Elio Fusco

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Elio Fusco
Fusco nel 1965 al Partenope Rugby
Dati biografici
Paese Bandiera dell'Italia Italia
Familiari Alessandro Fusco (figlio)
Rugby a 15
Ruolo Mediano di mischia
Ritirato 1973
Carriera
Attività di club[1]
1949-51Napoli
1952-53S.S. Lazio
1954-69Partenope
1969-73Amatori Catania
Attività da giocatore internazionale
1960-66Bandiera dell'Italia Italia11 (6)
Attività da allenatore
1961-69Partenope
1983-92Partenope
2001-03Partenope

1. A partire dalla stagione 1995-96 le statistiche di club si riferiscono ai soli campionati maggiori professionistici di Lega
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito

Statistiche aggiornate al 2 dicembre 2013

Elio Fusco, vero nome Emilio Fusco (Napoli, 17 giugno 193314 ottobre 2009), è stato un rugbista a 15 e allenatore di rugby a 15 italiano, attivo in carriera nel ruolo di mediano di mischia. Fu due volte campione d'Italia con la Partenope e 11 volte internazionale per l'Italia

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Esordiente in serie A nel 1949-50 con la maglia del Napoli, Fusco ebbe una breve esperienza a Roma nel 1952-53 durante il servizio militare nelle file della S.S. Lazio[1]; tornato a Napoli, si unì alla neonata Partenope, squadra nella quale militò per 16 stagioni.

Nel 1960 esordì con una meta in nazionale ad Hannover contro la Germania Ovest, contribuendo alla vittoria 11-3; nel 1963 fu uno dei protagonisti della c.d. pasqua amara di Grenoble contro la Francia, una sconfitta 12-14 maturata all'ultimo minuto[2]; fino al 1966 furono 11 gli incontri (l'ultimo, a quasi 6 anni esatti dal suo debutto, il 9 aprile contro la Francia proprio a Napoli, all'Arenaccia, sconfitta 0-21 in Coppa delle Nazioni), con 2 mete (singolarmente, anche la seconda meta fu segnata contro la Germania Ovest, a Bologna nel 1964).

Nel 1961 Fusco, già capitano della Partenope, ne divenne giocatore-allenatore[3]; nel 1963 e nel 1964 la squadra da lui guidata giunse due volte terza, e nel 1965 si aggiudicò il suo primo titolo con una giornata d'anticipo[4]; lo stesso successe la stagione successiva, quando la squadra vinse il suo secondo scudetto[5].

Quando la sezione rugbistica della Polisportiva Partenope si sciolse nel 1969 Fusco si trasferì all'Amatori Catania, dove terminò la carriera nel 1973 a 40 anni.

Alla ricostituzione della squadra nel 1983, Fusco ne riassunse la guida tecnica[3], incarico che tenne fino al 1992 e, successivamente, per una stagione nel 2002-03. Tra i risultati raggiunti in tale periodo la promozione in serie A/2 nel 1989 e due promozioni in A/1 mancate ai playoff, nel 1990 e 1991[6].

Sofferente di cuore, si sottopose negli Stati Uniti a un'operazione di bypass aorto-coronarico[3]; il 14 ottobre 2009 morì nella sua casa a Napoli a causa di una crisi cardiaca[3]. In segno di lutto la Federazione Italiana Rugby dispose, per la successiva giornata di gare ufficiali, un minuto di silenzio su tutti i campi di gioco[7].

Dei quattro figli di Elio Fusco, due intrapresero carriera sportiva a livello internazionale: Carolina, tuffatrice, vincitrice di 9 titoli italiani e medagliata ai Giochi del Mediterraneo 1979 a Spalato[3], e Alessandro, rugbista anch'egli e nazionale italiano a sua volta[3].

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fusco: storia e rinnovata passione corrono sulla Napoli-Roma, su minirugby.it, Minirugby, 4 ottobre 2007. URL consultato il 10 gennaio 2009 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2009).
  2. ^ Piero Saccenti, Ultimo minuto: vincono i "galli" 14-12 (PDF), in l'Unità, 16 aprile 1963, p. 12. URL consultato il 27 novembre 2021.
  3. ^ a b c d e f Angelo Carotenuto, Addio Elio Fusco, stella della Partenope, capitano dei due scudetti del rugby, in la Repubblica, 14 ottobre 2009. URL consultato il 10 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2009).
  4. ^ La Partenope di Napoli è campione di rugby, in Stampa Sera, 10 maggio 1965, p. 10. URL consultato il 1º ottobre 2015.
  5. ^ La Partenope Napoli è campione di rugby, in Stampa Sera, 16 maggio 1966, p. 14. URL consultato il 30 settembre 2015.
  6. ^ Volpe, pag. 100 e segg.
  7. ^ La FIR piange la scomparsa di Elio Fusco, su federugby.it, 14 ottobre 2009. URL consultato il 10 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2013).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Francesco Volpe e Paolo Pacitti, Rugby 2009, Roma, ZESI, 2008.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]