Emanuel Gambino

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Emanuel Gambino, detto Manny (New York, 31 maggio 1943Colts Neck, maggio 1972), è stato il nipote del celebre boss mafioso Carlo Gambino. Anche lui è stato un "uomo d'onore" della cosca mafiosa e figura di spicco della criminalità organizzata di New York.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Agli inizi del 1972, Emanuel Gambino, mentre sta uscendo da un locale del Queens, viene rapito da un gruppo di malviventi con lo scopo di chiedere un grosso riscatto. Per la liberazione del giovane Gambino e la convinzione di non essere scoperti dai membri della "Famiglia mafiosa".

La piccola banda è capitanata da un certo James McBratney, mentre gli altri complici sono Eddie Maloney, Warren Schurman e Richie Chaisson. I rapitori chiedono 200.000 dollari di riscatto, ma qualcosa va storto e, agli inizi del gennaio del 1973, il corpo di Emanuel Gambino, viene ritrovato morto in una discarica del New Jersey.

Don Carlo, infuriato e addolorato, era in cerca di vendetta ed in poche settimane i suoi uomini scoprirono gli autori del rapimento. Maloney, Schurman e Chaisson furono massacrati ad uno ad uno. Gambino incaricò uno dei suoi capidecina, Carmine Fatico, di organizzare l'omicidio di McBratney. Fatico diede l'incarico ad uno dei suoi soldati Ralph Galione e a due associati non ancora "uomini d'onore", John Gotti e Angelo Ruggero. La notte del 22 maggio 1973, all'interno dello "snooper bar e grill", un affollato bar di Manhattan, James McBratney venne assassinato con tre colpi di pistola in pieno volto. Dopo questo omicidio John Gotti e Angelo Ruggero verranno fatti ufficialmente "uomini d'onore".

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