Discussione:Giovanni Rivara

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In data 27 aprile 2010 la voce Giovanni Rivara è stata mantenuta, nell'ambito di una procedura di cancellazione, in seguito a voto della comunità con risultato 8 a 12.
Consulta la pagina della votazione per eventuali pareri e suggerimenti.

Riporto qui lunga citazione da articolo di giornale, inserita in pagina. Data la lunghezza, prima di riportarla (magari in un cassetto) in voce, credo sia meglio che ci sia consenso a riguardo.

Giovanni Rivara non fu e non volle essere un uomo pubblico, un cittadino eminente per cariche onorifiche. Se le avesse ambite, le avrebbe avute tutte. Ma egli fu modesto , nemico della vanità anche quando questa può essere conseguenza associata ai pubblici carichi. Ne amò mai vantarsi di ciò che la sua posizione nella cittadinanza gli concedeva, a volte piuttosto per spontaneità che non per suo desiderio. Con questo carattere bonario e insieme arguto si spiega la sua vita, che all'apparenza pareva spesso esuberante di giovialità, ma che nell'intimo era intessuta di opere buone, di idee veramente cristiane. In cima ai pensieri di Giovanni Rivara stette sempre la causa cattolica. Fin da giovane militò nelle nostre associazioni cattoliche, e fu fedele fino all'ultimo alla Società di S. Vincenzo de Paoli. Questa gli dava agio di conoscere davvicino i poveri e di poterli soccorrere. E in verità i poveri ebbero sempre nel cuore del Rivara un posto privilegiato; per loro egli non ebbe che facilità somma nel dare e quasi una gioia, che egli faceva dar molto e molto volentieri.Ma egli ancor giovanissimo , intui nella stampa cattolica un efficace difesa della Chiesa e della moralità ; con ardimento allora poco comune, fondò, con spese ingenti, prima la Settimana religiosa nel 1869 , e poscia Il Cittadino nel 1873, il quale è ancora il più autorevole rappresentante degli interessi religiosi e civili della liguria, e gode di tante simpatie, non forse perchè sia un giornale perfetto, ma perchè ha sempre saputo mantenere intemerata la bandiera dell'onestà, della temperanza , della schietta difesa dei diritti più sacri della religione, del Papa, dell'ordine e delle più glorie patrie e cattoliche. Se Genova quindi ebbe un periodico settimanale religioso, diffuso in tutte le famiglie, ed un giornale cattolico popolare, che fu ed è propugnatore di tutte le opere buone della Liguria, cio si deve al nostro Rivara , che non guardò a spese, a sacrifizi per fondarli, e che non ne ebbe ne premi ne compensi umani. Così passò Giovanni Rivara che oggi piangiamo : ma la sua memoria resterà in benedizione presso i poveri, che sempre beneficò , presso gli amici costanti e cari ch'ebbe così numerosi in tutti gli ordini della cittadinanza : ne verrà meno , lo dichiariamo oggi ancora in suo nome , l'opera sua prediletta , Il Cittadino, il quale resterà il monumento morale che Giovanni Rivara eresse a se stesso. Estratto da Il Cittadino del 7 dicembre 1901

Quanto inserito, in quanto datato 1901, non è più sotto copyright, come confermato QUI (permalink)

--Midnight bird 21:31, 1 set 2009 (CEST)[rispondi]