Farhad Bitani

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Farhad Bitani

Farhad Bitani (Kabul, 20 settembre 1986) è uno scrittore afghano con cittadinanza italiana, ultimo figlio di un generale di Corpo d'Armata afghano, che ha servito come ufficiale nell'Esercito afghano durante la missione ISAF. Nel 2012 si è congedato dall'Esercito per dedicarsi alla promozione della pace e del dialogo interreligioso e interculturale. È uno dei fondatori del GAF Global Afghan Forum.

Nel giugno 2022 saltò agli onori della cronaca dopo essere stato arrestato su ordine della Procura di Torino nell'ambito di un'indagine sul rilascio dei permessi di soggiorno.[1][2]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Kabul il 20 settembre 1986, ultimo di sei figli. Suo padre è un generale che combatte per liberare l'Afghanistan dalla dominazione sovietica. Fin dai primi anni della sua infanzia si abitua a vivere a contatto con la guerra, della quale sperimenta tutte le passioni attraverso i successi e le sconfitte di suo padre. Dopo la caduta del governo di Najibullah la famiglia si trasferisce a Maymana.

Dal 1997, in seguito all'arresto del padre caduto nelle mani dei Talebani, Farhad vive per due anni a Kabul in condizione di estrema povertà con la madre e un fratello.

Nel 1999 il padre riesce a evadere dal carcere talebano di Kandahar e la famiglia si trasferisce in Iran.

Nel 2002, con l'inizio dell'Operazione Enduring Freedom, la famiglia di Farhad si trasferisce nuovamente a Kabul.

Nel 2004 il padre di Farhad viene nominato addetto militare presso l'Ambasciata dell'Afghanistan in Italia e nel 2005 la famiglia si stabilisce a Roma.

Nel 2006 Farhad è ammesso al 188º corso dall'Accademia militare di Modena; completato il biennio in Accademia si trasferisce a Torino per gli studi superiori presso la Scuola di applicazione e Istituto di studi militari dell'Esercito.

Nel 2011, durante un periodo di licenza in Afghanistan, subisce un attentato da parte di un commando di Talebani. Sopravvissuto miracolosamente all'attacco, incomincia una riflessione sulla propria vita che lo conduce a un radicale cambiamento: depone le armi, chiede e ottiene asilo in Italia, dove incomincia un capillare lavoro di informazione e dialogo interreligioso e interculturale.

Dopo la pubblicazione, nel 2014, della prima edizione del suo libro “L’Ultimo Lenzuolo Bianco” diventa protagonista di numerosissime conferenze in Italia e non solo, in cui racconta la sua esperienza in Afghanistan e il percorso di riflessione e cambiamento intrapreso dal suo arrivo in Italia. Particolarmente significativa è la testimonianza che porta nelle scuole, dove fino al 2018 diventa punto di riferimento per molti giovani alla ricerca di risposte di fronte alle sfide del presente.

Nel 2018 lRoberta Colombo realizza un componimento teatrale intitolato "L'ultimo lenzuolo bianco - Il punto bianco nel cuore dell'uomo", tratto dall'autobiografia di Farhad.[3]

È socio fondatore del Global Afghan Forum un'organizzazione di giovani afghani residenti in diversi paesi del mondo, i quali lavorano per la costruzione di una comunità umana più educata, prospera, sicura e giusta.

È stato vice presidente dell'associazione Hands for adoptions Archiviato il 27 ottobre 2020 in Internet Archive., associazione europea no profit che si occupa di adozioni internazionali rivolgendosi alle famiglie adottive, soprattutto nella fase post adozione attraverso figure esperte nel campo della psicologia, sociologia, assistenza sociale e familiare.

L'8 ottobre 2020 è uscita la nuova edizione del suo libro "L'ultimo lenzuolo bianco" (Neri Pozza), ricca di contenuti inediti e mai raccontati.[4]

Dal 2020 è co-fondatore del marchio italiano F&R Art Creations.

Nel giugno 2022 venne arrestato su ordine della Procura di Torino nell'ambito di un'indagine sul rilascio dei permessi di soggiorno[1][2] sussistendo il pericolo di fuga, poiché secondo il GIP «Le conversazioni di Bitani captate hanno evidenziato la sua intenzione di fuggire in Turchia, ove risulta essere andato e tornato, avendo questi saputo, da un appartenente dei servizi segreti, di essere sottoposto a un’indagine da parte della squadra mobile di Torino».[5]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2023 pubblica il libro illustrato per bambini Farhad va in Italia, scritto assieme all'autrice Roberta Colombo ISBN 979-8857259498 ; Amazon Publishing

Nel 2021 Neri Pozza pubblica Addio Kabul, scritto insieme al giornalista Domenico Quirico.

Nel 2020 Neri Pozza pubblica la nuova edizione della sua autobiografia L'ultimo lenzuolo bianco. ISBN 978-8854520028

Nel 2014 Guaraldi pubblica la sua autobiografia, L'ultimo lenzuolo bianco (ISBN 978-88-8049-985-5).

Nel 2015 Arcipelago Edizioni pubblica la raccolta Mosaikon. Voci e immagini per i diritti umani 2015 (ISBN 978-88-7695-514-3) a cura di Alessandra Montesanto, che contiene un articolo di Farhad.

Nell'ottobre del 2015 Guaraldi pubblica la traduzione inglese della sua autobiografia, "The Last White Sheet" (ISBN 978-88-6927-199-1, ASIN: B017050YLC, su amazon.it. URL consultato il 5 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 31 ottobre 2015).).

Nel maggio del 2016, Fara Editore pubblica una raccolta di racconti brevi e poesie, "La mia sfida al male (ISBN 9788897441809) che contiene un racconto breve di Farhad, "La mappa e l'uomo".

Nel novembre del 2016, Fara Editore pubblica una raccolta di riflessioni sulla preghiera, "Preghiera (e... (ISBN 9788897441823) che contiene un intervento di Farhad, "Il proiettile e il punto bianco".

Nel febbraio del 2018 l'editore spagnolo Freshbook pubblica la traduzione spagnola della sua autobiografia con il titolo "La guerra no es santa - Relato del infierno muyahidin".[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Così l'attivista afghano Ahmad Farhad Bitani gestiva il giro di permessi di soggiorno e favori a Torino, su torino.repubblica.it, 11 giugno 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.
  2. ^ a b Permessi di soggiorno facili: tra gli arrestati anche lo scrittore Farhad Bitani, su torinotoday.it, 13 giugno 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.
  3. ^ L'Ultimo Lenzuolo Bianco - Spettacolo teatrale tratto dal libro di Farhad Bitani, su compagniateatraleannabonomi.it. URL consultato il 18 agosto 2021 (archiviato il 18 agosto 2021).
  4. ^ Farhad Bitani, L'ultimo lenzuolo bianco, Neri Pozza Editore, ISBN 9788854521995. URL consultato il 18 agosto 2021.
  5. ^ «Fu avvertito dai servizi segreti che la mobile indagava su di lui», su cronacaqui.it, 15 giugno 2022. URL consultato il 30 luglio 2022.
  6. ^ (ES) Farhad Bitani, LA GUERRA NO ES SANTA: Relato del infierno Muyahidín PRÓLOGO: ÁNGEL EXPÓSITO MORA, FRESHBOOK, 5 mar 2018. URL consultato il 18 agosto 2021.

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