Ennio Cervellati

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Ennio Cervellati

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaII

Senatore della Repubblica Italiana
LegislaturaIII

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Italiano

Ennio Cervellati (La Giovecca, 31 maggio 190615 gennaio 1992) è stato un partigiano e politico italiano, noto col nome di battaglia di Silvio.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Antifascista sin dalla giovane età, dopo aver militato tra gli Arditi del Popolo Ennio Cervellati si iscrive al Partito Comunista d'Italia nel 1927. Arrestato nel 1930 per attività antifascista viene condannato dal Tribunale speciale a 4 anni di reclusione,[1] che sconta solo parzialmente per via dell'amnistia del 1932 concessa ai detenuti politici. Non cessando di svolgere attività cospirativa, viene nuovamente arrestato nel 1933 e condannato a 5 anni di confino politico,[2] scontati in un primo momento a Ponza e poi alle Isole Tremiti, dove rimane sino al 1939.

Rientrato a Ravenna, viene nominato Segretario della locale clandestina Federazione del PCd'I, carica che manterrà sino al 1943.

Dopo l'8 settembre 1943, il suo ruolo nella Resistenza fu di grande rilievo: l'11 settembre 1943, infatti, prende parte alla riunione fondativa della Resistenza romagnola, tenutasi all'Hotel Mare-Pineta di Milano Marittima[3] e a cui partecipano, oltre a lui, Arrigo Boldrini, Giuseppe D'Alema, Gino Gatta, Riccardo Fedel, Giovanni Fusconi, Mario Gordini, Rodolfo Salvagiani, Agide Samaritani e Zoffoli. In seguito, Cervellati assumerà l'incarico di commissario politico della 28ª Brigata Garibaldi.

Nel dopoguerra è eletto nel Consiglio provinciale di Ravenna (1951); poi, nel 1953, deputato della II Legislatura. Nel 1958 è eletto al Senato, sempre nelle file del PCI, terminando la sua esperienza parlamentare alla fine della III Legislatura (1963).

Dopo la lunga carriera politica, assume diversi incarichi di responsabilità nell'ambito di Associazioni contadine.

Muore il 15 gennaio 1992.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Sentenza n. 18 del 1931 contro Ennio Cervellati e altri (“Costituzione del PCd'I e propaganda sovversiva”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia dissidente e antifascista. Le ordinanze, le Sentenze istruttorie e le Sentenze in Camera di consiglio emesse dal Tribunale speciale fascista contro gli imputati di antifascismo dall'anno 1927 al 1943, Milano 1980 (ANPPIA/La Pietra), vol. I, p. 489-490
  2. ^ Commissione di Ravenna, ordinanza del 6.12.1933 contro Ennio Cervellati (“Organizzazione comunista”). In: Adriano Dal Pont, Simonetta Carolini, L'Italia al confino 1926-1943. Le ordinanze di assegnazione al confino emesse dalle Commissioni provinciali dal novembre 1926 al luglio 1943, Milano 1983 (ANPPIA/La Pietra), vol. III, p. 1003
  3. ^ Cesare De Simone, "Gli anni di Bulow", Mursia, 1996

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • G.Franco Casadio - Rossella Cantarelli, La Resistenza nel Ravennate, Edizioni del girasole, Ravenna, 1980
  • Arrigo Boldrini, Diario di Bulow. Pagine di lotta partigiana 1943-1945, Vangelista, Milano, 1985 (seconda edizione: 2008).
  • Guido Nozzoli, Quelli di Bulow. Cronache della 28ª Brigata Garibaldi, Editori Riuniti, 1957 (terza edizione: 2005).
  • Cesare De Simone, Gli anni di Bulow. Nel 50º della Repubblica la testimonianza di Arrigo Boldrini, Mursia, Milano, 1996.
  • Gianni Giadresco, Guerra in Romagna 1943-1945, Il Monogramma, Ravenna, 2004.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]