Egeo Broccolino

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Egeo Broccolino
NascitaGuardiagrele, 5 gennaio 1920
MorteMilano, 9 gennaio 2013
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Bandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
Aeronautica Militare
SpecialitàCacciabombardieri
Unità236ª Squadriglia, 158º Gruppo, 50º Stormo Assalto
GradoGenerale di brigata aerea
GuerreSeconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nordafrica
Studi militariAccademia Aeronautica di Caserta
Dati tratti Egeo Broccolino[1]
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Egeo Broccolino (Guardiagrele, 5 gennaio 1920Milano, 9 gennaio 2013) è stato un generale italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Guardiagrele il 5 gennaio 1920,[1] figlio di Alceste. Entrato nell'Accademia Aeronautica di Caserta, ne uscì sottotenente assegnato alla 236ª Squadriglia del 158º Gruppo[2] del 50º Stormo Assalto operante in Africa settentrionale in seno alla 5ª Squadra aerea. Sul fronte libico volò a bordo dei caccia Fiat C.R.42AS Falco. Per le sue azioni fu decorato di Medaglia d'argento al valor militare ottenendo anche una promozione per merito di guerra.[1] Nel dicembre del 1942 il 158º Gruppo rimpatriò in Italia, ridislocandosi sull'aeroporto di Bresso per essere riequipaggiato con i cacciabombardieri Fiat G.50 Saetta. A partire dal febbraio il 50º Stormo si trasferì sull'aeroporto di Osoppo, assegnato al Comando Caccia “Aquila” della 2ª Squadra aerea.[2] Il 158º Gruppo effettuò attività addestrativa per essere trasferito, il 26 luglio, sull'aeroporto di Lonate Pozzolo in seno al Comando Caccia Intercettori “Leone” della 1ª Squadra aerea,[3] iniziando l'addestramento sui nuovi cacciabombardieri monoplani Reggiane Re.2002.[3]

L'armistizio dell'8 settembre lo trovò ricoverato in ospedale a causa di una malattia contratta al fronte. Scelse di non aderire all'Aeronautica Nazionale Repubblicana, ma entrò in clandestinità per evitare di essere catturato dai tedeschi, riuscendo ad espatriare in Svizzera.[1] Dopo la fine della seconda guerra mondiale rientrò in patria, transitando nella ricostituita Aeronautica Militare Italiana.[1] Raggiunto il limite di età andò in pensione con il grado di Generale di brigata aerea.[1]

Sposato con la signora Francesca (detta Franca o Ina), da cui ebbe due figli, Nino e Marco, si spense a Milano il 9 gennaio 2013.[1]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'argento al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Pilota d'assalto, già precedentemente distintosi, concorreva all'abbattimento di un aereo. In un successivo ciclo di operazioni si prodigava in numerosi voli di attacco al suolo, in picchiata e mitragliamenti a volo radente su munite posizioni avversarie dando prova di slancio, perizia e valore. Cielo dell'Africa settentrionale italiana, agosto 1941-XIX-giugno 1942-XX»
— 5 aprile 1943
avanzamento per merito di guerra - nastrino per uniforme ordinaria
avanzamento per merito di guerra

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Chris Dunning, Combat Units od the Regia Aeronautica. Italian Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • Massimo Ferrari, Le ali del ventennio: l'aviazione italiana dal 1923 al 1945. Bilanci storiografici e prospettive di giudizio, Milano, Franco Angeli Storia, 2005, ISBN 88-464-5109-0.
  • I reparti dell'Aeronautica Militare, Roma, Ufficio Storico Stato Maggiore dell'Aeronautica, 1977.
  • Giulio Lazzati, Stormi d'Italia - Storia dell'aviazione militare italiana, Milano, Ugo Mursia Editore, 1975, ISBN 978-88-425-4079-3.
  • Mirko Molteni, L'aviazione italiana 1940-1945 – Azioni belliche e scelte operative, Bologna, Odoya, 2012, ISBN 978-88-6288-144-9.
  • Franco Pagliano, Aviatori italiani: 1940-1945, Milano, Ugo Mursia Editore, 2004, ISBN 88-425-3237-1.
  • Gianni Rocca, I disperati - La tragedia dell'aeronautica italiana nella seconda guerra mondiale, Milano, 1993, ISBN 88-04-44940-3.

Periodici[modifica | modifica wikitesto]

  • Fabio Mannu, La 5ª Squadra Aerea da El Alamein a Tunisi, n. 3, Roma, Associazione Arma Aeronautica, marzo 1999, pp. 16-17.
  • A. Melchiorre, Egeo Broccolino, in Corriere dell'Aviatore, n. 3/4, Roma, Associazione Nazionale Ufficiali Aeronautica, marzo-aprile 2013, pp. 30.
  • Ferdinando Pedriali, Biplani d'assalto in Africa Settentrionale, in Rivista Storica, n. 10, Roma, Coop. Giornalisti Storici a.r.l., novembre 1995, pp. 14-25.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]