Emilio Suardi

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Emilio Suardi

Presidente della Provincia di Grosseto
Durata mandato8 luglio 1951 –
1952
PredecessoreDante Evangelisti
SuccessoreMario Ferri

Dati generali
Partito politicoPartito Comunista Italiano

Emilio Suardi (Romano di Lombardia, 1º aprile 1905Romano di Lombardia, 4 febbraio 1983) è stato un politico e partigiano italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Romano di Lombardia, nella provincia di Bergamo, nel 1905, iniziò giovanissimo a lavorare come operaio alle officine Breda e si interessò da subito alla politica, iscrivendosi al Partito Comunista Italiano nel 1925.

Notoriamente antifascista, fu licenziato per le sue idee nel 1930 ed emigrò in Francia, stabilendosi a Parigi con un'identità fasulla.[1] Nel 1936 partì per la Spagna, volontario nel battaglione "Garibaldi" lottando contro il regime franchista al fianco dei partigiani spagnoli sul fronte di Madrid.[1] Fu anche istruttore della 45ª divisione e commissario della XII brigata "Garibaldi".[1] Nel febbraio 1939 venne arrestato dalla polizia francese durante un tentativo di rientrare a Parigi: rilasciato, si trasferì a Grenoble.[1] Quando la Francia fu occupata dai nazisti, Suardi combatté al fianco della Resistenza francese, organizzando i primi franc tireurs, e poté rientrare in Italia dopo la caduta del fascismo per partecipare alla guerra di liberazione.[1] Come partigiano operò principalmente in Emilia, nel Parmense, divenendo membro del triumvirato insurrezionale Emilia-Romagna e commissario politico del Comando unico militare del Nord Emilia.[1] Durante una missione nei territori piemontesi cadde vittima di un'imboscata tesa proprio per errore dai partigiani di Novara, riportando alcune ferite.[1]

Membro politico attivo del Partito Comunista, dal giugno 1945 al dicembre 1946 fu segretario della federazione provinciale di Bergamo, per poi andare a ricoprire incarichi istituzionali in Toscana.[2] Nel dicembre 1947 venne nominato segretario della federazione provinciale PCI di Grosseto, andando a sostituire Raffaello Bellucci, eletto presidente della deputazione provinciale grossetana.[3] Dal 1951 al 1952 fu presidente della provincia di Grosseto, primo amministratore provinciale dall'abolizione delle deputazioni e l'istituzione delle giunte.[4] Il 4 luglio 1953 sposò Alma Tovo a Grosseto.[2]

Nel 1954 venne sostituito alla guida del PCI grossetano da Emo Bonifazi e trasferito a Roma quale membro del Comitato centrale del partito, dove rimase fino al 1967.[2] Ritornato in Lombardia per motivi di salute, ricoprì vari incarichi per il partito a livello locale.[1] Morì nella sua città natale il 4 febbraio 1983.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i Emilio Suardi, su anpi.it. URL consultato il 15 aprile 2018.
  2. ^ a b c d Emilio Suardi, su Antifascisti combattenti e volontari della Guerra di Spagna. URL consultato l'11 maggio 2023.
  3. ^ Fondazione Istituto Gramsci, Archivio Partito Comunista, «Fondo Mosca», Verbale Commissione centrale di organizzazione, 8 aprile 1947, mf. 166.
  4. ^ I 70 anni del compagno Emilio Suardi (PDF), l'Unità, 1º aprile 1975. URL consultato il 9 agosto 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • AA.VV., La formazione del partito comunista in Toscana, Firenze, Istituto Gramsci, 1981.
  • Franco Andreucci, Alessandra Pescarolo, Gli spazi del potere. Aree, regioni, Stati: le coordinate territoriali della storia contemporanea, Firenze, Usher, 1989.
  • Ettore Rotelli (a cura di), La ricostruzione in Toscana dal CLN ai partiti. I partiti politici, tomo II, Bologna, Il Mulino, 1981.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente della Provincia di Grosseto Successore
Dante Evangelisti 8 luglio 19511952 Mario Ferri