Discussione:Il contratto

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Teatro
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Il meccanismo della truffa e altre aggiunte[modifica wikitesto]

Avendo visto più volte questa commedia vorrei porre alcune riflessioni che, se ritenute opportune e verificate da fonti, possono essere dovutamente inserite nella pagina, esistendo già una sezione che spiega il meccanismo della truffa ed esistendo, in genere, analisi delle commedie eduardiane qui sopra.

  • Geronta: eroe o truffatore?: Il personaggio di Geronta Sebezio, come chiaramente si evince dalla commedia, è un truffatore tutt'altro che disinteressato, che promette resurrezioni, può sembrare quasi un prodromo dei moderni telemaghi o guaritori, ma è qualcosa di differente. È qualcosa di più complesso: egli è al contempo un personaggio sia positivo che negativo. La storia della sua vita passata raccontata a inizio commedia e l'aura di santità che gli riconoscono anche i compaesani (cit: è un santo, un santo! se lo sono messo sotto i piedi) è reale, non artefatta ad arte, e serve a capire il personaggio. Egli è davvero stato un generoso, un prodigo, un disinteressato che, di famiglia ricca, metteva disinteressatamente a disposizione quello che aveva a chiunque. È un uomo che ha attraversato varie vicissitudini per questo suo carattere perché si è scontrato contro un muro d'acciaio: quello delle persone pratiche, di quelli che si fanno i conti in tasca, gli avidi che si arricchiscono a milioni ma fanno i conti sui centesimi, che vivono usando il prossimo, quelli che fingono amicizia per sfruttare la sua generosità. Così come i fratelli lo interdicono legalmente, così gli pseudo-amici gli chiedono continuamente prestiti che lui non nega mai, così poi viene anche abbandonato dalla moglie che gli svaligia la cassaforte, mettendolo sul lastrico. Da qui, poi, accade l'episodio fortuito e chiave della morte apparente del fratellastro Isidoro, che per puro caso tutti credono resuscitato da Geronta. Qui nasce il mito del resuscitamorti, gonfiato dalle credenze popolari, cavalcato dalla stampa e usato abilmente da Geronta poi. Perché egli è sia negativo che positivo? Per quello che fa. Da un lato è uno che truffa abilmente per centinaia di milioni (degli anni '60) degli eredi, ma da un altro lato applica una sorta di "giustizia poetica" verso quella categoria di persone, gli avidi e i gretti che, hanno rappresentato il "muro d'acciaio" che lo ha quasi portato alla fame per via della sua indole generosa, prodica e disinteressatamente altruistica (l'amore disinteressato per l'umanità che viene continuamente ripetuto da Geronta durante tutta la commedia). Una sorta di vendetta lucida che da un lato neutralizza (questa cosa la spiego sotto per aggiungere altro al meccanismo della truffa) questo genere di persone, colpendole nelle abitudini più triviali in una sorta di contrappasso, le rende inoffensive ed anzi utili e prodighe a chi gli sta intorno, le ridicolizza. Dall'altro lato, poi, le priva anche di parte dei ricchissimi guadagni a beneficio di se (come un risarcimento per i torti subiti) ma anche di loro parenti odiati e morti di fame che, sebbene privati di metà delle ingenti somme che gli spetterebbero, guadagnano comunque forti somme che mai avrebbero potuto solo sognare, senza il machiavellico meccanismo del "Contratto". Buona parte di quest'analisi mi viene confermata, anche dalle parole di Eduardo, in questo video. Se qualcosa di questa mia analisi, togliendo il romanzamento da recensione, può essere integrabile, potreste usarla come fonte. È Eduardo che di sua bocca in buona parte conferma, quindi è una fonte più che primaria.
  • L'altro parametro del meccanismo della truffa: nella sezione sul meccanismo della truffa mi pare ci sia un parametro che non è stato approfondito ma che si può evincere dalla commedia stessa. Credo di parlare a ragione essendo tutto il meccanismo "scientifico", non lasciando quasi niente al caso. Geronta sceglie persone di un certo tipo, e tutte che godono di buona salute. Come fa a prevedere che costoro entro pochi anni moriranno? Come causa loro la morte? Quello che il giornalista Cicchignola, a inizio commedia, non nota, è che, nonostante fra le foto dei resuscitati con dedica vi siano pure delle donne (vedi la maestra), il contratto abbia parametri per uomini, in senso maschile. E qui vado un po' per ragionamenti un po' su una figura media, quasi stereotipata: la tipologia di persona scelta da Geronta è di quelle che si sono arricchite grazie all'avidità, a un lavoro duro (continuato anche dopo i guadagni miliardari), usando o fregandosene del prossimo. È il ritratto dell'arricchito medio, sia dell'Italia del boom economico (vedi Gaetano Trocina, prima agricoltore poi costruttore ladro -si noti il chiaro gesto della mano di Lanciano nel 3° atto), ma sia di qualunque persona gretta (cit: che gente! buzzurri, un dito di fronte!) in ogni epoca e ad ogni latitudine del mondo. In questo ritratto medio così sconsolante la figura media più adatta ad essere l'obiettivo primario della truffa è genericamente maschio, sposato e con figli. Per neutralizzarli e indurli alla morte, Geronta ricerca scientificamente persone che hanno grettamente guadagnato facendo i conti sui centesimi, facendosi odiare (per il carattere rozzo ed altro) da parenti e vicini. Persone rozze, dal carattere collerico (come sfogo per il lavoro, vedi quello che dice Napoleone sul suo bestemmiare), quasi animalesche o selvatiche, e molto menefreghiste. La neutralizzazione che li porterà quasi sicuramente alla morte consiste nei vincoli del contratto, che contrastano con la natura di queste persone togliendogli ogni sfogo. Li ridicolizza, forzandoli ad una vita da pecorelle tutti casa e chiesa, né impedisce sfoghi d'ira (bestemmie, parolacce etc), li induce a tornare ad occuparsi della famiglia senza correre dietro ad altre donne, li induce a mostrarsi lautamente generosi con poveri e vicini, li induce ad invitare spesso a casa parenti (sopratutto se poco amati), e li induce a prendersi in casa qualche parente odiato e morto di fame (quello che sarà il vero resuscitato). Insomma, ecco che il genere medio della persona gretta, totalmente opposta a com'era Geronta e che ne ha causato la rovina, viene spogliata di tutte le sue "armi" e resa inoffensiva. È chiaro che tutte queste costrizioni, tutta quest'assenza di sfoghi e tutto questo recitare (come s'intuisce dalla lettera lasciata da Gaetano Trocina alla moglie in cui considera sempre il cugino una carogna), prima o poi li porterà alla morte anche se in salute, probabilmente per infarto, come avviene per il Trocina stesso e come, s'intuisce dal finale del 3° atto, avverrà di li a poco anche per Napoleone Botta. Io credo che questo tassello, magari asciugando un po' il mio testo, che voleva essere una spiegazione, vada inserito. Il meccanismo del contratto prevede tutto, non lascia nulla al caso, neanche il prevedere come far morire di stress per mancanza di sfogo i resuscitati.

Spero di essere stato utile per un'eventuale aggiunta in voce. Un'altra cosa, se volete metterla in voce, è questa: l'azione si svolge a Massa Lubrense, come cita anche Geronta quando parla di Massa Lubrense in festa per l'eventuale morte di Napoleone. L'abitazione di Geronta si trova nel paese capoluogo, lo si evince dal fatto che sia vicina al municipio; la Sant'Agata dove avvenne la resurrezione di Isidoro sarebbe la frazione Sant'Agata sui due Golfi, e il secondo atto si svolge interamente in una massera della frazione massese di Monticchio, anch'essa esistente. --79.49.34.169 (msg) 05:34, 11 set 2014 (CEST)[rispondi]