Discussione:Francisco Salmerón

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Madrid 16 febbraio 1873 - Signor Francisco Salmeron Alonso. Ministro di Oltremare
Grande e rischiosa è la vita politica del patrizio che per voto delle Cortes sovrane è stato chiamato a ricoprire l'incarico di Ministro d'Oltremare. È sempre stato in prima fila nei momenti di pericolo per la libertà e il primo a rischiare la sua vita per difenderla, ma nel poco spazio di cui disponiamo, ci è impossibile riferire di tutti i trionfi che ha ottenuto come oratore, come avvocato penalista.
Francisco Maria Salmeron y Alonso nacque a Torrejon de Ardoz il 28 marzo 1822, figlio di Francisco Salmeron Lopez e di Rosalia Alonso Garcia, entrambi di Alhama la Seca, in provincia de Almeria, che furono obbligati a rifugiarsi per qualche tempo a Torrejon a causa delle persecuzioni politiche che avvennero nella loro provincia. Ritornarono poi al loro paese dove, senza uscire dal suo villaggio, Francisco imparò il latino e le materie umanistiche sotto la direzione di suo padre. Studiò Filosofia al Seminario di Almeria con gran profitto, come in tutta la sua carriera, e iniziò a studiare Giurisprudenza nel collegio di San Bartolomeo e Santiago a Granada, venendo a Madrid nel 1842 per frequentare il quarto anno di Diritto. A quest'epoca inizia la sua lunga vita politica aderendo da allora in poi ai principi democratici, che difese sulla stampa e in tribuna. La istituzione del jurado, il suffragio universale e l'abolizione della pena di morte furono oggetto dei suoi primi lavori.

Nel 1847 si iscrisse all'album degli avvocati di Madrid, senza disdegnare le discussioni scientifiche delle accademia che presiedeva. Nel 1848 si trovò coinvolto nei fatti del 26 maggio e per evitare la prigione stette un mese nascosto in un solaio di una casa di via del Almendro a Madrid. Da questo momento in poi non ebbe un momento di tranqillità costantemente perseguitato per le sue idee liberali. Nel 1854 fu catturato e condotto al Saladero, insieme a Rivero, Becera e altri, lì restò rinchiuso per 46 giorni in condizioni tanto malsane che ebbe tali patimenti da mettere in pericolo la sua vita. Per questo motivo fu liberato e andò a la Coruňa per ristabilirsi.
Arriviamo al 14 luglio, e Salmeron si trova a Madrid, a dispetto della molta vigilanza a cui era sottoposto dalle autorità di la Coruna. Al momento di arrivare e dopo una consultazione con i suoi amici nel Suizo, riunì fino a 1000 compaesani, mettendosi a capo degli stessi. Si costituì una Giunta in Municipio e Salmeron fu uno dei suoi componenti facendo anche parte della Commissione che presentò alla Regina la situazione e le aspettative del Paese. Salmeron fu acclamato come capo del popolo: arringò i compaesani e si preparò per i tristi avvenimenti del 18 e 19. La sua condotta in quei giorni di scontri tra l'esercito e la popolazione, è descritta fedelmente da un testimone oculare, nel paragrafo che prendiamo per intero da una biografia del Sig. Francisco Salmeron: "Quelli del distretto del Sud, racconta, si batterono con entusiasmo ed eroismo. Salmeron era un capo, però combatteva come un soldato qualsiasi, percorreva le barricate, visitava le postazioni, soccorreva i feriti, dava ordini, arringava quegli strenui ed entusiasti liberali che morivano con sulle labbra le parole Libertà e Costituzione". Unite le due Giunte del Sud e del Nord, Salmeron fu nominato segretario, provenendo da lui le più accreditate disposizioni durante quei giorni. Salvò la vita di molti con il rispetto che godeva tra il popolo e per questa sua autorità furono rispettate le case di molti uomini importanti. Fu anche incaricato, in unione con Joaquin Aguirre, del Ministero di Grazia e Giustizia. Fu poi eletto deputato per Almeria nella Costituente del 1854 dove si fece apprezzare come uno dei nostri migliori oratori parlamentari, confermando l'opinione che si era meritata nelle Accademie.

In tutte le questioni importanti Salmerón dette prova dei suoi grandi convincimenti e del suo amore per i principi democratici. La libertà di religione, la Milizia nazionale, furono da lui difese durante il biennio in cui ebbe una parte importante nella politica del nostro paese: e quando fu necessario difenderle nelle Cortes, egli fu uno degli ultimi ad abbandonare la sala. Dopo questi fatti si dedicò esclusivamente alla sua professione di avvocato, unico mezzo di sussitenza che sempre ebbe. Nel 1860 appare di nuovo in politica prendendo parte alla direzione del suo partito. Come prima del 1854 scrisse e lavorò per il trionfo delle sue idee. Nella Costituente del 1869 fu ancora eletto per Almeria. Nella elezione che vide vincitore Amedeo di Savoia, votò per Baldomero Espatero. In queste Cortes rappresentava anche la provincia di Almeria, il distretto di Canjaya, e occupava la vicepresidenza; era anche vicepresidente della fazione radicale. Non vogliamo chiudere questa biografia, che abbiamo molto riassunto prendendo da altre precedenti, senza rendere un tributo di rispetto al venerabile anziano Francisco Salmeron Lopez, che in età avanzata ha avuto la soddisfazione di vedere due suoi figli, Francisco e Nicolás, nominati Ministri della nazione spagnola.