Eugenio Leotta

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Eugenio Leotta
NascitaZafferana Etnea, 9 giugno 1903
MorteCielo di Malta, 25 ottobre 1941
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
Regia Aeronautica
ArmaFanteria
CorpoBersaglieri
Aviazione Legionaria
SpecialitàCaccia
Anni di servizio1925-1941
GradoTenente colonnello a.a.r.n. in s.p.e.
GuerreGuerra d'Etiopia
Guerra di Spagna
Seconda guerra mondiale
CampagneArbegnuoc
BattaglieBattaglia delle Alpi Occidentali
Comandante di4º Stormo Caccia Terrestre
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Eugenio Leotta (Zafferana Etnea, 9 giugno 1903Malta, 25 ottobre 1941) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Un caccia Macchi M.C.200 Saetta esposto presso il Museo storico dell'Aeronautica Militare.

Nacque a Zafferana Etnea, provincia di Catania, il 9 giugno 1903.[3] Arruolatosi nel Regio Esercito per svolgere il servizio militare di leva, fu nominato sottotenente di complemento in forza all'8º Reggimento bersaglieri.[1] Nel 1925 chiese, ed ottenne, il passaggio in servizio nella Regia Aeronautica, conseguendo la qualifica di pilota d'aeroplano nel maggio dello stesso anno e trasferito al 1º Stormo Caccia Terrestre ottenne il brevetto di pilota militare nel luglio 1926.[1] Passato in servizio permanente effettivo due anni dopo, fu promosso tenente e nel 1931 frequentò la Scuola di navigazione aerea di alto mare, venendo poi assegnato al 92º Gruppo dello Stormo misto dell'Egeo.[1] Promosso capitano nel marzo 1935, dopo pochi mesi partì volontario per l'Africa Orientale Italiana dove assunse il comando della 103ª Squadriglia Caccia Terrestre. Dopo aver preso parte alle operazioni belliche nel corso della guerra d'Etiopia, venne rimpatriato nel novembre 1937, decorato con due medaglie d'argento al valor militare e con la promozione a maggiore per meriti straordinari.[1] Nell'aprile 1937 partiva volontario per la Spagna quale comandante del VI Gruppo da caccia dell'Aviazione Legionaria.[1] Rientrato in Italia col grado di tenente colonnello, e decorato con la terza medaglia d'argento al valor militare fu dapprima giudice nel Tribunale militare di Roma e poi comandante del XXIV Gruppo del 52º Stormo Caccia Terrestre dove prestava servizio all'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia nel giugno 1940.[1] Promosso colonnello a scelta assoluta nel marzo 1941, assunse il comando del 4º Stormo Caccia Terrestre.[1] Cadde in combattimento il 25 ottobre 1941 sul cielo di Malta, volando su un caccia Aermacchi C.200 Saetta, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di stormo da caccia, figura superba di capo aviatore e di soldato, quattro volte decorato al valore militare, due volte promosso per merito di guerra, animatore e trascinatore dei gregari che, dal suo esempio, traevano maggiori ardimenti nei cimenti più aspri, sapeva forgiare i suoi reparti in forti e magnifici strumenti di guerra, guidandoli sempre alla conquista delle più brillanti vittorie. Partito vibrante di fede e di entusiasmo per un’ardita, rischiosa missione su munita base aeronavale nemica, non faceva ritorno. Cielo di Grecia e di Malta, 2 dicembre 1940-25 ottobre 1941 .[4]»
— Decreto Luogotenenziale 3 marzo 1945.[3]
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in A.O., pilota di eccezione, comandante di squadriglia da caccia, eseguiva durante quattro mesi di intense operazioni belliche, numerosi e rischiosi voli di ricognizione, mitragliamento e bombardamento, dimostrando perizia e noncuranza del pericolo. In numerose azioni malgrado avesse avuto l'apparecchio colpito dalla reazione antiaerea, con decisione insisteva nell'attacco mitragliando efficacemente il nemico e portando così il suo contributo alla riuscita della azioni delle nostre truppe. Cielo di Adua, Amba Agher, Macallè, Abbi Addì, ottobre 1935-marzo 1936
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Valoroso comandante di squadriglia da incursione veloce, seppe ottenere con essa il massimo rendimento bellico, durante il ciclo operativo della battaglia dell'Ascianghi, infliggendo con precise azioni di bombardamento e mitragliamento da bassa quota, rilevanti perdite al nemico. Effettuò varie incursioni a lungo raggio ed anche su Addis Abeba, dando prova di audacia e bravura. Di esempio costante ai migliori per sprezzo del pericolo ed alto senso del dovere. Cielo dell'Ascianghi, Addis Abeba, febbraio-maggio 1936
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Volontario in missione di guerra per l'affermazione degli ideali fascisti, valoroso comandante di un gruppo da caccia, alla testa dei suoi reparti sapeva sempre portarli alla vittoria in aspri combattimenti, malgrado la superiorità numerica dell'avversario e la violenza della reazione. Cielo di Spagna, aprile-agosto 1937
Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
— Regio Decreto 26 gennaio 1942.[5]
Croce di guerra al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia di bronzo al valore aeronautico - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]


Fonti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Combattenti Liberazione.
  2. ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 732.
  3. ^ a b Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1969, p. 198.
  4. ^ Medaglia d'oro al valor militare Leotta, Eugenio, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 luglio 2021.
  5. ^ Bollettino Ufficiale 1942, dispensa 9ª, registrato alla Corte dei conti addì 27 marzo 1942, registro n.18 Aeronautica, foglio n.22

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 732.
  • (EN) Hakan Gustavsson e Ludovico Slongo, Fiat CR.42 Aces of World War 2, Botley, Osprey Publishing Company, 2009.
  • I Reparti dell'Aeronautica Militare Italiana, Roma, Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, 1977.
  • Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica. Eritrea Somalia Etiopia (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.
  • (EN) Alfredo Logoluso, Fiat CR.32 Aces in Spanish Civil War, Botley, Osprey Publishing Company, 2010, ISBN 978-1-84603-983-6.
  • Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Leotta, Eugenio, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  • Eugenio Leotta, su Bersaglieri. URL consultato l'11 gennaio 2022.
  • Eugenio Leotta, su Biplane fighter aces. URL consultato l'11 gennaio 2022.