Egidio Musollino

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Egidio Musollino

Egidio Musollino (... – Napoli, 22 febbraio 1951) è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il commendatore[1] Egidio Musollino era un imprenditore dell'industria conciaria[2], ed è stato uno dei migliori dirigenti del Napoli[3][4], ricoprendo la carica di presidente dal 1948 al 1951[5][6].

Dirigente sportivo[modifica | modifica wikitesto]

Disponendo di liquidità[7], entrò a far parte degli organici del club il 28 ottobre 1945[7] insieme con Alfonso Cuomo[7], Giuseppe Muscariello[7] e Pasquale Russo[7].
Con il nuovo riassetto societario del 20 febbraio 1947[8], fu uno dei consiglieri del sodalizio partenopeo[9].
Dopo il caos societario agli inizi del 1948, Musollino si ritrovò ancora consigliere sotto la reggenza di Muscariello[10], ma in seguito ai fatti di Bologna divenne presidente del club il 10 agosto 1948[1].

Si adoperò per il pronto ritorno in A chiamando in panchina Felice Borel ma in campionato fu solo un 5º posto[11]. Nel 1949-1950 con alla guida Eraldo Monzeglio[12] ed una campagna acquisti che portò all'ombra del Vesuvio giocatori come Delfrati, Vultaggio, De Andreis, Todeschini, Astorri, Dagianti e Gramaglia[13], il Napoli vinse il campionato davanti all'Udinese[12].
Con il ritorno in A, Musollino acquistò alcuni giocatori a fine carriera, per garantire al club la permanenza in massima serie, tra questi Amedeo Amadei, Leandro Remondini e Giuseppe Casari[14]. Il Napoli terminò il campionato al 7º posto[15].

La morte improvvisa[modifica | modifica wikitesto]

Dopo un mese dall'inizio del girone di ritorno del campionato 1950-1951, il presidente Musollino morì di infarto[15][16] a 43 anni[16]. La sera del 22 febbraio 1951[16], il ristorante D'Angelo[16] situato al Vomero[17], antistante l'abitazione di Musollino[16], andò a fuoco[16][17]. Musollino si affacciò al balcone ad assistere al rogo[17], per poi rimettersi a letto[16]. Dopo qualche ora ci fu il decesso nel sonno[16][17].
Il 3 marzo 1951, l'assemblea straordinaria del club nominò Musollino presidente onorario[16].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Tramontano, pag. 59.
  2. ^ Mimmo Carratelli, 18 maggio 2011: Ferlaino, 80 anni, napoli.com, 17 maggio 2011. URL consultato il 9 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2016).
  3. ^ Ghirelli.
  4. ^ Tramontano, pag. 62.
  5. ^ Gli altri presidenti, su sscnapoli.it, S.S.C. Napoli sito ufficiale. URL consultato l'8 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  6. ^ Vincenzo Perrella, I presidenti del Napoli da Ascarelli a De Laurentiis - seconda puntata, tuttonapoli.net, 15 luglio 2010. URL consultato il 9 ottobre 2016.
  7. ^ a b c d e Tramontano, pag. 39.
  8. ^ Tramontano, pag. 49.
  9. ^ Tramontano, pagg. 49 e 51.
  10. ^ Tramontano, pag. 55.
  11. ^ Varriale, pag. 58.
  12. ^ a b Varriale, pag. 59.
  13. ^ Tramontano, pag. 65.
  14. ^ Tramontano, pag. 68.
  15. ^ a b Varriale, pag. 69.
  16. ^ a b c d e f g h i Tramontano, pag. 69.
  17. ^ a b c d Mimmo Carratelli, Una crisi a volo D'Angelo, repubblica.it, 8 ottobre 2012. URL consultato il 14 ottobre 2016.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Presidente del Calcio Napoli Successore
Giuseppe Muscariello 1948–1951 Alfonso Cuomo