Eberhard Riedel

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Eberhard Riedel (Lauter, 14 febbraio 1938) è un ex sciatore alpino e politico tedesco orientale. Polivalente attivo tra la fine degli anni 1950 e gli anni 1960, fu l'elemento di maggior spicco della nazionale tedesca orientale fino al suo scioglimento, nel 1969, e uno dei pochi capaci di ottenere risultati di rilievo in campo internazionale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera sciistica[modifica | modifica wikitesto]

Eberhard Riedel
Nazionalità Bandiera della Germania Est Germania Est
Altezza 172[senza fonte] cm
Peso 69[senza fonte] kg
Sci alpino
Specialità Discesa libera, slalom gigante, slalom speciale, combinata
Squadra Traktor Oberwiesenthal[1]
Termine carriera 1969
 

Stagioni 1958-1963[modifica | modifica wikitesto]

Riedel ottenne i suoi primi piazzamenti internazionali ai Mondiali di Bad Gastein 1958, dove fu 27º nella discesa libera e 24º nello slalom speciale[2]. Nel 1959 vinse lo slalom gigante e la combinata di Zakopane[senza fonte]; l'anno dopo fu l'unico rappresentante della Germania Est nella Squadra Unificata Tedesca ai Giochi olimpici di Squaw Valley 1960, suo esordio olimpico, dove si classificò 16° nella discesa libera.

Lo sciatore sassone ottenne il risultato più prestigioso della sua carriera nel 1961, quando vinse la classica di Adelboden: s'impose infatti nello slalom gigante della Chuenisbärgli[3] davanti ai più quotati atleti austriaci, svizzeri e italiani. Anche grazie a tale successo venne definito dalla stampa il "miracolo del Fichtelberg"[1], nomignolo (in tedesco Das Wunder vom Fichtelberg, dal nome della vetta principale dei Monti Metalliferi dei quali erano originari) identificava tutto il gruppo degli sciatori tedeschi orientali provenienti da quella zona[2].

Stagioni 1964-1969[modifica | modifica wikitesto]

Ai IX Giochi olimpici invernali di Innsbruck 1964, ai quali nuovamente le due Germanie presentarono un'unica nazionale, Riedel fu affiancato da un altro tedesco orientale, Ernst Scherzer, e in quell'occasione chiuse 15° nello slalom gigante e 18° nello slalom speciale. Nel 1965 vinse gli slalom giganti di Mayrhofen e Maribor[senza fonte] e nel 1966 prese parte ai Mondiali di Portillo, piazzandosi 22º nella discesa libera[2]; nel 1967 vinse lo slalom gigante e la combinata di Saalbach e lo slalom gigante di Kranjska Gora, valido per la Coppa Vitranic[senza fonte].

Ai X Giochi olimpici invernali di Grenoble 1968 Riedel gareggiò per la Nazionale di sci alpino della Germania Est, alla sua unica apparizione olimpica, e ne fu il solo componente; fu 41° nello slalom gigante, 13° nello slalom speciale e non concluse la discesa libera. Il suo ritiro, nel 1969, fu dovuto alla decisione del regime del suo Paese di non investire nello sci alpino, poiché - anche a causa della conformazione geografica della Germania Est, povera di montagne - tale sport non garantiva rientri, in termini di possibili medaglie olimpiche, dei massicci investimenti necessari per la sua promozione. Riedel prese in considerazione l'ipotesi di proseguire la carriera in Occidente, ma rinunciò principalmente perché avrebbe dovuto lasciare la sua famiglia nella DDR[1].

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

Eberhard Riedel

Deputato alla Camera del Popolo
Durata mandato1963 –
1967

Dati generali
Partito politicoSED

Membro del Partito Socialista Unificato di Germania, Riedel fu deputato dal 1963 al 1967 alla Camera del Popolo.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Campionati tedeschi orientali[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Iscrizione nella "Place of Fame" di Adelboden (2005)[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (DE) Ski alpin am Fichtelberg. Porträt Eberhard Riedel, in Mdr.de, 15 marzo 2011. URL consultato il 23 agosto 2015.
  2. ^ a b c d (DE) Die Chronik der Alpinen vom Fichtelberg, in Alpiner Ski Club Oberwiesenthal. URL consultato il 26 agosto 2015.
  3. ^ (DE) "Geschichte" sul sito ufficiale della competizione, su weltcup-adelboden.ch. URL consultato il 23 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Eberhard Riedel, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Eberhard Riedel, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN304962989 · GND (DE1037894227 · WorldCat Identities (ENviaf-304962989