Francesco Polidori

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Francesco Polidori (Città di Castello, 22 luglio 1948[1][2]) è un imprenditore italiano, noto principalmente per essere il fondatore e patron di Cepu.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario della frazione di Fraccano a Città di Castello, ha studiato con Antonio Di Pietro al Convitto Montani di Fermo.[2][3] Nel 1969 fonda a Umbertide[4] la scuola per corrispondenza "Centro studi tecnici Guglielmo Marconi", registrata come "Marcon",[5] e poco dopo si laurea in pedagogia presso l'università di Siena con tesi sulla "Lettura veloce e memorizzazione rapida".[2] L'attività della Marcon si concentra sulla preparazione per corrispondenza di chi deve conseguire la licenza media inferiore, che negli anni '70 stava diventando obbligatoria per gli impiegati statali.[6] Nel 1995 rileva la storica "Scuola Radio Elettra" di Torino, dichiarata fallita, e fonda Cepu. All'apice della floridità aziendale, nel 1998 la Marcon incorpora la Radio Elettra, che diventa "Scuola Radio Elettra & Editrice Marcon Spa". Nel 2004 la sede viene trasferita a Roma, con contestuale creazione di "Cepu Srl" e "Pietro Polidori di Fraccano e Cerboni Holding Srl". Cepu Srl è poi confluita in Cesd Srl, trasformando Cepu in un marchio registrato.[5] Cesd viene controllata da una fiduciaria in Lussemburgo, la "JMD International", creata nel 2007 da Polidori e a sua volta controllata da una società a Panama.[7][8][9]

Successivamente prende la residenza nel castello di Borgo Maggiore a San Marino,[5] di cui diventa ambasciatore in India (incarico durato dal 2012 al 2018).[10]

È patron e fondatore[11] dell'università telematica e-Campus, nonché presidente dell'omonima fondazione,[12] e patron e co-fondatore della Link Campus University di Roma, di cui assume la piena proprietà nel 2020.[13]

È proprietario dell'hotel Borgo Palace di Sansepolcro,[14] che utilizza anche come quartier generale. Nello stesso luogo è stato fondato nel 1998 il partito di Antonio Di Pietro Italia dei Valori.[2]

Politica[modifica | modifica wikitesto]

Negli anni '90 Antonio Di Pietro, che sarebbe diventato anche docente presso il Cepu, fonda il partito Italia dei Valori proprio nei locali dell'Hotel Borgo di Sansepolcro, dopodiché i rapporti si sono interrotti.[3] Nel 2010 fonda il partito Federalismo Democratico Umbro (FDU)[3][4], assieme al manager Cesd (oggi Studium) Antonello Ciliberti (negli anni '90 già vicesindaco PSI di Città di Castello), al direttore generale Cesd e presidente dell'FDU Antonio Giovannoni, e a una rete di collaboratori Cepu, con cui si presenta alle elezioni comunali del 2011 raggiungendo il 12,29% delle preferenze.[15] L'esperienza dell'FDU si conclude presto, perché nello stesso anno si presenta alle elezioni amministrative in Umbria ma prende soltanto circa 2000 voti in totale.[3] Si avvicina, infine, a Silvio Berlusconi.[3][9]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposato e ha due figli, Martina e Pietro Luigi,[5] proprietari della società Studium Srl che ha rilevato Cepu dopo il fallimento di Cesd Srl[16].

Numerosi organi di stampa hanno segnalato che la deputata Catia Polidori, anche lei di Città di Castello e professoressa presso l'università e-Campus[17] di Francesco Polidori, sarebbe sua cugina.[9] Lei però nega con forza ogni rapporto con il Polidori, e sostiene si tratti solo di una mera omonimia.[18]

Vicende giudiziarie[modifica | modifica wikitesto]

L'8 marzo 2021 è stato arrestato su disposizione della Procura della Repubblica di Roma con l'accusa di bancarotta fraudolenta, autoriciclaggio e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, avrebbe "distratto asset dalle società e sfruttato importanti marchi del comparto dei servizi di istruzione e formazione, eludendo il versamento di ingenti imposte dovute all’Erario". La magistratura ha anche disposto il sequestro di beni e immobili per circa 28 milioni di euro.[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Elezioni 2011, su elezioni.comune.cittadicastello.pg.it. URL consultato il 24 marzo 2023.
  2. ^ a b c d Stefano Lorenzetto, «Italiani, vi voglio tutti dottori!» (PDF), in il Giornale, 29 giugno 2003, p. 19. URL consultato il 7 dicembre 2020 (archiviato il 7 dicembre 2020).
  3. ^ a b c d e Francesco Manacorda, Mister Cepu: "Venderò Berlusconi porta a porta", in La Stampa, 8 agosto 2010. URL consultato il 7 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2013).
  4. ^ a b Paolo Bracalini, Mr. Cepu si butta in politica e inventa il federalismo umbro, in il Giornale, 22 luglio 2010. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  5. ^ a b c d Giampaolo Cerri, I compagni della val Tiberina (PDF), in Campus, Class Editori, 1º dicembre 2009, p. 26. URL consultato il 7 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2020).
  6. ^ Affari a ripetizione, in Campus, Class Editori, novembre 2009. URL consultato il 7 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2011).
  7. ^ Andrea Cinquegrani, Cepu: vado, fallisco e torno, su lavocedellevoci.it, 31 marzo 2016. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  8. ^ Andrea Cinquegrani, e-Campus: ariecco il Cepu con Ronaldo superstar, su lavocedellevoci.it, 23 settembre 2019. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  9. ^ a b c Catia Polidori, l'ombra di B. si chiama mr Cepu. Barbareschi: "È stata minacciata", in il Fatto Quotidiano, 14 dicembre 2010. URL consultato il 14 dicembre 2020.
  10. ^ Cessazione dell'incarico del Dott. Francesco Polidori quale Ambasciatore non residente della Repubblica di San Marino presso l'India (PDF), su interni.segreteria.sm, 15 ottobre 2018. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  11. ^ Plenaria eCampus 2019, su blog.uniecampus.it, 14 gennaio 2019. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  12. ^ Milena Gabanelli e Adele Grossi, Laurea: se la prendi all'università telematica è più facile e vale uguale, su corriere.it, 28 luglio 2020. URL consultato il 14 dicembre 2020.
  13. ^ Cepu compra Link University, l'accordo a Roma a fine luglio, su roma.repubblica.it, 4 agosto 2020. URL consultato il 7 dicembre 2020.
  14. ^ Mister Cepu: "Venderò, su La Stampa, 8 agosto 2010. URL consultato il 10 gennaio 2024.
  15. ^ COMUNE DI CITTÀ DI CASTELLO - ELEZIONE DIRETTA DEL SINDACO E DEL CONSIGLIO COMUNALE 2011 - VOTI SINDACO, su elezioni.comune.cittadicastello.pg.it.
  16. ^ Cepu, fallito l'istituto di preparazione agli esami. Il fondatore: "Facciamo ricorso. Attività continua con un'altra società", su Il Fatto Quotidiano, 22 febbraio 2016. URL consultato l'11 dicembre 2023.
  17. ^ Polidori Catia scheda docente, su servizi.uniecampus.it. URL consultato l'8 dicembre 2020.
  18. ^ Polidori: «Non sono Miss Cepu, è omonimia». «Dal 14 sono costretta a vivere sotto scorta», su umbria24.it, 19 dicembre 2010. URL consultato l'8 dicembre 2020 (archiviato il 7 dicembre 2020).
  19. ^ Francesco Polidori, arrestato il fondatore del Cepu per bancarotta fraudolenta - Huffington Post

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]