Enzo Scatragli

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Enzo Scatragli (Castiglion Fiorentino, 15 febbraio 1949) è uno scultore, orafo, medaglista e incisore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nasce a Castiglion Fiorentino, dove da bambino si diverte a plasmare figurine usando i mattoni in creta cruda che il padre, fornaciaio, porta a casa dopo il lavoro. A diciotto anni scolpisce a scalpello una Madonna alta un metro e novanta da un blocco di marmo donato da un prete e viene ricompensato con una striscia di marmo di Carrara da cui trae le sue prime opere, tra cui il Vecchio contadino[1]. Dopo il diploma all'Istituto Professionale Orafi di Arezzo, lavora alla Unoaerre, allora considerata la più grande azienda orafa del mondo, fino al 1977.

Negli anni settanta partecipa ad una serie di esposizioni e nel 1979 realizza il grande Crocifisso per Papa Giovanni Paolo II, che destina il dono alla Chiesa di San Tommaso d'Aquino. La sua mostra del 1984 a Palazzo Barberini viene inaugurata dal Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Nel 1992 espone trentotto opere al Complesso monumentale di San Michele a Ripa Grande, sede del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, alla presenza dell'ex Presidente Amintore Fanfani, Francesco Sisinni, Ferruccio Ulivi, Mario Guidotti e Claudio Strinati.

Ispirato dall'arte orafa aretina e da scultori italiani come Manzù ed Emilio Greco, Scatragli è un esponente del moderno "realismo" che unisce influssi istintivi etruschi a elementi figurativi futuristici e avanguardistici[2]. Si è dedicato anche alla realizzazione di numerose opere pubbliche, quali la "Crisalide" nello Scalone d'Onore del Senato della Repubblica a Roma, il Monumento allo Sport di Arezzo e il Monumento a Gino Severini a Cortona[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Mario Guidotti, Ferruccio Ulivi, ENZO SCATRAGLI. SALA DEL CORTILE DEGLI ARANCI. COMPLESSO MONUMENTALE DEL SAN MICHELE, NOVEMBRE 1992.
  2. ^ Claudio Strinati, NOTA CRITICA SU ENZO SCATRAGLI REDATTA PER LA CONCESSIONE DEL PATROCINIO DEL MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI, DAL PROF. CLAUDIO STRINATI, SOPRINTENDENTE PER I BENI ARTISTICI E STORICI DI ROMA, 1992.
  3. ^ Copia archiviata, su artodyssey1.blogspot.it. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2017).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN56320506 · ISNI (EN0000 0001 1444 8197 · SBN CFIV188781 · LCCN (ENno2004033504 · GND (DE123349303 · WorldCat Identities (ENlccn-no2004033504