Excélsior

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Excélsior
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StatoBandiera del Messico Messico
Linguaspagnolo
Periodicitàquotidiano
Formatobroadsheet
FondatoreRafael Alducin
Fondazione18 marzo 1917
SedeCuauhtémoc
Sito webwww.excelsior.com.mx/
 

Excélsior è un quotidiano messicano, fondato nel 1917. È considerato un quotidiano di riferimento in Messico[1].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Excélsior è stato fondato a Città del Messico nel 1917, durante la Rivoluzione messicana, da Rafael Alducin, sotto forma di cooperativa; il suo primo numero esce il 18 marzo.[2]

Il giornale è stato a lungo piuttosto compiacente con i leader del Paese, membri del Partito Rivoluzionario Istituzionale (PRI). Nel 1968, il giornalista Julio Scherer García, attento all'indipendenza editoriale del titolo, fu portato alla guida della direzione di Excélsior; il giornale indagò in quel periodo sulla corruzione e il clientelismo del governo e delle élite[3] · [4] · [5] E' l'"età d'oro" del quotidiano[6].

Nel 1976, sotto l'influenza del presidente messicano Luis Echeverría insoddisfatto della linea editoriale del giornale, i dipendenti conservatori votarono per l'esclusione di Julio Scherer García, che fu costretto a lasciare il giornale con duecento giornalisti - fondò il settimanale Proceso[3]. Excélsior perde la sua indipendenza editoriale[7] sebbene il suo contenuto rimanga di alta qualità[6]; il suo nuovo caporedattore è Regino Díaz Redondo[8].

In preda alle crescenti difficoltà finanziarie degli anni '90, il giornale deve la sua sopravvivenza solo agli aiuti di Stato, ancora dominati dal PRI. Questi diminuirono dopo l'elezione di Vicente Fox nel 2000 che segnò la fine del potere del PRI, tanto che il quotidiano era sull'orlo della bancarotta; il suo direttore Regino Díaz Redondo, accusato di aver sottratto fondi alla cooperativa, è stato licenziato dai dipendenti[9] · [10] · [6].

Nel gennaio 2006, la cooperativa ha venduto Excélsior, la cui sopravvivenza era minacciata, al gruppo radiofonico Grupo Imagen[6] · [11].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Excélsior, su courrierinternational.com, Courrier international. URL consultato il 5 luglio 2019.
  2. ^ (ES) Ricardo Cruz García, Cien años del Excélsior, in Relatos e Historias en México, n. 107, luglio 2017.
  3. ^ a b Frédéric Saliba, Julio Scherer, journaliste mexicain insoumis, in Le Monde, 13 gennaio 2015.
  4. ^ (EN) Elisabeth Malkin, Julio Scherer García, Investigative Journalist in Mexico, Dies at 88, in The New York Times, 9 gennaio 2015.
  5. ^ (EN) Mexico Relaxes Controls on the Press, in The New York Times, 23 giugno 1974.
  6. ^ a b c d (EN) Michael Werbowski, 'El Excelsior': The Rise and Fall of a Great Mexican Newspaper, in World Press Review, 18 febbraio 2007.
  7. ^ (EN) Alan Riding, Paper in Mexico ends liberal tone, in The New York Times, 10 luglio 1976.
  8. ^ (EN) Sallie Hughes, Journalism and the Democratization of Mexico, in Newsrooms in Conflict, University of Pittsburgh, 2006, p. 135-136.
  9. ^ (EN) Tim Weiner, A Mexican Daily's Downfall, in The New York Times, 3 dicembre 2002.
  10. ^ (ES) “El Periódico de la Vida Nacional” se hace chiquito, chiquito Intentos por sobrevivir: “Excélsior” suprime ediciones, secciones, servicios informativos, prestaciones laborales, in Proceso, 23 gennaio 1995. URL consultato il 6 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2019).
  11. ^ (EN) Tania Lara, Two newspapers in Mexico create cable news channels, will compete against country's TV duopoly, su knightcenter.utexas.edu, University of Texas, Austin, 30 agosto 2013. URL consultato il 6 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2019).

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