Festival di Berlino 1975

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La regista ungherese Márta Mészáros, vincitrice dell'Orso d'oro e una delle numerose presenza femminili di questa edizione.

La 25ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino si è svolta a Berlino dal 27 giugno all'8 luglio 1975, con lo Zoo Palast come sede principale.[1] Direttore del festival è stato per il venticinquesimo anno Alfred Bauer.

L'Orso d'oro è stato assegnato al film ungherese Adozione di Márta Mészáros.

Le retrospettive di questa edizione sono state dedicate agli attori Greta Garbo e Conrad Veidt e ai cortometraggi tedeschi degli anni trenta.[2]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

«Non è tanto il conflitto domestico o la battaglia dei sessi il punto focale di questi nuovi film diretti dalle donne, ma le donne stesse, sia davanti che dietro la macchina da presa: una prospettiva femminile spesso difficile da comprendere per gli uomini, una nuova autostima femminile.»

Il 1975 si rivelò un anno fortunato per la Berlinale sotto molti punti di vita. Dopo che il primo film sovietico presentato l'anno precedente sembrava aver "rotto il ghiaccio" della guerra fredda, il programma di questa edizione incluse film provenienti da quasi tutti gli stati socialisti, tra cui per la prima volta la Germania Est, e fu considerato dagli osservatori il più notevole da molti anni a questa parte.[1] Tra i film più apprezzati, oltre al vincitore dell'Orso d'oro, ci furono Kdo hledá zlaté dno di Jiří Menzel, Bilancio trimestrale di Krzysztof Zanussi e Jakob il bugiardo di Frank Beyer, che fruttò l'Orso d'argento all'attore Vlastimil Brodský. Le impasse politiche e i conflitti programmatici del passato sembrarono aver trovato soluzioni costruttive e dopo anni di forzata auto-limitazione il festival inaugurò una nuova era.[1]

Il film di Márta Mészáros fu esemplare anche di una forte presenza femminile in questa edizione, sia nelle storie raccontate sia dietro la macchina da presa. In un articolo su Die Zeit il giornalista e futuro Direttore del festival Wolf Donner proclamò il 1975 "anno della donna" e il programma del Forum internazionale del giovane cinema ne fu una riprova.[1][4] Con film come quelli di Chantal Akerman, Ingemo Engström, Yvonne Rainer e del "Red Sisters Collective" (Mette Knudsen, Elisabeth Rygaard e Li Vilstrup), emerse una generazione di registe che mise in discussione le strutture patriarcali della Berlinale. Non a caso, durante il festival alcune attiviste femministe distribuirono un volantino chiedendo «la parità di genere in tutti i comitati di selezione», la promozione di «film che attirassero l'attenzione sulla materia dello sfruttamento sessuale delle donne e sostenessero la loro lotta per la liberazione» e «un'analisi dell'immagine sessista della donna nei film cosiddetti di sinistra o progressisti».[1]

Altre presenza femminili furono Claudia Cardinale, che consegnò i premi principali, e Gina Lollobrigida in veste di fotografa, con una rassegna organizzata in una galleria sulla Jebenstrasse e il corto Ritratto di Fidel, un documentario-intervista a Fidel Castro proiettato fuori concorso durante il festival.[3][5]

Giuria internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Selezione ufficiale[modifica | modifica wikitesto]

In concorso[modifica | modifica wikitesto]

Fuori concorso[modifica | modifica wikitesto]

Forum internazionale del giovane cinema[modifica | modifica wikitesto]

Programma principale[modifica | modifica wikitesto]

Il Nuovo cinema tedesco[modifica | modifica wikitesto]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Premi della giuria internazionale[modifica | modifica wikitesto]

Premi delle giurie indipendenti[modifica | modifica wikitesto]

Premi dei lettori[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e 25th Berlin International Film Festival - June 27–July 8, 1975, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 4 maggio 2017.
  2. ^ Retrospectives Before 1977, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 13 ottobre 2018.
  3. ^ a b Jacobsen (2000), pp. 225-226.
  4. ^ Forum Archiv - 1975, su arsenal-berlin.de, www.arsenal-berlin.de. URL consultato il 22 dicembre 2018.
  5. ^ Ansa, Film su Fidel Castro di Gina Lollobrigida, in La Stampa, 2 luglio 1975.
  6. ^ Juries - 1975, su berlinale.de, www.berlinale.de. URL consultato il 23 giugno 2022.
  7. ^ Storie di ebrei al Festival di Berlino, in La Stampa, 8 luglio 1975.
  8. ^ 25th International Film Festival Berlin, su inter-film.org, www.inter-film.org. URL consultato il 22 dicembre 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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