Ezio Cecchi

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Ezio Cecchi
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Ciclismo
Specialità Strada, pista
Termine carriera 1951
Carriera
Squadre di club
1932A.C. Monsummanese
1933-1934U.C. Pistoiese
1935-1941Gloria
1946Virtus Lucca
1946Centro Sportivo Italiano
1946Ricci
1947Welter
1948-1950Cimatti
1951Individuale
 

Ezio Cecchi (Castelmartini, 11 maggio 1913Monsummano Terme, 19 agosto 1984) è stato un ciclista su strada italiano. Professionista e indipendente tra il 1934 e il 1951, partecipò a undici edizioni del Giro d'Italia.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Soprannominato "Lo scopino di Monsummano" per l'attività che praticava con la famiglia prima di dedicarsi al ciclismo, quella di produzione di scope di saggina, gareggiò con le maglie di Gloria, Welter e Cimatti, distinguendosi come scalatore.[1] Ottenne numerosi piazzamenti, concludendo sei edizioni del Giro d'Italia tra i primi dieci, su undici partecipazioni totali; fu secondo nel Giro del 1938 (a 8'47" da Giovanni Valetti) e secondo in quello del 1948, ad appena 11" da Fiorenzo Magni (minor distacco fra primo e secondo classificato nella storia del Giro).

Gli altri suoi piazzamenti nella "Corsa Rosa" furono il quarto posto nel 1947, il sesto nel 1940, il settimo nel 1946 e l'ottavo nel 1935. Nelle corse in linea fu secondo alla Coppa Zucchi 1935 (dietro Walter Fantini), alla Coppa Moto Guzzi 1938 a Mandello del Lario (dietro Cesare Del Cancia), alla Coppa Placci 1946 (dietro Nedo Logli) e soprattutto alla Milano-Sanremo 1947 (dietro Gino Bartali).

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

1935: 8º
1936: 15º
1937: 20º
1938: 2º
1939: 32º
1940: 6º
1946: 7º
1947: 4º
1948: 2º
1949: 34º
1950: 17º

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

1935: 21º
1936: 11º
1940: 54
1946: 32
1947: 2º
1948: 32º
1949: 58º
1934: 24º
1946: 12º
1947: 28º
1948: 19º

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marco Pastonesi, Modena, Giro 1940 Fausto diventa Coppi, in gazzetta.it, 17 novembre 2009. URL consultato il 9 giugno 2011.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]