Enzo Boschetti

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Don Enzo Boschetti

Enzo Boschetti (Costa de' Nobili, 19 novembre 1929Esine, 15 febbraio 1993) è stato un presbitero italiano, fondatore della comunità Casa del Giovane di Pavia, attiva contro le dipendenze ed altre forme di disagio. È in corso la sua causa di beatificazione.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Enzo Boschetti nacque il 19 novembre 1929 a Costa de' Nobili, un paesino di campagna in provincia di Pavia, secondo dei tre figli di Esterina e Silvio Boschetti, di professione autotrasportatore. Visse un'infanzia semplice, caratterizzata dalla povertà e dai disagi comuni a tutti in quegli anni.

Nell'adolescenza frequentò l'Azione Cattolica. Alcuni ritiri spirituali tenuti a Villa S. Cuore di Triuggio fecero nascere in lui una generosa e sincera ricerca vocazionale, che culminò nel 1949 con la sua fuga da casa e l'ingresso nell'Ordine dei carmelitani scalzi a Monza, dopo aver letto l'autobiografia Storia di un'anima di Santa Teresa di Lisieux.

Trascorse 7 anni come semplice frate carmelitano; in seguito venne inviato nel deserto del Kuwait come missionario, dove avvertì fortemente la chiamata al sacerdozio. Per realizzare ciò dovette uscire a manlincuore dall'Ordine religioso del Carmelo, che amava molto, e studiare come vocazione adulta. Venne ordinato sacerdote nel 1962, con l'imposizione delle mani del vescovo di Pavia Carlo Allorio.

Svolse il suo ministero sacerdotale come curato di parrocchia, prima a Chignolo Po, poi a Pavia nella parrocchia del Santissimo Salvatore.

Fu vicino soprattutto ai nomadi, agli operai ed alla gente semplice e povera; nel 1968 iniziò ad accogliere giovani emarginati ed in difficoltà nella cappella seminterrata di Viale Libertà a Pavia.

Negli anni '70, coinvolgendo per la prima volta volontari laici, mediante un sistema educativo nato dalla sua ricca esperienza umana e spirituale in continua ricerca, nacquero le comunità di "vita e di servizio", che accoglieranno minori e giovani in difficoltà in un contesto di condivisione e di crescita, aperto al sociale e attento alla persona.

Nacquero poi vere e proprie vocazioni, sia sacerdotali che di consacrazione e di famiglia, all'interno di in una Fraternità di vita. L'11 febbraio 1992 il vescovo di Pavia Giovanni Volta riconobbe ufficialmente l'opera del sacerdote nell'ambito della Chiesa locale quale Associazione Privata di Fedeli e ne approvò lo Statuto.

Boschetti morì all'ospedale di Esine (BS) il 15 febbraio 1993, all'età di 63 anni, a causa di un tumore al pancreas.[1]

Il 15 febbraio 2006 il vescovo di Pavia Giovanni Giudici ha ufficialmente aperto la causa di beatificazione di don Enzo Boschetti. Conclusa la prima fase del processo il 15 febbraio 2008, la causa ha proseguito il suo iter presso la Congregazione per le Cause dei Santi, che in data 5 luglio 2019 ha emesso il decreto sull'eroicità delle virtù, dichiarando don Boschetti "venerabile".

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Una vita afferrata da Dio per donarsi ai fratelli poveri (PDF), su Comunità Casa del Giovane Pavia. URL consultato il 30 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016). Breve biografia di don Enzo Boschetti.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Elena Gasperini, Dal don al dono. Don Enzo Boschetti e la Casa del Giovane, Pavia, Edizioni CdG, 1996.
  • Pierluigi Penasa, Don Enzo Boschetti. Un contemplativo sulle strade, Pavia, Edizioni CdG, 1998.
  • Arturo Cristani, Don Enzo Boschetti. Un carisma per servire il fratello, Pavia, Edizioni CdG, 1999.
  • Pierluigi Penasa, L’orizzonte educativo di don Enzo Boschetti, Pavia, Edizioni CdG, 2002.
  • Siccardi Cristina, Con il cuore pieno di Dio e dei giovani, Ancora Editrice, 2008, ISBN 978-88-514-0538-0
  • Fausto Ruggeri, Boschetti Enzo, in Bibliotheca Sanctorum. Terza appendice, Roma, Città Nuova, 2013, cc. 148-151.
  • Biografia documentata, in Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis servi Dei Entii Boschetti..., Roma, Congregazione delle Cause dei Santi, 2014, pp. 809-902 (red. Maurizio Cancelli, Francesca Consolini).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN75627355 · ISNI (EN0000 0000 3445 6373 · SBN MILV140195 · LCCN (ENn98033585 · WorldCat Identities (ENlccn-n98033585