Et maintenant
| Et maintenant singolo discografico | |
|---|---|
| Artista | Gilbert Bécaud |
| Pubblicazione | 1961 |
| Dischi | 1 |
| Tracce | 2 |
| Genere | Pop |
| Etichetta | Pathé-Marconi, EGF 570 |
Et maintenant è un brano di Gilbert Bécaud; la musica è dello stesso interprete, mentre le parole sono di Pierre Delanoë. Venne pubblicato come singolo nel 1961.
Genesi del brano[modifica | modifica wikitesto]
La genesi del brano è stata così raccontata dallo stesso Pierre Delanoë[1]
«Nel 1961, Gilbert Bécaud incontrò sul volo Parigi-Nizza l'attrice Elga Andersen, che si recava dal suo fidanzato. Il giorno dopo, presero entrambi il volo di ritorno, e l'attrice confidò a Becaud che la sua storia era finita la sera prima. Il cantante le offrì di far colazione insieme nel suo villino nel bosco di Chesnay. Durante la giornata, l'attrice si appoggiò al piano mormorando: Et maintenant, qu'est-ce que je vais faire? (E adesso, cosa farò?). Becaud mi chiamò e mi disse: "Ho un inizio". La canzone venne scritta in un giorno. Compresi subito che era un buon titolo, ma da lì a immaginare un tal successo....»
Il brano divenne subito un successo internazionale: rimase sei settimane in cima alla hit parade a partire dal 1 maggio 1961[2] ed il singolo vendette più di 400 000 copie[3].
Bécaud lo registrò anche in inglese (con parole di Carl Sigman) con il titolo di What Now My Love. Nel 1962, la canzone divenne una hit in Gran Bretagna in una versione di Shirley Bassey che rimase dieci settimane nella UK single chart, raggiungendo la quinta posizione. Successivamente, una versione di Sonny & Cher raggiunse il 14º posto.
In italiano, le versioni più famose sono:
- Dalida (Che mai farò, con il testo in italiano scritto da Michele L. Straniero[4])
- Connie Francis (Che mai farò)
- Pino Mauro (Se tu lo vuoi)
- Milva (Che mai farò)
- Ricchi e Poveri (E no e no)
Struttura[modifica | modifica wikitesto]
Un rullante tiene quasi incessantemente il ritmo, che è un bolero.
Il testo parla di un amore finito: la disperazione e la rabbia aumentano nel crescendo (così come nella musica) fino all'ultimo tragico verso:
«Non ho veramente più niente!»
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ (FR) Interview de Pierre Delanoë, su lexpress.fr.
- ^ (FR) Toutes les Chansons N° 1 des Années 60, su infodisc.fr, Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato l'11 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 23 marzo 2008).
- ^ (FR) Les Meilleures Ventes Tout Temps de 45 T. / Singles, su infodisc.fr, Syndicat national de l'édition phonographique. URL consultato il 4 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 2 luglio 2015).
- ^ https://img.discogs.com/VSFcu6RN3j6OjfboCU3YP6qbBZM=/fit-in/600x597/filters:strip_icc():format(jpeg):mode_rgb():quality(90)/discogs-images/R-10004333-1517871183-6055.jpeg.jpg
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