Evoluzione territoriale della Grecia

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Mappa dell'evoluzione territoriale della Grecia

I confini della Grecia dal Protocollo di Londra del 22 marzo 1829 fino all'adesione del Dodecaneso sono stati modificati nove volte e le sue estensioni territoriali sono state sette.[1]

Primi confini della Grecia indipendente

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La Conferenza di Poros del 1828, subito dopo la battaglia di Navarino, ebbe il compito principale di delineare i futuri confini dello stato greco. Giovanni Capodistria presentò due piani per il confine terrestre:

  1. Linea Arta–Volos e 3,5 km a nord del Golfo di Arta
  2. La linea HaliacmonMetsovoMar Ionio (linea Haliacmon- Aoös)

Secondo il Protocollo di Londra (1829), il confine terrestre a nord fu stabilito sulla linea Arta-Volos. Gli inglesi si opposero fermamente al confine nella Grecia occidentale a causa del loro interesse a mantenere la terraferma di fronte al protettorato britannico delle Isole Ionie lontana dalle mani greche, per timore che incoraggiasse aspirazioni irredentiste nelle isole. Il successivo Protocollo di Londra (1830), tuttavia, restituì il confine terrestre alla linea Aspropotamos-Spercheios.

Il Trattato di Costantinopoli (1832), confermato alla Conferenza di Londra del 1832 stabilì il nuovo confine terrestre del Regno di Grecia, finalmente sulla linea Arta-Volos.[1]

Modifiche successive

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  1. ^ a b (FR) Éditions Larousse, Grèce : histoire de la Grèce moderne - LAROUSSE, su larousse.fr. URL consultato il 15 aprile 2022.
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