Francesco Amadio

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Francesco Amadio
vescovo della Chiesa cattolica
Ubi Caritas ibi Deus
 
Incarichi ricoperti
 
Nato15 settembre 1913 a Montedinove
Ordinato presbitero25 luglio 1936
Nominato vescovo11 aprile 1967 da papa Paolo VI
Consacrato vescovo11 giugno 1967 dal vescovo Vincenzo Radicioni
Deceduto15 luglio 2000 (86 anni) ad Ascoli Piceno
 

Francesco Amadio (Montedinove, 15 settembre 1913Ascoli Piceno, 15 luglio 2000) è stato un vescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Montedinove il 15 settembre 1913 da una famiglia originaria di Castignano[1]. Dopo l'ingresso nel seminario di Montalto, continuò la propria formazione nel Pontificio seminario regionale "Pio XI" di Fano. Il 25 luglio 1936 ricevette l'ordinazione presbiterale e venne incaricato dell'insegnamento nel seminario di Montalto[1].

A causa della mobilitazione per la seconda guerra mondiale fu cappellano militare dal 1940 al 1945 in Jugoslavia, nel VI Corpo d'armata dell'Esercito. Con l'armistizio dell'8 settembre 1943 subì la condizione di internato militare nei lager, dapprima in Polonia a Tornapol e Benianowo, poi in Germania a Sandbostel e Witzendorf[1][2]. Al termine del conflitto rientrò in Italia e nel marzo 1946 conseguì a Roma la laurea in Lettere presso l'università "La Sapienza". Dal 1946 fu rettore del seminario di Montalto, incarico mantenuto fino al 1962. Da quell'anno al 1967 fu invece cancelliere vescovile di Montalto, dal 1963 con il titolo di prelato domestico, che ricevette da papa Paolo VI[1].

Nel 1967 venne eletto vescovo titolare di Forconio e ausiliare di Valva e Sulmona, in Abruzzo. Fu ordinato vescovo nella cattedrale di Montalto dal vescovo Vincenzo Radicioni, co-consacranti i vescovi Luciano Marcante e Fiorenzo Angelini. Il 28 giugno 1971 fu promosso coadiutore e il successivo 16 luglio prestò giuramento davanti al Presidente della Repubblica. Nel 1972 assunse la guida della diocesi di Sulmona stessa[1][3].

Nel 1980 papa Giovanni Paolo II lo promosse alla diocesi di Rieti, dove rimase fino al 1989[1][4]. Nel gennaio 1983 ricevette la visita pastorale di papa Giovanni Paolo II, che accompagnò a Greccio[5].

Nel 1990 si ritirò a vita privata a Montalto. Morì ad Ascoli Piceno il 15 luglio 2000[1].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • I sacerdoti della diocesi in ricordo al venerato confratello Mons. Leonardo Cercone nel trigesimo della scomparsa, 1968. Con altri.
  • Verso la sacra visita pastorale. Lettera per la Quaresima 1970, Sulmona, Tipografia La Moderna, 1970.
  • Dopo la prima Visita Pastorale (riflessioni e indicazioni), Sulmona, Tipografia La Moderna.
  • La cattedrale basilica di Valva. Per la riapertura dopo i restauri a cura della Cassa di risparmio dell'Aquila 23 maggio 1971, Roma, De Luca, 1971. Con altri.
  • La Chiesa Cattedrale centro dell'unità diocesana. Quaresima 1971, Sulmona, Tipografia La Moderna, 1971.
  • Missione cittadina in Sulmona 10-25 novembre 1973: programma, Sulmona, Labor, 1973.
  • La cattedrale di San Panfilo a Sulmona, Milano, Silvana, 1980. Con altri.
  • Nel nome del Padre. Una missione diocesana per il centenario francescano, Roma, Tip. Ass. V.S.S.C., 1981.
  • La salvezza cristiana. Esortazione pastorale per la Quaresima 1981, Sacrofano, AVSSC, 1981.
  • Catechesi di un vescovo. 50° di sacerdozio di S. E. Mons. Francesco Amadio, vescovo di Rieti, La Voce ed., 1986.
  • Francesco Amadio, Valori e limiti dell'esperienza religiosa nei campi d'internamento germanici, in Biagio Dradi Maraldi e Romano Pieri (a cura di), Lotta armata e resistenza delle forze armate italiane all'estero, Milano, F. Angeli, 1990, pp. 589-601, ISBN 88-204-6324-5.
  • Francesco Amadio, La dimensione religiosa nei campi dell'internamento della Germania nazista, in Nicola Labanca (a cura di), Fra sterminio e sfruttamento. Militari internati e prigionieri di guerra nella Germania nazista, 1939-1945, Firenze, Le lettere, 1992, pp. 303-310, ISBN 88-7166-100-1.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g Catani.
  2. ^ Antonella De Bernardis, I cappellani militari e la tematica etico-religiosa nelle memorie dell'internamento italiano nei Lager nazisti (1943-1945), in Carte italiane, vol. 11, 2017, pp. 63-91.
  3. ^ Presidenza Giuseppe Saragat. Sua Eccellenza Rev.ma Mons. Francesco Amadio, nuovo Coadiutore con diritto di futura successione a vescovo di Valva e Sulmona: giuramento di rito, su Portale storico della Presidenza della Repubblica Italiana. URL consultato il 13 settembre 2021.
  4. ^ Grazie don Francesco. Supplemento dell'eco di S. Gabriele (PDF), in L'eco di S. Gabriele. Quindicinale della diocesi di Rieti, n. 22, 16 dicembre 1989. URL consultato il 13 settembre 2021.
  5. ^ Papa Francesco torna nel reatino: ripercorriamo le visite dei Pontefici in Valle Santa, in Rietinvetrina. Giornale di informazione online. URL consultato il 13 settembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Don Vincenzo Catani, S.E. Mons. Francesco Amadio, su Museo Sistino Diocesano di Montalto delle Marche. URL consultato il 13 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Forconio Successore
- 11 aprile 1967 – 29 gennaio 1972 Paul Ri Moun-hi
Predecessore Vescovo di Valva e Sulmona Successore
Luciano Marcante 29 gennaio 1972 – 14 maggio 1980 Salvatore Delogu
Predecessore Vescovo di Rieti Successore
Dino Trabalzini 14 maggio 1980 – 30 settembre 1989 Giuseppe Molinari
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