Eugenio Comincini

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Eugenio Alberto Comincini

Sindaco di Cernusco sul Naviglio
Durata mandato11 giugno 2007 –
25 giugno 2017
PredecessoreDaniele Cassamagnaghi
SuccessoreErmanno Zacchetti

Senatore della Repubblica Italiana
In carica
Inizio mandato23 marzo 2018
LegislaturaXVIII
Gruppo
parlamentare
- Partito Democratico
(fino al 17/09/2019; dal 21/03/2021)
- Italia Viva-PSI
(18/09/2019 - 21/03/2021)
CoalizioneCentro-sinistra
CircoscrizioneLombardia
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPartito Democratico (2007-2019; dal 2021)
In precedenza:
IV (2019-2021)
Titolo di studioLaurea in scienze politiche
UniversitàUniversità Cattolica del Sacro Cuore
ProfessioneImpiegato bancario

Eugenio Alberto Comincini (Cernusco sul Naviglio, 20 dicembre 1972) è un politico italiano, dal 2007 al 2017 sindaco di Cernusco sul Naviglio e dal 2018 senatore della Repubblica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato e residente a Cernusco sul Naviglio, diplomato nel 1991 all'ITSOS Marie Curie di Cernusco, nel 1995 studente Erasmus all'Université de Sciences Sociale di Tolosa, in Francia, nel 1998 laureato in Scienze politiche all'Università Cattolica di Milano.[1] Nel 2005 ottiene un Master alla Bocconi di Milano in management delle aziende non profit e cooperative.

Da sempre attivo nel volontariato, è stato educatore d'oratorio, ha svolto il servizio civile presso una struttura di assistenza ai disabili, è stato amministratore di una cooperativa sociale. Quindi è assunto come dipendente in una banca di credito cooperativo.[1]

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2002 al 2007 è stato consigliere comunale d'opposizione a Cernusco sul Naviglio e dal 2007 al 2009 consigliere provinciale di Milano; l'11 giugno 2007 viene eletto sindaco di Cernusco sul Naviglio, vincendo il ballottaggio contro il sindaco uscente con 8.493 voti, pari al 52,40% dei consensi;[2] il 7 maggio 2012 viene confermato al primo turno con 8.613 voti, pari al 54,42%. Ha ricoperto il ruolo di sindaco della propria città per dieci anni, sino al 27 giugno 2017, quando nella carica gli è succeduto Ermanno Zacchetti, già assessore nella sua Giunta.

Il 29 ottobre 2014 è stato eletto nel primo Consiglio metropolitano di Milano e il sindaco Giuliano Pisapia lo ha nominato vicesindaco metropolitano.[3] Alla scadenza del mandato, nell'ottobre 2016, non si è ricandidato.

Dal 15 dicembre 2013 alla primavera 2017 è stato componente della Direzione nazionale del Partito Democratico.

Nelle elezioni politiche del 2018 viene eletto al Senato della Repubblica, nelle liste del Partito Democratico nella circoscrizione Lombardia.[4]

Nel novembre 2018 si è candidato alla carica di segretario regionale del PD lombardo, ma è stato sconfitto dall'ex deputato ed ex assessore di Rho Vinicio Peluffo, che ha conseguito il 60,7% dei voti.[5]

Il 18 settembre 2019 lascia il PD e aderisce al nuovo partito di Matteo Renzi[6], a cui è stato politicamente vicino sin dall'esperienza come sindaco.

Durante la crisi di governo del gennaio 2021 annuncia di non essere intenzionato a votare "in modo completamente opposto a ciò che esprime il partito nelle cui liste sono stato eletto"[7] (il PD), ritenendo necessario ricercare con tutte le forze un patto di legislatura nel perimetro della maggioranza uscente, ma che se non si realizzasse lui non si collocherebbe all’opposizione[8]. Viene quindi spesso indicato dalla stampa fra i senatori meno convinti della crisi innescata da Italia Viva.

Il 21 marzo 2021 annuncia il suo ritorno nel Partito Democratico[9][10], spiegando di non condividere l'allontanamento di Italia Viva dall'area di centro-sinistra, affermando: "Italia Viva oggi appare sospesa, non decisa su aspetti sui quali per me non può esserci confusione".[11][12]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Sposato dal 2008 con Chiara, è padre di due figli: Maria e Andrea.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Chi sono - Il blog di Eugenio Comincini, su eugeniocomincini.it. URL consultato il 18 giugno 2018.
  2. ^ Amministrative, a Cernusco sul Naviglio vince l'Unione, Comincini eletto sindaco, su www1.adnkronos.com, 11 giugno 2007. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  3. ^ Eugenio Comincini vicesindaco metropolitano, su milanotoday.it, 29 ottobre 2014. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  4. ^ Cernusco sbarca in Senato, Comincini eletto in Parlamento vola a Roma, su fuoridalcomune.it, 6 marzo 2018. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  5. ^ Segreteria PD, vince Peluffo, battuto Comincini, su lamartesana.it, 19 novembre 2018. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  6. ^ Eugenio Comincini saluta il PD per seguire Renzi, su fuoridalcomune.it, 18 settembre 2019. URL consultato il 6 gennaio 2020.
  7. ^ Dal Senato via libera al governo Conte: ecco come è andata e quanti voti ha preso, su Il Fatto Quotidiano, 19 gennaio 2021. URL consultato il 13 aprile 2021.
  8. ^ Delusione e fatica - Il Blog di Eugenio Comincini, su eugeniocomincini.it. URL consultato il 13 aprile 2021.
  9. ^ Il senatore Comincini lascia Italia viva e torna nel Pd, su Agi. URL consultato il 21 marzo 2021.
  10. ^ mrtrepetto, Italia Viva, il senatore Comincini torna nel Pd, su Adnkronos, 21 marzo 2021. URL consultato il 13 aprile 2021.
  11. ^ Il senatore Comincini abbandona Renzi: "Italia Viva non decide da che parte stare", su Il Fatto Quotidiano, 21 marzo 2021. URL consultato il 22 marzo 2021.
  12. ^ Ho deciso di tornare nel PD - Il Blog di Eugenio Comincini, su eugeniocomincini.it. URL consultato il 13 aprile 2021.

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