 Francisco Xavier Gillmore Stock
Predecessore Vicario apostolico di Heijo Successore
William F. O'Shea, M.M. 24 marzo 1944 - 12 luglio 1950 -
Predecessore Vicario apostolico di Pyong-Yang Successore
- 12 luglio 1950 - 10 marzo 1962 -
Predecessore Vescovo di Pyongyang Successore
- 10 marzo 1962 - ? sede vacante