Frances Power Cobbe

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Frances Power Cobbe

Frances Power Cobbe (Donabate, 4 dicembre 1822Hengwrt, 5 aprile 1904) è stata una scrittrice e attivista irlandese. Si batté contro la vivisezione e fu leader della campagna per il suffragio femminile. Fondò una serie di gruppi di difesa degli animali, tra cui la National Anti-Vivisection Society (NAVS) nel 1875 e la British Union for the Abolition of Vivisection (BUAV) nel 1898, ed fu membro del consiglio esecutivo della London National Society for Women's Suffrage.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frances Power Cobbe apparteneva ad una famiglia importante discendente dall'arcivescovo Charles Cobbe, Primate d'Irlanda. Nacque nella tenuta di famiglia in quella che oggi è Donabate, nella contea di Dublino.[1]

Cobbe lavorò al Red Lodge Reformatory e visse con la proprietaria Mary Carpenter dal 1858 al 1859, ma una relazione turbolenta tra le due la portò a lasciare la scuola.[2]

Ebbe una relazione omosessuale con la scultrice gallese Mary Lloyd[3][4] che conobbe a Roma nel 1861, con cui visse dal 1864 fino alla morte di Lloyd. Quella morte, nel 1896, colpì gravemente Cobbe. La sua amica, la scrittrice Blanche Atkinson, scrisse: “Il dolore della morte di Miss Lloyd aveva cambiato l'intero aspetto dell'esistenza per Miss Cobbe. La gioia della vita era sparita. Era stata un'amicizia come raramente si vede: perfetta in amore, simpatia e comprensione reciproca."[5] Cobbe e Lloyd sono sepolte insieme al cimitero della chiesa di Saint Illtud di Llanelltyd, in Galles.[6] In lettere e scritti, Cobbe si riferiva alternativamente a Lloyd come "marito", "moglie" e "cara amica".[7]

Cobbe fondò la Società per la protezione degli animali dalla vivisezione (SPALV) nel 1875, la prima organizzazione al mondo che si batteva contro gli esperimenti sugli animali, e nel 1898 la BUAV, due gruppi che rimangono tutt'oggi attivi. Fu membro del consiglio esecutivo della Società nazionale delle suffragiste di Londra e scrittrice di colonne editoriali per giornali londinesi riguardanti il suffragio, i diritti di proprietà delle donne e l'opposizione alla vivisezione. Intorno al 1880 con Louise Twining fondò le Case per le giovani casalinghe.[8]

Incontrò la famiglia Darwin nel 1868. Convinse Charles Darwin a leggere la Metafisica dell'etica di Immanuel Kant[9] e le opere di John Stuart Mill, in particolare The Subjection of Women, di cui Cobbe aveva scritto una recensione.[10] Darwin perse la fiducia in Cobbe quando questa senza permesso pubblicò una lettera che le aveva scritto. La sua critica su L'origine dell'uomo e la selezione sessuale di Darwin fu pubblicata su The Theological Review nell'aprile 1871.[11][12]

L'attivismo di Cobbe per i diritti delle donne incluse il patrocinio per le donne autorizzate a sostenere esami universitari e conseguire quindi una laurea a Oxford e Cambridge. Presentò un documento al Congresso delle scienze sociali nel 1862 per discutere della questione.[13]

Eredità[modifica | modifica wikitesto]

Un suo ritratto è incluso in un murale di Walter P. Starmer svelato nel 1921 nella chiesa di St Jude-on-the-Hill nel sobborgo di Hampstead Garden di Londra.[14]

Il suo nome e la sua foto (e quelli di altre 58 sostenitrici del suffragio femminile) si trovano sul piedistallo della statua di Millicent Fawcett a Parliament Square a Londra, inaugurato nel 2018.[15][16][17]

Il suo nome è elencato sulla parete sud del memoriale dei riformatori nel Kensal Green Cemetery di Londra.

Opere selezionate[modifica | modifica wikitesto]

  • The Intuitive Theory of Morals (1855)
  • On the Pursuits of Women (1863)
  • Cities of the Past (1864)
  • Criminals, Idiots, Women and Minors (1869)
  • Darwinism in Morals (1871)
  • Scientific Spirit of the Age (1888)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cobbe, Frances Power, with Blanche Atkinson, Life of Frances Power Cobbe as told by herself, London, S. Sonnenschein & co, 1904, p. 74.
  2. ^ Saywell, R J, Mary Carpenter of Bristol, The University of Bristol, 1964 (2001 reprint)
  3. ^ Zimmerman (a cura di), Encyclopedia of Lesbian Histories and Cultures, Routledge, 2013, ISBN 9781136787508.
  4. ^ Jane Legget, Local heroines: a women's history gazetteer of England, Scotland and Wales, Pandora, 1988, p. 50.
  5. ^ Shopland, Norena 'Frances and Mary' from Forbidden Lives: LGBT stories from Wales Seren Books (2017)
  6. ^ Sally Mitchell, Frances Power Cobbe: Victorian Feminist, Journalist, Reformer, University of Virginia Press, 2004, pp. 139–147, ISBN 9780813922713.
  7. ^ Sharon Marcus, Between Women: Friendship, Desire, and Marriage in Victorian England, 10 luglio 2009, ISBN 978-1400830855.
  8. ^ Yeo, Eileen Janes (1992) Social motherhood and the sexual communion of labour in British Social Science, 1850-1950, Women's History Review, 1:1, 63-87, DOI: https://dx.doi.org/10.1080/09612029200200003
  9. ^ Browne, Janet, Charles Darwin: The Power of Place, Alfred A. Knopf, 2002, pp. 296–297, ISBN 978-0-679-42932-6.
  10. ^ Adrian Desmond and James Moore, "Introduction", in, The Descent of Man, and Selection in Relation to Sex, 2ª ed., London, Penguin Classics, 2004, pp. xivii, ISBN 978-0-14-043631-0.
  11. ^ vol. 8, https://books.google.com/?id=iTM2AAAAMAAJ.
  12. ^ archive.org, https://archive.org/details/darwinisminmoral00cobbuoft. URL consultato il 10 December 2016.
  13. ^ Lynn McDonald, ed. 1998 Women Theorists on Society and Politics Wilfrid Laurier university Press, Waterloo, Ontario, Canada ISBN 0-88920-290-7
  14. ^ Alan Walker, Church Times, 31 July 2015, https://www.churchtimes.co.uk/articles/2015/31-july/features/features/campaign-from-on-high-at-st-jude-s. URL consultato il 9 February 2020.
  15. ^ gov.uk, 24 April 2018, https://www.gov.uk/government/news/historic-statue-of-suffragist-leader-millicent-fawcett-unveiled-in-parliament-square. URL consultato il 24 April 2018.
  16. ^ Alexandra Topping, First statue of a woman in Parliament Square unveiled, in The Guardian, 24 April 2018. URL consultato il 24 April 2018.
  17. ^ inews.co.uk, iNews, 24 aprile 2018, https://inews.co.uk/inews-lifestyle/women/millicent-fawcett-statue-parliament-square-london-caroline-criado-perez/. URL consultato il 25 aprile 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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