Emma Ruth Rundle

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Emma Ruth Rundle
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereMusica d'ambiente
Folk
Post-rock
Periodo di attività musicale2008 – in attività
Strumentocantante, chitarrista
EtichettaErrant Child, Sargent House
Sito ufficiale

Emma Ruth Rundle (Los Angeles, 10 ottobre 1983) è una cantautrice e chitarrista statunitense. Ha realizzato tre album solisti ed è stata un membro della band Nocturnes. È un membro dei Red Sparowes e dei Marriages.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Rundle è nata e cresciuta a Los Angeles, California, Stati Uniti, insieme a sua sorella in una famiglia dove si suonava molta musica folk.

Con la sua prima band, i Nocturnes, ha pubblicato l'EP Wellington (2008) e due album, A Year of Spring (2009) e Aokigahara (2011). Si è unita alla band Red Sparowes ed ha collaborato al loro terzo album The Fear Is Excruciating, But Therein Lies the Answer, pubblicato dalla casa discografica Sargent House il 6 aprile 2010.

Ha autoprodotto un album ambient guitar, Electric Guitar: One, nel 2011.[2] È stato ripubblicato nel 2014 dalla Errant Child Recordings.

Nel 2014 forma il trio Marriages con il quale pubblica l'ep Kitsune (2012) e l'album Salome (2015).

Il 7 gennaio 2013 autoproduce l'album Somnambulant, attribuito ai Headless Prince of Zolpidem, descritto come "un mio progetto in parte downtempo anonimo, in parte strano dark wave elettronico".[3][4]

L'album di debutto solista ufficiale, Some Heavy Ocean, è stato pubblicato il 20 maggio 2014 da Sargent House.[5] È stato coprodotto da Chris Common e registrato nello studio di Sargent House. Rundle visse nel complesso degli studi di registrazione. L'uscita è stata accompagnata da un tour negli Stati Uniti con King Buzzo.[6]

Rundle soffre di adenomiosi, che in parte ha ispirato il materiale del suo secondo album, Marked for Death, prodotto da Sonny DiPerri.[7] È stato rilasciato nell'ottobre 2016 da Sargent House.[8]

Nel gennaio 2017 è stato annunciato uno split EP con Jaye Jayle, intitolato The Time Between Us, e la canzone "The Distance" è stata resa disponibile sulle piattaforme di streaming.[9][10] L'EP è stato rilasciato da Sargent House il 24 febbraio.

Il terzo album in studio, On Dark Horses, è stato pubblicato il 14 settembre 2018.[11] Contiene contributi di Evan Patterson e Todd Cook membri dei Jaye Jayle , nonché Dylan Nadon di Wovenhand.[12] Sempre nel 2018, ha fornito la voce per "Just Breathe", una canzone dell'album Palms del 2018 della rock band americana Thrice.

Nell'agosto 2019, Roadburn Festival ha annunciato che la Rundle era uno dei due curatori dell'edizione 2020.[13]

Nell'ottobre 2020, ha pubblicato un album in collaborazione con Thou, May Our Chambers Be Full.[14]

Dopo una settimana di permanenza in un ospedale per la salute mentale che l'ha aiutata a tornare sobria da droghe e alcol[15], ha pubblicato il suo quinto album da solista in studio, Engine of Hell, nel novembre 2021, ricevendo un'accoglienza positiva dalla critica.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Con i Nocturnes[modifica | modifica wikitesto]

  • Wellington EP (2008, auto-prodotto)
  • A Year of Spring (2009, auto-prodotto)
  • Aokigahara (2011, The Errant Child)

Con i Red Sparowes[modifica | modifica wikitesto]

  • The Fear Is Excruciating, but Therein Lies the Answer (2010, Sargent House)

Con i Marriages[modifica | modifica wikitesto]

  • Kitsune EP (2012, Sargent House)
  • Salome (2015, Sargent House)

Solo[modifica | modifica wikitesto]

  • Electric Guitar: One (2011, auto-prodotto)
  • Some Heavy Ocean (2014, Sargent House)
  • Market for Death (2016, Sargent House)
  • The Time Between Us EP slip con Jaye Jayle (2017, Sargent House)
  • On Dark Horses (2018, Sargent House)
  • May Our Chambers Be Full in collaborazione con Thou (2020, Sacred Bones Record Sargent House)
  • Helm of Sorrow [EP] (2021)
  • Engine of Hell (2021, Sargent House)

come Headless Price of Zolpidem[modifica | modifica wikitesto]

  • Somnambulant (2013, auto-prodotto)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ James Christopher Monger, Emma Ruth Rundle Music, Biography, Credits and Discography, su AllMusic. URL consultato il 22 agosto 2014.
  2. ^ Copia archiviata, su echoesanddust.com. URL consultato il 16 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2019).
  3. ^ From The Horse's Mouth: Emma Ruth Rundle on Some Heavy Ocean, su Hettoblastermagazine.com, 3 aprile 2014. URL consultato il 16 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2020).
  4. ^ somnambulant, by The Headless Prince of Zolpidem, su The Headless Prince of Zolpidem.
  5. ^ Jason Heller, Emma Ruth Rundle of Red Sparowes goes folky on "Shadows of My Name", su avclub.com, The A.V. Club, 5 maggio 2014. URL consultato il 22 agosto 2014.
  6. ^ Andrew Sacher, Emma Ruth Rundle touring w/ Melvins' King Buzzo, and Cave In's Stephen Brodsky / Fang Island's Jason Bartell (dates), su brooklynvegan.com, BrooklynVegan, 5 giugno 2014. URL consultato il 23 agosto 2014.
  7. ^ (EN) Under Her Skin: An Interview With Emma Ruth Rundle, in Musicandriots.com, 15 ottobre 2016. URL consultato il 15 ottobre 2016.
  8. ^ (EN) Emma Ruth Rundle streams second solo album 'Marked For Death' in full, in The Independent, 25 settembre 2016. URL consultato il 15 ottobre 2016.
  9. ^ Emma Ruth Rundle's Music Will Go 'The Distance', su Clrvynt.com. URL consultato il 26 gennaio 2017.
  10. ^ Emma Ruth Rundle: Forever, As The Setting Son / The Distance, su Destroyexist.com. URL consultato il 27 gennaio 2017.
  11. ^ On Dark Horses, by Emma Ruth Rundle, su Emmaruthrundle.bandcamp.com.
  12. ^ Emma Ruth Rundle - "Fever Dreams", su Stereogum.com, 26 giugno 2018.
  13. ^ Roadburn 2020: Two curators, three commissioned music projects and Julie Christmas, su roadburn.com, Roadburn, 20 agosto 2019. URL consultato il 16 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2020).
  14. ^ Emma Ruth Rundle & Thou - The Valley (Official Audio), su youtube.com, YouTube. URL consultato il 1º novembre 2020.
  15. ^ To Hell and Back: How Emma Ruth Rundle Saved Herself, su kerrang.com, 5 novembre 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN1694159234413203371547 · ISNI (EN0000 0004 6309 3785 · GND (DE1231271248