Discussione:The Village

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La voce correlata che avevo inserito c'entra eccome, poiché il film è la limpida, netta, fulgida rappresentazione/messa in scena della psicopatologia che Melanie Klein ha definito appunto posizione schizoparanoide: la manicheistica attribuzione del male solo all'esterno, al punto che allora ci si convince che, per conquistare salvezza e/o sicurezza, sia sufficiente l'isolarsi.

Che faccio, ripristino? --Mauro Lanari (msg) 14:02, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]

vorrei che potessi dimostrarlo con una fonte, altrimenti può sembrare una tua opinione, pur condivisibile ma contraria a WP:Niente ricerche originali. Le regole qui ampiamente descritte mi fan pensare che, in generale, IMO, non penso si debba mettere una voce correlata, per esempio, ad ogni patologia che emerge da un film di Hitchcock (qui ad es. ci potrebbe stare cleptomania, e in altri film altre voci ecc). Ripeto, credo che una fonte sia necessaria per dimostrare quel che dici, ciao Soprano71 14:20, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]
"Dimostrare con una fonte": se questo tipo d'informazioni s'inserisse nel corpo della voce alla sezione "Tematica", tu accetteresti di parlare della tassidermia nella connotazione caratteriale e comportamentale di Norman Bates? A es., il Mereghetti lo fa, mentre The Village è ancora troppo recente (2004) per poter disporre già d'un corredo analitico di questo tipo. A meno che non citi me stesso come scrittore di libri sul cinema o come recensore di filmscoop. Un po' autoreferenziale, no? Comunque guarda come ho reimpostato la voce; se non ti va neanche così, non ti preoccupare: ripristina com'era prima e fa' come non fosse capitato nulla. Ciao. --Mauro Lanari (msg) 14:48, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]
L'idea del template mi pare ottima (manco sapevo che ne esistesse uno ad hoc). Bravo. --Mauro Lanari (msg) 14:54, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]

I film ha 5 anni e non è così recente, nella nostra era internettiana. Non devi citare te stesso, ovviamente: ho solo chiesto una fonte (vedi) perchè altrimenti la cosa è una tua deduzione (quanti altri hanno tratto la stessa riflessione vedendo il film?): è come esprimere un opinione su una canzone, in sostanza. Basta che citi perchè Melanie Klein è in diretto contatto col film (con una fonte terza) e il collegamento, o la sezione, possono rimanere: tiene però presente che deve prevalere il buon senso, perchè se ci si mette a correlare ogni legame che un film ha con particolar aspetti caratteriali dei protagonisti non ha più senso il collegamento delle voci (ogni film ne dovrebbe avere dozzine a star bassi: criminali, medici, pazienti e ogni altro personaggio avrebbe decine di collegamenti: prova a pensare ai film di Allen). É per questo che servono le fonti, ciao Soprano71 15:00, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]

In Cinema e psichiatria c'è l'intero 12° capitolo dedicato alla lettura di Alien nei termini kleiniani della posizione schizoparanoide. Peccato che, da dieci anni, questo testo non ha avuto più alcun aggiornamento. In tal senso dicevo che pure un film del 2004 può risultare ancora troppo recente. Analisi del genere non tendono a spuntar fuori dai commenti dei quotidianisti, ma nelle opere corpose degli studiosi. --Mauro Lanari (msg) 15:31, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]

non stiamo parlando di Alien, ma di The Village: è stata chiesta una fonte: ne è stata messa una che non corrsponde a quanto scritto/richiesto, ossia il rapporto tra Melanie Klein e questo film Soprano71 17:14, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]

Grazie che mi ricordi il film, stavo davvero rischiando di non capire più niente di cinema. E neppure di psicologia, dato che allo stato attuale su Wp manca qualsiasi correlazione fra paranoia, schizofrenia paranoide e la spiegazione fornitane dalla Klein nella psico-ontogenesi. Il colabrodo saremmo io e il recensore di "The Village"? Per restare in ambito da cinefili, "Giù la cresta". --Mauro Lanari (msg) 19:04, 15 giu 2009 (CEST)[rispondi]