Francesco Ciceri (vescovo)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Francesco Ciceri
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato19 luglio 1848 a Villalbese
Ordinato presbitero17 dicembre 1870 dall'arcivescovo Luigi Nazari di Calabiana
Nominato vescovo15 aprile 1901 da papa Leone XIII
Consacrato vescovo25 agosto 1901 dal cardinale Agostino Gaetano Riboldi
Deceduto2 giugno 1924 (75 anni) a Pavia
 

Francesco Ciceri (Villalbese, 19 luglio 1848Pavia, 2 giugno 1924) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Villalbese, in provincia di Como e arcidiocesi di Milano, il 19 luglio 1848.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Frequentò il percorso di studi in preparazione al sacerdozio presso i seminari arcivescovili di Milano.[1]

Il 17 dicembre 1870 fu ordinato presbitero, per l'arcidiocesi ambrosiana,[2] dall'arcivescovo di Milano Luigi Nazari di Calabiana.[3]

Dopo l'ordinazione fu destinato come insegnante di discipline letterarie nel seminario di Seveso, dove conobbe il collega Agostino Gaetano Riboldi che, una volta nominato vescovo di Pavia nel 1877, lo volle con sé come segretario e collaboratore. Nella diocesi pavese divenne docente nel seminario vescovile, assistente del Circolo universitario "Severino Boezio", canonico della cattedrale e, dall'ottobre 1899, vicario generale.[1]

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 15 aprile 1901 papa Leone XIII lo nominò vescovo di Pavia; succedette ad Agostino Gaetano Riboldi, nominato arcivescovo metropolita di Ravenna. Il 25 agosto seguente ricevette l'ordinazione episcopale, nella cattedrale di Pavia,[4] dal cardinale Agostino Gaetano Riboldi, co-consacranti l'arcivescovo Felix-Marie de Neckere e il vescovo Francesco Magani.

Nel corso del suo episcopato indisse quattro sinodi diocesani, nel 1906, nel 1909, nel 1912 e nel 1922;[5] completò poi sei visite pastorali e iniziò la settima.[1]

Nel 1913 fu amministratore apostolico di Lodi,[6] nel periodo tra la morte del vescovo Giovanni Battista Rota e l'ingresso in diocesi del successore Pietro Zanolini.

Morì a Pavia, all'età di 75 anni, il 2 giugno 1924. Dopo le esequie, celebrate nella cattedrale di Pavia,[1] fu sepolto nello stesso edificio.[7]

Genealogia episcopale e successione apostolica[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Fabio Besostri, L'azione pastorale e sociale del vescovo Francesco Ciceri durante la Prima guerra mondiale, in Pavia nella Prima guerra mondiale. Bollettino della Società Pavese di Storia Patria, vol. II, Pavia, Cisalpino. Istituto editoriale universitario, 2018, p. 44.
  2. ^ Acta Sanctae Sedis (PDF), vol. 33, Tipografia poliglotta vaticana, 1901, pp. 518. URL consultato il 2 aprile 2022.
  3. ^ Pro familia rivista settimanale illustrata, Officine dell'Istituto italiano di arti grafiche, 1901, p. 143. URL consultato il 22 gennaio 2024.
  4. ^ Almanacco sacro pavese del 1913, p. 12. URL consultato il 2 aprile 2022.
  5. ^ Sinodi della Diocesi di Pavia, su diocesi.pavia.it. URL consultato il 2 aprile 2022.
  6. ^ Lettera di s.e. mons. Francesco Ciceri, Vescovo di Pavia e Amministratore apostolico della Diocesi di Lodi, al ven. Clero delle due diocesi, Pavia, Artigianelli, 1913.
  7. ^ Gabriele Cinquetti, Il Vescovo Ballerini e il duomo di Pavia, su paviaedintorni.it. URL consultato il 2 aprile 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Pavia Successore
Agostino Gaetano Riboldi 15 aprile 1901 – 2 giugno 1924 Giuseppe Ballerini