Fedele Lampertico

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Fedele Lampertico

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato10 dicembre 1873 –
6 aprile 1906
Legislaturadalla XI (nomina 6 novembre 1873) alla XXII
Tipo nominaCategorie: 16, 18, 21
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione di finanze (8 dicembre 1874–10 aprile 1897)
  • Membro della Commissione per l'esame del I libro del Codice penale (16 dicembre 1877)
  • Membro della Commissione per l'esecuzione della legge sull'abolizione del corso forzoso (14 maggio 1881–25 settembre 1882), (15 dicembre 1890–23 luglio 1894), (13 giugno 1895–15 luglio 1898)
  • Membro della Commissione per l'esame delle tariffe doganali e dei trattati di commercio (10 aprile 1897–17 maggio 1900)
  • Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge sui trattati internazionali (20 giugno 1900–6 aprile 1906)
  • Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Proroga dei termini assegnati nella legge 14 luglio 1887 (serie 3a) per la commutazione delle prestazioni fondiarie perpetue" (19 dicembre 1903)
  • Membro della Commissione per l'esame del disegno di legge "Proroga del termine utile per la diffida relativa al riscatto delle Strade ferrate meridionali" (14 aprile 1905)
Sito istituzionale

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato25 novembre 1866 –
7 marzo 1870[1]
LegislaturaIX
Gruppo
parlamentare
Destra
CollegioVicenza
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoDestra storica
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
UniversitàUniversità di Padova
Professione
  • Docente universitario
  • Economista
  • Possidente

Fedele Lampertico (Vicenza, 13 giugno 1833Vicenza, 6 aprile 1906) è stato un economista, scrittore e politico italiano.

È stato definito un «grande agrario paternalista, leader indiscusso dell'oligarchia moderata, discreto ma onnipotente dominatore della vita pubblica locale».[2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Monumento con statua di Fedele Lampertico, dello scultore Carlo Spazzi (1924), in piazza Matteotti a Vicenza
Vicenza, Palazzo Lampertico, in corso Palladio, dove nacque e visse lo statista

Frequentò il Liceo nella città natale ed ebbe come maestro l'abate Giacomo Zanella al quale rimase legato da profonda amicizia. Rimangono numerosi i carteggi Fedele Lampertico - Giacomo Zanella donati alla Biblioteca Bertoliana di Vicenza dallo stesso Lampertico. Studiò giurisprudenza a Padova dove si laureò nel 1855 con una tesi di statistica.

Nel 1866 le autorità austriache lo costrinsero a lasciare Vicenza, assieme a Paolo Lioy. Si trasferì a Milano, presso Emilio Treves.

Nel novembre dello stesso anno, subito dopo l'annessione del Veneto all'Italia, venne eletto come rappresentante del collegio di Vicenza alla Camera dei deputati del Regno d'Italia, fu rieletto per un secondo mandato nel marzo 1867 e restò in carica fino al 1870. Il 6 novembre 1873 fu nominato senatore.

Sedette nel Consiglio comunale di Vicenza ininterrottamente dal 1866 al 1905. Fu inoltre presidente del consiglio provinciale dal 1870 al 1905. Fu presidente della Congregazione[3] di Carità e fondatore della Società di Mutuo Soccorso degli artigiani vicentini, che presiedette fino al 1888. Dal 1874 al 1876 e poi anche tra il 1884 e il 1886 ed infine tra il 1894 e il 1897 fu anche presidente dell'Istituto veneto di scienze, lettere ed arti.

Antonio Fogazzaro, la cui moglie Margherita di Valmarana era nipote del Lampertico, si ispirò alla sua figura nel romanzo Piccolo mondo moderno.

Morì a Vicenza nel 1906. Il 7 aprile, il giorno seguente alla sua morte, il Consiglio comunale di Vicenza intitolò a lui una delle più centrali vie cittadine, quella che da secoli era chiamata contrà della calonega, cioè della canonica (della cattedrale). Varie lapidi furono poste in luoghi significativi della città: una nel Palazzo municipale[4], una sulla facciata della casa da lui abitata in corso Palladio n.ro 54, una terza nella Saletta della Società Generale di Mutuo Soccorso. Il 23 settembre 1924 gli fu eretto un monumento in piazza Matteotti[5].

Gli furono intitolati in città un Istituto comunale per l'infanzia e, nel 1960, l'Istituto professionale statale per l'industria e l'artigianato[6].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Statuti del Comune di Vicenza, 1886

Studioso di statistica, di giurisprudenza e di economia, lasciò circa 400 pubblicazioni sui più svariati argomenti storici, sociali, giuridici, patriottici, letterari, statistici ed economici, diversi per mole ed importanza, che vanno dalla breve nota biografica al discorso, all'opuscolo, al libro e all'opera in più volumi, come trattati di diritto pubblico e privato e di statistica[7].

Si ricorda nel campo della statistica l'opera Sulla statistica teorica in generale e su Melchiorre Gioia in particolare (1870-1871) e nel campo dell'economia l'opera fondamentale rimasta incompiuta: Trattato sull'economia politica dei popoli e degli stati (5 volumi 1874-1884).

Si interessò anche di storia, soprattutto di storia veneta[8].

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine Civile di Savoia - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dimissioni.
  2. ^ S. Lanaro, Neo-liberalismo e tradizionalismo sociale. Fedele Lampertico, in ID, Società e ideologie nel Veneto rurale (1866-1898), Roma 1976, p. 108.
  3. ^ http://www.donboscosanto.eu/memorie_biografiche/Scritti/Don_Bosco-Memorie_biografiche_Vol_17.html#A017003565/ Rapporti con Don Bosco
  4. ^ "Fedele Lampertico - onore di Vicenza e d'Italia - sapiente e ascoltato - consigliere del Comune - per LII anni - il Municipio - pose - MCMVII"
  5. ^ Giarolli, 1955, p. 210.
  6. ^ Storia IPSIA Lampertico Archiviato il 21 dicembre 2012 in Internet Archive.
  7. ^ Giarolli, 1955, p. 209.
  8. ^ Fedele Lampertico, I podestà di Vicenza. Anni 1200-1311, in Scritti storici e letterari, II, Firenze, 1883.
  9. ^ a b c Fedele Lampertico, su Patrimonio dell'Archivio storico Senato della Repubblica - senato.it. Modifica su Wikidata

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Emilio Franzina, Il poeta e gli artigiani. Etica del lavoro e mutualismo nel Veneto di metà '800, Padova, 1988.
  • Emilio Franzina, Fedele Lampertico. Carteggi e diari. 1842-1906, Venezia, Marsilio, 1996
  • Emilio Franzina, Una Clio domestica e nazionale: Fedele Lampertico e la storiografia delle piccole patrie nel 'nation building' italiano dell'Ottocento, Sandrigo, Artigrafiche Urbani, 2006
  • Lelio Bonin-Longare, Commemorazione di Fedele Lampertico: discorso tenuto all'Accademia Olimpica di Vicenza il 9 ottobre 1933 per il centenario dalla nascita, Vicenza, Officina tipografica vicentina, 1933
  • Felice Dall'Ara, Fedele Lampertico economista e filosofo: con lettere inedite ad Alessandro Rossi, Roma, 1958
  • Alberto De' Stefani, Gli scritti economici di Fedele Lampertico: discorso commemorativo letto nel giorno 5 di marzo 1907, Vicenza, Tip. S. Giuseppe, 1907
  • Giambattista Giarolli, Vicenza nella sua toponomastica stradale, Vicenza, Scuola Tip. San Gaetano, 1955.
  • Silvio Lanaro, Società e ideologie nel Veneto rurale (1866-1898), Roma, Edizioni di Storia E Letteratura, 1976
  • Sebastiano Rumor, Fedele Lampertico: studio bibliografico, Vicenza, Stab. tip. S. Giuseppe, 1898
  • Sebastiano Rumor, La vita e le opere di Fedele Lampertico, Vicenza, Tipografia S. Giuseppe, 1907

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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