Eugen Steimle

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Eugen Steimle
Eugen Steimle al processo agli Einsatzgruppen
NascitaNeubulach, 8 dicembre 1909
MorteWilhelmsdorf, 6 ottobre 1987
Luogo di sepolturaWilhelmsdorf
Dati militari
Paese servitoBandiera della Germania Germania
Forza armata Schutzstaffel
UnitàEinsatzgruppe B, Einsatzgruppe C
Anni di servizio1932–1945
GradoSS-Standartenführer
GuerreSeconda guerra mondiale
Comandante diSonderkommando 7a, Einsatzkommando 4a
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Eugen Steimle (Neubulach, 8 dicembre 1909Wilhelmsdorf, 6 ottobre 1987) è stato un militare tedesco comandante delle SS nel Sicherheitsdienst (SD). Comandò il Sonderkommando 7a e l'Einsatzkommando 4a degli Einsatzgruppen, entrambi responsabili delle uccisioni di massa nell'Unione Sovietica. Steimle fu dichiarato colpevole nel 1947 nel processo agli Einsatzgruppen e condannato a morte nel 1948. La sua pena fu commutata in 20 anni di carcere.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Steimle fu figlio di un pastore in una rigida famiglia pietista; studiò storia, tedesco e francese all'Università di Tubinga e all'Università di Berlino. Nel maggio 1935 superò gli esami di insegnamento. Si unì al Partito Nazista nel 1932 e alla Lega Nazionalsocialista degli Studenti Tedeschi (NSDStB), dove si dedicò all'insegnamento agli studenti Volksdeutsche dei Sudeti. Si unì anche alle SS (n. 272.575) nel 1932, e poi si unì alla SD nel 1935 su consiglio del capo del NSDStB Gustav Adolf Scheel.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Nel settembre 1936 Steimle diresse l'ufficio SD di Stoccarda.[2] In primo luogo, diresse la sottosezione SD Württemberg e, dal 1939 al 1943, la SD-Leitabschnitt Stuttgart.[3]

Dal 7 settembre al 10 dicembre 1941 succedette a Walter Blume come comandante del Sonderkommando 7a nell'Einsatzgruppe B, guidato da Arthur Nebe. Sotto il comando di Steimle, la sua unità uccise 500 ebrei in due mesi. Dall'agosto 1942 al gennaio 1943 sostituì Erwin Weinmann come leader dell'Einsatzkommando 4a nell'Einsatzgruppe C, guidato da Otto Rasch.[4] Dopo essere tornato in Germania, fu a capo del Gruppo VI B della RSHA (sfera di influenza italo-tedesca in Europa, Africa e Medio Oriente). Nel 1944 fu promosso SS-Standartenführer.

Processo e condanna[modifica | modifica wikitesto]

Steimle fu arrestato dagli Alleati nel 1945. Fu dichiarato colpevole nel 1947 nel processo agli Einsatzgruppen e condannato a morte nel 1948. La sua pena fu commutata in 20 anni di carcere sulla base delle raccomandazioni del "Peck Panel". Fu rilasciato dalla prigione di Landsberg nel giugno 1954 e continuò la professione di insegnante in tedesco e storia a Wilhelmsdorf, nel Baden-Württemberg. Si ritirò nel 1975.[5] Eugen Steimle morì il 6 ottobre 1987.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ingrao, p. 133.
  2. ^ Ingrao, p. 366.
  3. ^ Die Verfolgung und Ermordung der europäischen Juden durch das nationalsozialistische Deutschland 1933-1945 (collection of sources), Vol. 3: Deutsches Reich und Protektorat September 1939 - September 1941 (ed. Andrea Löw), München 2012, ISBN 978-3-486-58524-7, p. 80.
  4. ^ Ingrao, p. 367.
  5. ^ Ernst Klee, Das Personenlexikon zum Dritten Reich, Frankfurt am Main, 2007, p. 599.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Christian Ingrao, Croire et détruire: les intellectuels dans la machine de guerre SS, Fayard, 2010, ISBN 978-2-286-06980-3.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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