Domenico Arcidiacono

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Domenico Arcidiacono
NascitaRiposto, 19 febbraio 1895
MorteConegliano, 18 giugno 1956
Cause della mortenaturali
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataMarina
SpecialitàPilota
Reparto259ª Squadriglia
GradoCapitano di vascello
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneImpresa di Fiume
Comandante di261ª Squadriglia
DecorazioniTre medaglie d'argento
Medaglia di bronzo
Croce di guerra
voci di militari presenti su Wikipedia
Domenico Arcidiacono

Deputato del Regno d'Italia
Durata mandato28 aprile 1934 –
2 marzo 1939
CollegioUnico nazionale
Incarichi parlamentari
  • XXIX Legislatura
    Commissione per l'esame dei bilanci e dei rendiconti consuntivi (2 maggio 1934-2 marzo 1939)
Sito istituzionale

Consigliere nazionale del Regno d'Italia
Durata mandato23 marzo 1939 –
2 agosto 1943
Gruppo
parlamentare
Corporazione di Mare e aria

Dati generali
Partito politicoPNF
ProfessioneMilitare di carriera

Domenico Achille Arcidiacono (Riposto, 19 febbraio 1895Conegliano, 18 giugno 1956) è stato un militare e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Si diploma capitano di lungo corso nell'Istituto Nautico di Riposto nel 1913 e per un paio d'anni si imbarca su un veliero che fa servizio sulle rotte atlantiche. All'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale si arruola nella marina militare ed ottiene una medaglia d'argento, una di bronzo e una croce per azioni di guerra. Nel 1917 comanda una squadriglia aerea che compie pesanti azioni nei Balcani. Al 1º gennaio 1918 il Sottotenente di Vascello Arcidiacono è un pilota della 259ª Squadriglia e dal 1º giugno successivo comanda la 261ª Squadriglia.

Nel 1920 segue Gabriele D'Annunzio a Fiume. Organizzata una squadra aeronavale a Lero, nel Dodecanneso, viene chiamato al comando della base militare italiana di Pola, da dove nel 1925 organizza e guida una crociera aerea attorno all'Italia. Direttore della Società aerea mediterranea e ispettore dell'Ala littoria nel 1934 viene inserito nel listone per la Camera del Regno e riconfermato come consigliere nazionale nella successiva Camera dei fasci e delle corporazioni. Richiamato in Marina nel pieno del secondo conflitto comanda navi scorta-convogli nel Mediterraneo meritandosi due medaglie d'argento al valore militare. È comandante della base navale di Cagliari. Tornato alla vita civile comanda diverse navi della Marina Mercantile divenendo presto direttore generale dell'Agip-mare.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Una banchina del porto di Riposto è oggi intitolata alla sua memoria.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN32218102 · ISNI (EN0000 0000 8342 7157 · BAV 495/98256 · LCCN (ENnb2009021881 · GND (DE127645802 · BNF (FRcb144477136 (data) · J9U (ENHE987007263383805171 · WorldCat Identities (ENlccn-nb2009021881