Ezequiel Padilla Peñaloza

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Ezequiel Padilla Peñaloza
Ezequiel Padilla Peñaloza nel 1929

Presidente del Senato del Messico
Durata mandato1º novembre 1968 –
30 novembre 1968
PredecessoreBaltazar R. Leyva Mancilla
SuccessoreAlfredo Ruiseco Avellaneda

Segretario degli Affari Esteri
Durata mandato1º dicembre 1940 –
1º ottobre 1945
PresidenteManuel Ávila Camacho
PredecessoreEduardo Hay
SuccessoreFrancisco Castillo Nájera

Dati generali
Partito politicoPartito Rivoluzionario Istituzionale e Partito Azione Nazionale
Titolo di studioLaurea in diritto
UniversitàEscuela Libre de Derecho
ProfessioneAvvocato

Ezequiel Padilla Peñaloza (Coyuca de Catalán, 1º gennaio 1890Città del Messico, 6 settembre 1971) è stato un politico, diplomatico, avvocato e scrittore messicano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Coyuca de Catalán il 1º gennaio 1890.

I suoi genitori erano Ezequiel Padilla e Evarista Peñaloza. Dopo essersi trasferito alla città di Iguala per realizzare i suoi studi primari, dimostrò fin da piccolo una grande capacità oratoria. Nel 1902, entrò al Liceo Scientifico e Letterario di Chilpancingo, dove rimase fino al 1908, anno in cui l'allora governatore dello stato, Damián Flores, chiuse l'istituto.[1] In seguito si trasferì a Città del Messico, dove continuò i suoi studi alla Scuola Nazionale di Giurisprudenza, laureandosi in diritto.[2]

Nel 1912, fu coinvolto nella fondazione della Escuela Libre de Derecho ("Scuola Libera di Diritto") —dove studiò anche— partecipandovi come leader studentesco e ottenendo le qualificazioni più alte della sua generazione. Dopo aver guidato i movimenti studenteschi, fu esiliato nel 1916 dal governo messicano e risiedette per un po' a Cuba. Più tardi risiedette negli Stati Uniti ed entrò all'Università della Columbia a New York e dopo a Parigi, Francia, dove conseguì una post laurea alla Sorbona. Ritornò in Messico e il presidente Álvaro Obregón lo nominò Presidente del Consiglio della Beneficenza Privata.[3]

Fu deputato per la XXX legislatura per il periodo 1922 - 1924 e successivamente nella XXXI legislatura per il periodo 1924 - 1926. Nel 1928, fu designato Procuratore Generale della Repubblica dal presidente Plutarco Elías Calles, carica a cui rinunciò per fare da pubblico ministero nel caso di León Toral, assassino materiale di Obregón. All'insediamento di Emilio Portes Gil, questi lo nominò Segretario dell'Educazione Pubblica, carica che svolse fino al 5 febbraio 1930.[3] Quello stesso anno, rappresentò il Messico come ministro straordinario e plenipotenziario in Italia e Ungheria durante la presidenza di Pascual Ortiz Rubio.[2] Dal 1934 al 1940 fu senatore per il Guerrero.

Nel 1940 il presidente Manuel Ávila Camacho lo designò Segretario degli Affari Esteri. Nel 1942, presiedette la Conferenza Internazionale dei Cancellieri a Rio de Janeiro, Brasile e la Conferenza Interamericana sulla guerra e la pace celebrata nel Castello di Chapultepec nel 1945.[1] Durante questa ultima congregazione, fu firmato l'Atto di Chapultepec che stabilisce che Tutti gli stati sovrani sono giuridicamente uguali tra sé.[4] Quello stesso anno rappresentò il Messico nella Conferenza Internazionale di San Francisco che dette origine all'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU). Rinunciò all'incarico per candidarsi alla presidenza del Messico nel 1946 per il Partito Democratico Messicano, ma perse l'elezione contro il candidato del Partito Rivoluzionario Istituzionale, Miguel Alemán Valdés.

Ricevette il dottorato Honoris Causa da parte dell'Università della Columbia. In seguito, fu presidente dell'Accademia Messicana di Diritto Internazionale, nonché membro della Barra Americana della Scuola di Avvocati e il Liceo Messicano di Diritto e Legislazione Paragonata.[1]

Salvador Novo lo catalogò come il migliore oratore che il Messico abbia mai avuto e lo ricordò dicendo: "Che oratore, signore, che oratore!, la sua oratoria è di una eleganza afrancesada e un barocchismo ellenico, ascoltarlo costituisce un'esperienza gioiosa".

Fu di nuovo senatore per il Guerrero nella XLVII legislatura dal 1º settembre 1967 al 31 agosto 1970. Morì a Città del Messico il 6 settembre 1971.

Incarichi governativi[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore:



Romeo Ortega
Procuratore Generale della Repubblica del Messico



1928
Successore:



Enrique Medina
Predecessore:



Moisés Sáenz
Segretario della Educazione Pubblica del Messico



1928 - 1930
Successore:



Plutarco Elías Calles
Predecessore:



Eduardo Hay
Segretario degli Affari Esteri del Messico



1940 - 1945
Successore:



Francisco Castillo Nájera

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Lo scrittore messicano
  • I nuovi ideali di Tamaulipas
  • L'istruzione e il popolo
  • Sul fronte della democrazia
  • L'uomo libero d'America
  • Sulla tribuna della Rivoluzione

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Félix Manuel VILLELA HERNÁNDEZ, Padilla Peñaloza, Ezequiel, in Realizario: Semblanzas Terracalidenses, Tercera ediciónª ed., Ciudad Altamirano, Guerrero, Colecciones Pungarabato, 2003, pp. 97, 98.
  2. ^ a b Procuradoría General de la República, Lic. Ezequiel Padilla Peñaloza, su pgr.gob.mx, 2007. URL consultato il 20 de marzo de 2008 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2015).
  3. ^ a b Bibliotecas Digitales DGSCA UNAM, Padilla Peñaloza, Ezequiel, su biblioweb.dgsca.unam.mx, 2008. URL consultato il 20 de marzo de 2008 (archiviato dall'url originale il 25 novembre 2003).
  4. ^ Instituto Nacional para el Federalismo y el Desarrollo Municipal, Historia, su e-local.gob.mx, 2005. URL consultato il 20 de marzo de 2008 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2011).

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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