Felice Ambrogio Guerra Fezia

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Felice Ambrogio Guerra Fezia, S.D.B.
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato7 dicembre 1886 a Volpedo
Ordinato presbitero25 marzo o 2 aprile 1890 dall'arcivescovo Federico León Aneiros
Nominato vescovo26 maggio 1915 da papa Benedetto XV
Consacrato vescovo2 agosto 1915 dall'arcivescovo Antonio Adolfo Pérez y Aguilar
Deceduto10 gennaio 1957 (70 anni) a Gaeta
 

Felice Ambrogio Guerra Fezia (Volpedo, 7 dicembre 1866Gaeta, 10 gennaio 1957) è stato un missionario e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Volpedo il 7 dicembre 1866 da Giovanni e Luigia Fezia.[1] Nel 1880 Felice Ambrogio Guerra entra nel Collegio salesiano di Lanzo Torinese per la sua formazione umanistica. Ricevette la sua formazione retorica e filosofica nel seminario di Tortona. Nel 1886 entrò nel noviziato dei Salesiani di Don Bosco a San Benigno e professò i primi voti l'anno successivo. Poco dopo si recò con alcuni compagni alla missione in Uruguay, dove fu inviato al collegio di Pío de Villa Colón, vicino a Montevideo.

Dopo aver completato gli studi filosofico-teologici, fu ordinato sacerdote dall'arcivescovo di Buenos Aires, Federico León Aneiros, il 25 marzo o il 2 aprile 1890. Celebrò la sua prima Messa a Montevideo il 6 aprile.

All'interno della comunità religiosa divenne direttore del Collegio di Studi Superiori di Bahía Blanca e vi insegnò dogmatica e diritto canonico. Nel 1908 gli fu affidato l'incarico di uditore della delegazione apostolica in America Centrale e a questo scopo si recò a Cuba.

Il 26 maggio 1915 papa Benedetto XV lo nominò amministratore apostolico di Santiago di Cuba, e vescovo titolare di Amata. Il 2 agosto dello stesso anno l'arcivescovo di San Salvador, Antonio Adolfo Pérez y Aguilar, lo consacrò vescovo; co-consacranti furono il vescovo di San Miguel, Juan Antonio Dueñas y Argumedo, e il vescovo di Santa Ana, Santiago Richardo Vilanova y Meléndez.

Il 17 aprile 1916 papa Benedetto XV lo nominò arcivescovo di Santiago di Cuba. La presa di possesso avvenne il 18 giugno dello stesso anno.

Il 16 dicembre 1924, in quanto «accusato di reati amministrativi più o meno discutibili» si dimise e ritornò a Roma. Papa Pio XI accettò le sue dimissioni il 16 gennaio 1925 e contemporaneamente lo nominò arcivescovo titolare di Verissa.[1]

Nel 1949 e 1951 ebbe ancora occasione di visitare la terra natia.[1]

Morì nel 1957 ospite dell'Istituto Salesiano di Gaeta e la salma verrà tumulata a Roma.[1]

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Un volpedese Arcivescovo a Santiago di Cuba, su Il Popolo Tortona, 13 ottobre 2021. URL consultato il 7 luglio 2022.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Amata Successore
Luigi Ermini 26 maggio 1915 - 17 aprile 1916 Plácido Ángel Rey de Lemos, O.F.M.
Predecessore Arcivescovo di Santiago di Cuba Successore
Francisco de Paula Barnada y Aguilar 17 aprile 1916 - 16 gennaio 1925 Valentín de la Asunción (Manuel) Zubizarreta y Unamunsaga, O.C.D.
Predecessore Primate di Cuba Successore
Francisco de Paula Barnada y Aguilar 17 aprile 1916 - 16 gennaio 1925 Valentín de la Asunción (Manuel) Zubizarreta y Unamunsaga, O.C.D.
Predecessore Arcivescovo titolare di Verissa Successore
Helvécio Gomes de Oliveira, S.D.B. 16 gennaio 1925 - 10 gennaio 1957 Felix César da Cunha Vasconcellos, O.F.M.